Mondo Digital: in arrivo gli smartphone pieghevoli
Nel mondo del digitale sono in arrivo gli smartphone pieghevoli.
Questa novità, lanciata per prima da Samsung lo scorso febbraio, mira a far fronte a una crisi del settore degli smartphone iniziata già da qualche anno. Le vendite in calo sono dovute alla normalizzazione di tale oggetto nelle nostre vite: difficilmente una persona comune sceglie di abbandonare il proprio device in favore di uno migliore, in quanto ormai tutti svolgono il loro compito egregiamente.
Riusciranno gli smartphone pieghevoli ad invertire questa tendenza?
L’arrivo degli smartphone pieghevoli sul mercato
La saturazione del mercato degli smartphone ha dato il via a una corsa ai ripari da parte di molte case produttrici. Dopo Samsung, infatti, si sono susseguite a pochi giorni l’una dall’altra le presentazioni di diversi smartphone pieghevoli che cercano di non rimanere indietro rispetto ai concorrenti. Sorprende il silenzio di Apple al riguardo.
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Samsung Galaxy Fold
In principio fu Samsung Galaxy Fold: il primo ad essere lanciato sul mercato è il device del colosso sudcoreano. Formato da due schermi, uno piccolo da 4,6 pollici consultabile da chiuso e utilizzato per le più classiche funzioni di telefonia, e quello da 7,3 pollici che compare quando viene aperto a libro, per navigare o giocare. Da chiuso, il Galaxy Fold risulta un po’ spesso rispetto a ciò a cui ci siamo ormai abituati in materia di smarthpone: 1,7 cm. Ciò viene giustificato dalla (dichiarata) ottima resistenza dello schermo al meccanismo di apertura-chiusura.
Il prodotto di Samsung è anche il primo ad approdare sul mercato, il prossimo aprile, ad un prezzo di vendita di circa 2.000 euro.
Huawei Mate X
L’azienda cinese ha sfidato Samsung con il suo nuovo Huawei Mate X che da subito è sembrato lo sfidante più concorrenziale per il Galaxy Fold. Al contrario di quest’ultimo, il Mate X avrà un unico schermo che si chiude al contrario e dunque rimane sempre esterno; in questo modo, una volta chiuso, semplicemente rimarrà attivo solo la metà dello schermo che rimane frontale. Punto a favore è lo spessore ridotto che è riuscito ad ottenere, di “soli” 1,1 cm. Questo, grazie all’escamotage di una sorta di barra laterale/impugnatura dove è posizionata la telecamera e gli altri tasti necessari. Anche le dimensioni dello schermo di Huawei sono maggiori: 6,6 pollici da chiuso, 8,8 da aperto.
Non si ha ancora una data di uscita per il Huawei Mate X ma sembrerebbe probabile un rilascio sul mercato entro la metà del 2019. Il prezzo è più alto rispetto al Galaxy Fold: si parte da 2.299 euro.
Xiaomi
Questa azienda cinese in forte crescita ha presentato per ora solo un prototipo di quello che sarà il suo smartphone pieghevole. Il device di Xiaomi sembra molto promettente e si differenzia dai concorrenti in quanto progettato per piegarsi su se stesso in tre parti, anziché due. Purtroppo non sono state rilasciate altre informazioni al riguardo dopo il lancio del gennaio scorso dunque non si conoscono altri dettagli tecnici, data di uscita e possibile prezzo di lancio. Lo scopriremo forse nei prossimi mesi.
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Oppo
Ancora un’azienda cinese in corsa con il proprio smartphone pieghevole. Anche in questo caso, è stato per ora realizzato solo un prototipo del device, dunque non si conoscono molti dettagli tecnici. Per ora si sa solo che anche lo smartphone pieghevole di Oppo avrà lo schermo all’esterno come il Mate X di Huawei. Anche la data di uscita e il prezzo rimangono un mistero, ma sicuramente non verranno chiesti meno di 2.000 euro al pari dei concorrenti.
Gli smartphone pieghevoli hanno un futuro?
Tutte queste proposte di smartphone flessibili sono sicuramente la dimostrazione dell’avanguardia tecnologica raggiunta dalle case produttrici asiatiche. Ciò rischia però di essere uno sfoggio di innovazione un po’ fine a se stesso. Diciamo che il consumatore medio non sentiva davvero l’esigenza di uno smartphone pieghevole, dunque il lancio di tali prodotti sul mercato non risponde ad un’esigenza specifica. E come sappiamo, difficilmente un prodotto che non viene considerato indispensabile per risolvere un problema avrà successo.
Ci sono inoltre vari punti a sfavore di questi device. Innanzitutto sono molto costosi, almeno per il momento, e in pochi saranno disposti a spendere così tanto per procurarsene uno. In secondo luogo, per quanto venga garantita la loro resistenza, sono più fragili di un normale smartphone: il meccanismo di chiusura ad apertura è soggetto a un’usura da utilizzo sicuramente più alta. Inoltre, soprattutto nel caso del Mate X e del device Oppo, il fatto che lo schermo rimanga all’esterno lo espone molto più facilmente a graffi e rotture.
Tuttavia, non ci sono ancora i presupposti per capire se gli smartphone pieghevoli avranno effettivamente un futuro e se potranno dare nuova linfa a un mercato attualmente sofferente.
L’obiettivo dichiarato di questi device è quello di mettere a disposizione, in un’unica soluzione, un telefono che all’occorrenza diventa un tablet, pur rimanendo tascabile. Questo potrebbe essere un punto a favore sottovalutato. Restiamo a guardare.
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