Come aumentare le Conversioni di un sito web
Chi decide, azienda o professionista, di creare un sito web e promuoverlo attraverso i canali social e le strategie di ottimizzazione vuole anzitutto creare traffico coinvolgendo il maggior numero di utenti possibile. In secondo luogo, obiettivo è quello di fare in modo che gli utenti siano invogliati a compiere un’azione, come effettuare un acquisto o iscriversi a una newsletter, insomma rispondere a quella che si chiama “call to action”. In questo modo un sito web riesce ad esser efficace attraverso un passaggio che prende il nome di conversione, che significa, semplicemente, convertire l’engagement degli utenti in azioni concrete.
La Coppa dei Campioni che ogni web strategist sogna, insomma.
Ma come facciamo? Come riusciamo a far in modo che gli utenti, ovviamente motivati, trasformino il loro interesse in conversioni?
Come incrementare le conversioni in 10 passaggi
Per incrementare le conversioni e rendere un sito web realmente efficace ci sono alcuni passaggi chiave. Per provare a vedere quali sono dobbiamo immaginarci ad esempio di voler lavorare sull’efficacia di un sito di ecommerce. In questo caso, quindi, le conversioni sono determinate dalle modalità con cui un utente viene invogliato a perfezionare un acquisto.
1. Chiarezza
Se vogliamo incrementare le conversioni e fare in modo che i nostri utenti trasformino l’interesse verso il nostro sito in azioni di acquisto di quello che vendiamo nel nostro negozio online, è importante anzitutto concentrarsi, nelle fasi di progettazione così come in quelle, continue, di modifica e revisione dei contenuti (sia grafici che testuali), sulla semplicità e chiarezza delle informazioni. Se, infatti, l’utente dispone di informazioni semplici e dirette sviluppa una maggiore propensione a permanere sul nostro sito, ne capisce la finalità e le caratteristiche e riesce, finalmente, a trovare in tempi brevi quello che cerca.
2. Fiducia
Il fatto che l’utente sia finito sul nostro sito, bisogna tenere a mente, non rappresenta mai il punto di fine ma senza il punto di arrivo perché una volta che ce lo abbiamo portato, bravo il SEO specialist, dobbiamo lavorare affinché non solo rimanga ma si sente a proprio agio, sviluppi un’esperienza di navigazione divertente e piacevole. Andando più nello specifico, l’utente deve maturare la consapevolezza concreta che il sito è fatto proprio per corrispondere alle sue esigenze e deve sentirsi sicuro di poter effettuare acquisti senza che i suoi dati vengano in qualche modo compromessi. Concretamente, potrebbe rappresentare un’alternativa di valore, inserire contenuti sintetici che indicano, in poche righe, gli strumenti di pagamento accettati, i contatti in caso di difficoltà e, in generale, i principali strumenti di pagamento accettati.
3. Hosting
Se vogliamo che gli utenti non scappino a gambe levate dal nostro negozio online, è rilevante dedicare tempo e lavoro alla scelta dell’host dove collocare il nostro sito. Infatti, se il sito è “lento”, ovvero ci mette molto tempo a caricare i contenuti, l’utente sarà automaticamente invogliato ad abbandonare la sessione senza finalizzare nessuna azione di acquisto.
4. Design marketing e contenuti
Un’interfaccia accattivante, intuitiva e quindi semplice da usare per navigare tra i contenuti è uno stimolo fondamentale per l’utente che potrà esser maggiormente interessato a rimanere sul sito e ad acquistare un prodotto. Allo stesso modo, scrivere bene i contenuti che vogliamo promuovere, anzitutto individuarli e tararli in base al target di utente, è molto importante per fare in modo che l’utente rimanga incuriosito da quello che promuoviamo. Lo stile di scrittura varia da sito a sito, tuttavia un criterio standard di elaborazione contenuti può esser oltre che la semplicità e l’immediatezza anche la capacità di saper offrire all’utente un esperienza di viaggio all’interno dell’azienda e dei suoi prodotti senza scendere, in modo pesante, su contenuti molto specifici che rischierebbero di generare noia.
La progettazione dei contenuti, tuttavia, non si ferma alla realizzazione e pubblicazione dei contenuti ma prevede una costante attività di monitoraggio e analisi (anche sulla base delle heat map ad esempio) su ciò che funziona meglio e ciò che va peggio (per riprogrammarlo e creare valore).
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5. Competitor strategy
Migliorare le conversioni del nostro e-commerce vuol dire avere un occhio attento, attentissimo, a quello che fanno i nostri competitor diretti: come si relazionano con i clienti, cosa scrivono e come per presentarsi, come scrivono i contenuti e che tipo di interfacce grafiche usano per dare l’idea di semplicità.
6. Identità
Gli utenti potranno sviluppare un maggiore senso di fiducia nei confronti del sito se comprendono l’identità dell’azienda e il suo focus di attività. Ad esempio si può prevedere l’aggiunta di una sezione “chi siamo” evidenziando l’esperienza nel campo della vendita al dettaglio.
7. Empatia
Se vogliamo avere successo e spingere gli utenti a convertire il loro interesse nei nostri confronti, è necessario che la strategia di ottimizzazione del nostro e-commerce, preveda, alla base, strumenti e metodologie, anche di linguaggio con cui avvicinarsi agli utenti e ai loro desideri. In sostanza, occorre capacità creativa per “pensare come un cliente”. Questo al contempo consente di sviluppare strategie personalizzate e di rafforzare il grado di fiducia.
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8. Promo e convenienza
Qualsiasi sia l’oggetto e il prodotto che intendiamo vendere è innegabile che l’utente che intende fare shopping online può esser invogliato a finalizzare un acquisto se il sito presenta opportunità di sconto aggiornate capaci di rafforzare l’intenzione dell’utente a permanere e a tornare.
9. Customer care
Il successo del nostro e-commerce passa anche dalla capacità con cui non solo dialoghiamo con i nostri clienti (social network) ma soprattutto dal modo attraverso il quale offriamo supporto, in modo efficace (es. Con un call center dedicato o una chat) nei diversi aspetti: dal momento in cui mette piede l’acquisto a quello in cui si perfeziona un acquisto l’utente deve sentirsi “a casa”, deve, cioè sentirsi seguito e supportato in tutte le esigenze che dovessero sorgere. Sapere cioè che il nostro e-commerce dispone di un servizio buono di reso, è un elemento che invoglia l’utente nella sua fase di acquisto.
10. Followers
Last but not the least: il nostro sito, per esser efficace e incrementare le conversioni deve far vedere all’utente tutto il track record di vendita e i rapporti intrattenuti con i clienti. In sostanza, pubblicare tutte le recensioni degli utenti, consente di avere una panoramica sul grado complessivo di engagement con l’obiettivo finale di invogliare l’utente all’acquisto: effettivamente sapere che qualcun altro ha comprato quel prodotto che noi stessi stiamo osservano è una forte call to buy.
Ma non bisogna concentrarsi solo sulle recensioni positive. Talvolta, pubblicare anche le recensioni di utenti non del tutto contenti dell’acquisto e/o del sito può rappresentare un elemento vincente in termini di fiducia perché consente all’utente di vedere quanto il sito sia concretamente trasparente e con quale modalità risponde ad eventuali criticità emerse in ottica di problem solving.
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