Aggiornamento Google Aprile 2025: Cambia tutto per la SEO
Aggiornamento Google Aprile 2025: Cambia tutto per la SEO
Menu dell’articolo Aggiornamento Google Aprile 2025
- Contenuti generati da AI
- Nuove categorie di spam
- Rating basso e molto basso
- Filler content
- Pagine dannose
- E-E-A-T potenziato
- Azioni consigliate
- Conclusione
- FAQ
Contenuti generati da AI
Il 9 aprile 2025, Google ha aggiornato le linee guida dei Quality Raters, introducendo importanti modifiche che segnano un cambiamento significativo nel panorama della SEO. L’obiettivo è chiaro: contrastare l’abuso dei contenuti generati da intelligenza artificiale e rafforzare il concetto di qualità come elemento centrale dell’esperienza utente.
Per chi lavora nel settore del posizionamento organico, questo aggiornamento impone un ripensamento delle strategie editoriali e tecniche. In questo articolo analizziamo cosa cambia, quali sono i rischi e come adeguarsi per non subire penalizzazioni.
Contenuti generati da AI: una linea sempre più netta
La novità più rilevante dell’aggiornamento riguarda la classificazione dei contenuti prodotti da strumenti di intelligenza artificiale. Secondo Google, i contenuti generati in modo automatico e non revisionati manualmente sono da considerarsi di bassa o bassissima qualità.
Google userà il rating basso o molto basso per tutte le pagine in cui il contenuto principale è stato creato tramite AI generativa senza apportare valore, originalità o sforzo editoriale.
Ciò implica che anche testi grammaticalmente corretti ma poveri di senso, utilità o profondità verranno declassati. L’era della produzione seriale di contenuti, pubblicati in massa per scalare la SERP, è ufficialmente finita.
Nuove categorie di spam
Google ha inoltre aggiornato le definizioni di spam, includendo tre macro-categorie che avranno un impatto diretto sulle attività SEO:
1. Abuso di domini scaduti
Rientra in questa categoria l’acquisto di domini precedentemente attivi e autorevoli, riutilizzati per ospitare contenuti irrilevanti rispetto alla tematica originale. Questa tecnica, spesso usata per veicolare traffico verso contenuti low-quality, sarà penalizzata.
2. Abuso della reputazione del sito
Pratica diffusa nel mondo del guest posting: pubblicare contenuti generici o promozionali su siti autorevoli, con lo scopo di ottenere backlink o sfruttarne la reputazione. Google ora considera questa una forma di manipolazione della fiducia dell’utente.
3. Abuso di contenuti di bassa qualità
Produzione sistematica di centinaia di pagine al mese, basate su testi generati da AI e pubblicati senza editing umano. Questo approccio è considerato spam e soggetto a pesanti penalizzazioni.
Rating basso e molto basso
Google introduce una distinzione qualitativa importante:
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Rating basso: contenuti riutilizzati, modificati in parte, o con editing minimo.
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Rating molto basso: testi interamente generati da AI, parafrasati o rielaborati automaticamente, privi di controllo redazionale.
Questa distinzione è fondamentale per valutare il livello di rischio dei propri contenuti: un sito con molti contenuti “molto bassi” rischia non solo di perdere posizioni, ma anche di compromettere la fiducia del motore di ricerca sull’intero dominio.
Aggiornamento Google Aprile 2025: Filler content
Google ha formalmente introdotto il concetto di filler content, ovvero testi che diluiscono il valore della pagina, con contenuti ripetitivi, ridondanti, lunghi solo per aumentare la quantità di parole.
Il filler content può includere:
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Paragrafi scritti solo per “riempire” la pagina.
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Traduzioni prolisse e senza adattamento culturale.
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Ripetizioni e sinonimi usati senza scopo informativo.
Per chi produce articoli, schede prodotto, guide o pagine FAQ, sarà fondamentale ripulire i testi da ogni elemento superfluo, evitando la tentazione di scrivere tanto per “fare volume”.
Pagine dannose
Google penalizzerà anche le cosiddette pagine auto-dannose, cioè quelle in cui oltre il 50% dello spazio visibile sotto il fold è occupato da:
-
Pubblicità invasiva.
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Elementi non informativi (widget, pop-up, moduli ecc.).
Questo ha implicazioni dirette sul design delle pagine e sulla UX: una scorretta gestione dello spazio visivo può diventare un fattore di penalizzazione SEO.
E-E-A-T potenziato
Il framework E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) è stato ulteriormente rafforzato. Le nuove linee guida sottolineano:
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L’importanza della verificabilità: affermazioni non supportate devono essere accompagnate da link a fonti affidabili, portfolio o certificazioni.
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La necessità di contenuti firmati da autori esperti, con riferimenti professionali consultabili.
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L’obbligo di citare fonti istituzionali nei contenuti di carattere medico, finanziario o giuridico.
Questo impone un cambio di mentalità per chi si occupa di SEO: non basta più posizionarsi, bisogna dimostrare credibilità.
Azioni consigliate
Cosa fare ora: azioni consigliate per adeguarsi
1. Audit dei contenuti Aggiornamento Google Aprile 2025
Utilizza strumenti come:
-
SurferSEO per analizzare qualità e struttura.
-
AI Pattern Detector per identificare testi generati automaticamente.
Analizza tutte le pagine del sito, in particolare quelle con traffico calante, e valuta la qualità del contenuto principale.
2. Riscrittura editoriale
Punta a una componente umana evidente. Rielabora i contenuti automatici, integra fonti, aggiungi esempi concreti e rimuovi le parti generiche.
3. Rafforza la credibilità dell’autore
-
Inserisci una bio verificabile.
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Collega l’autore a un profilo LinkedIn o un portfolio.
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Usa nomi reali e qualifiche documentate.
4. Usa fonti solide
Soprattutto per argomenti YMYL (Your Money Your Life), linka sempre fonti ufficiali o accademiche. Evita blog generici o articoli senza validazione.
5. Ottimizzazione tecnica
-
Riduci il Cumulative Layout Shift (CLS) sotto 0.1.
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Evita contenuti che si spostano o caricano in ritardo.
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Elimina elementi invasivi sopra e sotto il fold.
Conclusione Aggiornamento Google Aprile 2025: qualità o invisibilità
Questo aggiornamento non è un semplice aggiustamento tecnico: è un cambio di paradigma. L’approccio SEO deve evolversi da “quantità e automazione” a qualità e responsabilità editoriale.
Chi continuerà a pubblicare contenuti freddi, impersonali o generati in modo seriale si troverà a scontrarsi con un algoritmo sempre più selettivo e sofisticato. Al contrario, chi saprà puntare su contenuti curati, autentici e credibili, avrà un vantaggio competitivo reale e duraturo.
La SEO del futuro — e ormai anche del presente — è umana, competente e misurabile. E oggi, più che mai, la differenza la fa chi riesce a comunicarlo davvero, contattaci per parlare con i nostri specialisti Seo.
FAQ – Domande frequenti sull’aggiornamento Google 2025
1. I contenuti AI sono tutti penalizzati?
No. Solo quelli pubblicati senza controllo umano, senza valore aggiunto e con scopo esclusivamente SEO.
2. Google vieta l’uso dell’intelligenza artificiale?
Non vieta l’uso, ma penalizza l’abuso. L’importante è che il contenuto finale sia utile, originale e verificabile.
3. I guest post sono considerati spam?
Sono penalizzati solo se usati per pubblicare contenuti scadenti su siti autorevoli a scopo manipolativo.
4. Devo firmare tutti i miei articoli?
È altamente consigliato. Inserire l’autore aumenta la fiducia e favorisce il rispetto del principio E-E-A-T.