Annunci o traffico organico? Usa entrambi per Vendere di più!
Se utilizzi la ricerca di Google (e chi non lo fa), potresti aver notato che i risultati sponsorizzati (I cosiddetti pay-per-click di Google o semplicemente PPC) stanno conquistando sempre più spazio nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca. Ovvero, il traffico organico sta perdendo campo in favore degli annunci.
L’agenzia americana WordStream ha svolto qualche ricerca sull’impatto che i nuovi formati di annunci, più grandi, più evidenti e più coinvolgenti stanno avendo sull’utente medio che svolge una ricerca su Google. I risultati sono sorprendenti.
Negli Stati Uniti (dove è stata svolta la ricerca) i clic sulle voci di ricerca sponsorizzate battono i clic organici in un rapporto di quasi 2:1 per le parole chiave con un elevato intento commerciale. In altre parole, ben il 64,6% delle persone fa clic sugli annunci sponsorizzati di Google Ads quando vuole acquistare un articolo online.
Bisogna puntualizzare: nel complesso, le ricerche organiche ottengono comunque più clic rispetto ai link sponsorizzati, ma non tutte le parole chiave ricercate sono uguali. Le ricerche di parole chiave con un alto intento commerciale – ovvero, quelle query con cui gli utenti cercano un prodotto o servizio da acquistare (ad esempio: “dove acquistare lavastoviglie in acciaio inossidabile“) – valgono molto di più per le aziende rispetto alle ricerche di parole chiave informative basilari (ad esempio: ” chi è Guglielmo Marconi”). La ricerca di WordStream ha scoperto che per le parole chiave con un alto valore commerciale, le inserzioni pubblicitarie fanno precipitare le voci di ricerca organiche (gratuite) in fondo alla lista.
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Perché il traffico organico sta subendo l’incombere degli annunci?
Con grande gioia dei web marketer, le versioni più recenti di annunci a pagamento – che consentono alle aziende di raggiungere i potenziali clienti in modo più preciso ed efficace – sono la causa dell’aumento del CTR (Click-Trouhg-Rate) per le ricerche di parole chiave ad alto intento commerciale. Questi nuovi formati di pubblicità includono:
- Annunci Shopping: a maggio 2012, Google ha trasformato la Ricerca prodotti Google precedentemente gratuita in un modello puramente commerciale. Gli annunci con scheda di prodotto (che prendono il nome di Annunci Shopping) includono immagini di grandi dimensioni e vengono attivati automaticamente se qualcuno cerca un prodotto che si trova nel tuo account Merchant Center.
- Annunci di Chiamata: questo potente formato di annunci pensato per dispositivi mobili consente ai clienti di chiamare un numero di telefono aziendale direttamente con un clic.
- Annunci Display a piè di pagina: attira l’attenzione degli utenti prima che abbandonino la pagina.
- Estensione Social: l’estensione in un annuncio di Google Ads è una funzione che consente di visualizzare ulteriori informazioni sull’attività commerciale nell’annuncio; in questo caso specifico puoi collegare le tue pagine social in modo da creare ulteriori opportunità di traffico sui tuoi canali.
- Remarketing: consente alle aziende di tracciare i visitatori del proprio sito utilizzando i cookie, per poi “inseguirli” durante la loro navigazione sul web; in questo modo, verranno mostrati loro i tuoi banner pubblicitari fino a quando non faranno clic e verrà effettuata una conversione.
- Estensione di località: funziona automaticamente se colleghi il tuo annuncio al profilo Google MyBusiness. Mostra il tuo indirizzo e il tuo numero di telefono ai ricercatori locali, invitandoli in modo diretto a venire presso il tuo negozio. Questa estensione viene mostrata solo ai clienti nelle vicinanze.
- Estensione e-mail: chiedi agli utenti di fornire un indirizzo e-mail direttamente dalla pagina dei risultati della ricerca.
- Estensione di prezzo: le estensioni di prezzo possono aggiungere valore ai tuoi annunci di testo della rete di ricerca dando maggiore risalto ai tuoi servizi e prodotti e collegando direttamente gli utenti ai contenuti del tuo sito web che ritengono interessanti
Associa queste e altre interessanti novità pubblicitarie al fatto che circa la metà dei ricercatori non riesce ancora a distinguere tra voci di ricerca a pagamento e organiche e puoi capire perché gli annunci stanno sopraffacendo il traffico organico. La pubblicità su Google diventerà un mezzo per sopravvivere, a patto che si conquistino parole chiave con un alto intento commerciale.
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Annunci VS traffico organico: una guerra su due fronti
Mentre le innovative opzioni per gli annunci che vi abbiamo presentato crescono rapidamente in termini di volume ed efficacia, Google sta combattendo una vera e propria guerra contro la SEO spam (uso eccessivo e ingannevole delle tecniche SEO). Negli ultimi anni sono stati fatti aggiornamenti significativi che rendono più difficile posizionarsi nella ricerca organica, tra cui:
- Panda Update (febbraio 2011): con questo aggiornamento Google ha penalizzato i siti con contenuti scarni e ricchi di pubblicità. Il 12% dei risultati di ricerca è stato colpito da questa novità.
- Aggiornamento di Google Analytics (ottobre 2011): Google ha smesso di fornire un accesso affidabile ai dati delle query di ricerca organiche. Gli inserzionisti devono dunque sapere come utilizzare Google Ads (precedentemente Google AdWords) per ottenere l’accesso completo ai dati delle query di ricerca.
- Matt Cutts minaccia di penalizzare l’uso ingannevole della SEO (marzo 2012): Alla conferenza SXSW, Matt Cutts (per anni il principale Google spokesperson) lancia un avvertimento ai siti che fanno “sovraottimizzazione”, dichiarando: “vogliamo rendere questo campo di gioco un po’ più equo”.
- “Lo sparo sentito in tutto il mondo della SEO”(aprile 2012) – Google individua circa 1 milione di siti Web che fanno un uso dei link innaturale e ordina ai rispettivi webmaster di cessare queste attività manipolative.
- Penguin Update (maggio 2012) – Anche conosciuto come Webspam Update, in sostanza è una penalità per che pratica “sovraottimizzazione”; Google svaluta i siti che utilizzano Keyword Stuffing e tattiche di link spam.
Le conseguenze di questi aggiornamenti – che nel mondo digitale si possono definire già datati – è che il posizionamento organico è diventato molto più difficile (e più costoso), quasi impossibile da misurare e produce un ROI sempre più imprevedibile.
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SEO vs. PPC: chi sta vincendo questa guerra?
È troppo presto per dichiarare una vittoria per una o per l’altra parte. L’unica cosa che emerge da questa ricerca è che il terreno di battaglia è pronto e gli eserciti si stanno già muovendo.
Per questo motivo, per un’azienda che desidera usare il web per trovare nuovi clienti e ampliare il proprio volume di affari, noi consigliamo di usare entrambi gli strumenti, affidandone la gestione a dei professionisti, come ad esempio la nostra web agency di Bologna.
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