Articoli

, , ,

Clienti soddisfatti con la Customer Care

Un giorno qualsiasi ad un’ora qualsiasi un cliente visita un ecommerce per acquistare un prodotto.

E’ una situazione che si verifica ormai milioni di volte nell’arco di un mese, visto che in Italia – secondo una ricerca di Idealo – gli e-shopper sono 25 milioni, e il 78% di loro acquista almeno una volta nell’arco di trenta giorni.
Continuiamo il nostro racconto: il cliente comincia a navigare il sito, legge le descrizioni e le recensioni dei prodotti, ha praticamente scelto cosa comprare ma lo assalgono i primi dubbi: “cerco un prodotto con particolari caratteristiche tecniche ma il sito non riporta chiaramente le informazioni in merito, a chi posso chiederle? Posso pagare con la mia american express? Nella scatola quanti singoli pezzi ci sono? E così via”. E ancora, anche quando abbia già concluso l’acquisto, può capitare che il cliente abbia numerose domande: “Ho inserito i dati della carta ma ho dovuto ricaricare la pagina due volte, avrò pagato due volte? Ho sbagliato ad inserire l’indirizzo di consegna, come posso correggerlo?”

Ora immaginiamo che il cliente non riesca a trovare sul sito un numero di telefono da chiamare, che scriva una mail ma non ottenga immediata risposta, che si rechi sulla pagina facebook per provare a mandare inutilmente un messaggio. A questo punto per il nostro cliente l’esperienza di acquisto sarà già diventata un incubo. E una cosa è certa: la prossima volta non utilizzerà più lo stesso e-commerce.

Prendersi cura dei propri clienti prima e dopo l’acquisto è quindi un’attività che non va mai sottovalutata perché è la chiave per fidelizzarli. Vediamo come fare.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Un cliente arrabbiato non si gestisce, si previene.

Gestire un cliente arrabbiato può essere davvero una missione impossibile. Il nostro consiglio è quello di non arrivare mai a questo punto e di lavorare molto per prevenire ogni eventuale difficoltà o disservizio. Nessuno è disponibile a spendere il proprio denaro per avere un’esperienza faticosa o addirittura stressante. Quindi riflettete bene su come far felici i vostri clienti e su come organizzare per loro una comfort zone digitale in cui ogni problema diventi facilmente superabile e in cui possano trovare offerte e attenzioni ad essi dedicate. Se state investendo denaro e fatica sulla brand reputation e la brand awareness della vostra azienda, sappiate che quell’investimento può essere profondamente danneggiato da una gestione sbagliata del rapporto con i clienti.

In termini tecnici si tratta quindi di progettare percorsi di vendita customer oriented, e di cambiare profondamente mentalità.
Sono almeno tre i focus da tener presenti:

  1. praticare la customer care (che significa la cura dei clienti),
  2. organizzare un customer service (ovvero un servizio assistenza clienti)
  3. puntare alla customer satisfaction (ovvero alla soddisfazione dei clienti alla fine del processo d’acquisto).

E sempre tre i momenti in cui è necessario assistere il cliente:

  1. prima dell’acquisto (ovvero per fornire informazioni)
  2. durante l’acquisto: (ovvero per risolvere difficoltà dipendenti dalla tecnologia)
  3. dopo l’acquisto: (dare informazioni sulla consegna e sull’eventuale reso)

E’ importante avere un piano e un’organizzazione in grado di far fronte a tutte queste necessità

Customer care: strumenti e strategie dedicate sono indispensabili.

La customer care è uno strumento di web marketing al pari degli altri. Generalmente si investe molto per ottenere visite e conversioni sul sito, ma è necessario capire che bisogna investire non solo per attrarre ma anche per non perdere quei potenziali clienti.
Ricordate sempre che le possibilità di vendere ad un cliente esistente si aggirano fin oltre il 60%, mentre le possibilità di farlo ad un nuovo utente sono stimabili tra il 5% e il 20%. Avere un numero verde, o una live chat, o un servizio efficiente di risposta alla posta non sono quindi optional, ma spese da considerare quando si vuol progettare un e-commerce che funzioni. E mettere in campo delle strategie di fidelizzazione dei clienti (come gli sconti riservati, le offerte speciali, le promozioni) è quasi una necessità.

Il problema delle vendite on-line infatti è l’assenza di quella relazione umana e quel dialogo che l’incontro tra cliente e addetto alla vendita in un normale negozio garantisce, non solo nel momento della vendita, ma in molti casi anche nei tempi medio-lunghi. L’addetto alla vendita si prende cura delle ansie e dei dubbi del cliente: ascolta, suggerisce, consiglia, illustra. E questa è costumer care. Il servizio che bisogna costruire on-line deve avere la stessa ‘avvolgenza’: per questo è necessario che dall’altra parte dello schermo o del filo ci sia personale in carne ed ossa, adeguatamente formato e informato, capace cioè di rispondere a tutte le domande che possono essergli rivolte. E anche che questo personale di renda disponibile al cliente con un nome, una foto, qualcosa che renda il contatto immediatamente assimilabile a quello di persona.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Customer service: organizzatevi per rispondere velocemente e chiaramente

A volte si può avere l’impressione che la mole di lavoro che un customer service deve smaltire sia troppo pesante per le reali risorse dell’azienda. Questo è un atteggiamento mentale sbagliato, che impedisce di cercare la strada per l’ottimizzazione delle risorse a disposizione. E’ invece importante puntare sull’organizzazione: il costumer service serve ad assistere i clienti e contemporaneamente a ricevere feed-back, cioè a far emergere eventuali errori che andranno prontamente corretti.
Servono quindi tre tipi di attività da progettare che il customer service dovrà svolgere:

  1. rispondere alla domande (a tale scopo va adeguatamente formato il personale, vanno reperite in anticipo tutte le informazioni necessarie, vanno preparate delle risposte preordinate per le domande più diffuse)
  2. segnalare ai programmatori del sito e al dipartimento marketing errori rilevati dai clienti (in questo caso si tratta di segnalare l’assenza di testi chiari di spiegazione, o di aggiungere della Faq sul sito, o di segnalare che va rivista la user experience)
  3. immaginare strategie compensative in caso di disservizio (ad esempio proponendo sconti speciali o promozioni a chi ha ricevuto la merce in ritardo)

Ricordate anche di dare grande valore alla velocità nella risposta e alla chiarezza. Il tempo che passa per un cliente è tempo in cui matura insoddisfazione e delusione, per questo la tempestività nei servizi on-line è sempre un valore non trascurabile.

Customer satisfaction: lasciate un buon ricordo della vostra azienda

Sapete che nemmeno il 25% dei clienti sporge richiamo al customer service? Può sembrare un dato positivo, invece molto spesso nasconde un’altra realtà. I clienti pensano che sia inutile perdere il proprio tempo nello sporgere richiamo e non inviano il feedback negativo all’azienda, ma esprimeranno il proprio malcontento in moltissime sedi pericolose per la brand reputation: forum, social network, passa-parola tra amici e colleghi.
La soddisfazione del cliente è quindi un obiettivo da non mancare. Ascoltare il cliente e fare web listening sono moniti da tenere sempre a mente, perché la mancanza di ascolto crea percezione di abbandono e scarsa fiducia. Il vostro servizio clienti deve essere proattivo, ovvero deve intercettare i bisogni prima che divengano delusioni e non soltanto disporsi ad accogliere lamentele.

Web marketing e customer care: una strategia integrata.

Nel web marketing nessuna azione può essere realizzata in modo slegato dalle altre: serve una strategia coerente, anche per il vostro costumer service. Mg Group Italia, web agency a Massa Carrara, è un’azienda che da anni si occupa di strategie e servizi digitali per imprese che non vogliano perdere le opportunità offerte dai nuovi strumenti del web. Se hai bisogno di servizi professionali e dedicati puoi contattarci in ogni momento: metteremo la nostra importante squadra a disposizione tua e della tua azienda, come abbiamo fatto già per moltissimi altri.

, ,

Cristiano Ronaldo: Campione assoluto dei social network

Cristiano Ronaldo: Campione assoluto dei social network

Non serve essere appassionati di calcio per aver saputo dell’affare Cristiano Ronaldo e delle cifre strepitose che la Juventus di Andrea Agnelli ha dovuto sborsare per averlo nella sua squadra.
100 milioni al Real Madrid, altri 12 milioni di oneri accessori alle squadre che hanno formato il calciatore, 7 milioni per i procuratori del calciatore e ancora 31 milioni netti di stipendio annuo per Cristiano Ronaldo, che possono arrivare fino a 40 comprendendo i bonus e che al lordo costano alla Juventus ben 86 milioni l’anno, per 4 anni.
Queste cifre hanno scatenato una lunga polemica: sulla diseguaglianza tra retribuzioni innanzitutto, con il comunicato dei lavoratori Fiat che hanno accusato la famiglia Agnelli di chiedere giganteschi sforzi agli operai ma di non badare a spese quando si tratta di acquistare un calciatore. Ma non è finita qui perché in molti si sono chiesti se una tale cifra per un solo calciatore possa essere davvero un investimento sportivo vantaggioso.

Cristiano Ronaldo: una potenza nello sport e nel marketing

Non c’è alcun dubbio che CR7, come viene chiamato dal pubblico mondiale del calcio, sia un campione fuori dal comune. In effetti lo stesso Real Madrid ha ricordato che Cristiano Ronaldo ‘è diventato anche il capocannoniere nella storia della squadra, con 451 gol in 438 partite. In totale 16 titoli, tra cui 4 coppe europee, 3 di loro consecutivi e 4 nelle ultime 5 stagioni. Su base individuale, con la maglia del Real Madrid ha vinto 4 Palloni d’Oro, 2 The Best e 3 Scarpe d’oro, tra molti altri premi.” E non va dimenticato che per calciatori così le Top League sono spesso disposte a pagare cifre vertiginose, basti ricordare la top 20 dei calciatori più pagati che vedeva – fino al passaggio alla Juventus – CR7 secondo dopo Lionel Messi, e ancora altri 18 giocatori tutti retribuiti con stipendi sopra i 20 milioni di euro annui.

Il motivo di queste cifre è semplice e si chiama marketing. Quando la Juventus ha acquistato CR7 non ha solo acquisito un calciatore ma un intero brand che genererà milioni di euro di ricavi nei diversi filoni del business della squadra. Per capirlo basta dare un’occhiata ai social network, di cui Cristiano Ronaldo è re indiscusso. Nelle settimane che hanno preceduto l’annuncio dell’acquisto da parte della Juventus sono stati centinaia di migliaia i post dedicati al tema, alcuni dei quali raccolti da hashtag come #CR7 #CR7DAY #CR7allaJuve e alcuni come #SeArrivaCR7 dedicati persino a tweet esilaranti, battute e freddure di ogni genere.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Ci sono più follower di CR7 che abitanti negli Stati Uniti

Tutto ciò non deve stupire, non soltanto perché il calcio continua a rimanere uno degli argomenti più di tendenza, anche sui social e soprattutto in Italia, ma perché il numero dei follower complessivi di Cristiano Ronaldo è davvero impressionante: su Instagram con i suoi 135 milioni di follower CR7 è l’unico sportivo nella classifica dei più seguiti al mondo, secondo soltanto a Selena Gomez con i suoi 139 milioni di seguaci. Su Facebook il portoghese è invece primo al mondo con 122 milioni di like e infine in Twitter rientra tra i 10 al mondo più seguiti con 74 milioni di followers. Parliamo di un numero complessivo di follower sulle tre piattaforme che arriva fino a 335 milioni. Una cifra che supera quella dell’intera popolazione degli Stati Uniti d’America e che colloca a pieno titolo Cristiano Ronaldo nella lista ristrettissima degli influencer di livello globale. Un’ascesa irresistibile che continua a non trovare argini, basti pensare che tra il 6 giugno e il 16 luglio l’incremento dei follower di Cristiano Ronaldo su Instagram è stato di ben 8 milioni, come dimostra il grafico. 

Grafico Cristiano RonaldoRonaldo: per la Juventus più guadagni che costi

Per la Juventus, ovviamente, significa potenzialmente una valanga di denaro in entrata, più di quello – tantissimo, come abbiamo visto – che è stato conteggiato alla voce ‘uscite’ per la retribuzione di CR7. Per le vittorie sportive conquistabili, certo, ma saranno altre le voci di entrata che produrranno i segni ‘+’ maggiormente significativi: sponsorizzazioni, vendita di gadget, vendita di biglietti e abbonamenti, vendita di pubblicità e diritti.

La Juventus ha acquistato un calciatore che ha 285 milioni di follower in più della sua squadra, che arriva circa a 50 milioni, e un vero e proprio impero legato ai suoi canali web i quali hanno prodotto – secondo le stime di Forbes – nel 2017 un totale di 180 milioni di dollari. Gli effetti positivi non hanno tardato nemmeno qualche ora a farsi sentire: in un giorno, dopo l’annuncio dell’acquisto del portoghese, la pagina Instagram della Juve ha guadagnato 1 milione e 400 mila follower, la pagina Twitter 1 milione e quella Facebook circa 500. Il sito internet della Juve è andato in sovraccarico, a causa del numero altissimo di persone che vi si è collegata per acquistare gadget e abbonamenti, il cui prezzo per altro è già stato aumentato del 30%.
Le stime sui post di Cristiano Ronaldo parlano di  2,3 milioni di interazioni in media su ogni singolo contenuto, il che genera all’incirca un guadagno di circa 400.000 euro per ogni post del Pallone d’Oro (i post sponsorizzati di Ronaldo sono stati fino ad oggi 580).

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Web marketing, ormai nessuno può farne a meno.

Bastano questi dati a dare un’idea di quale possa essere l’effetto sull’awareness e la reputation della Juventus di questa acquisizione, oltre che sul fatturato reale che – nessuno stenta a crederlo – crescerà di milioni di euro nel prossimo futuro.

Non solo di calcio, come si vede, ma di marketing bisogna parlare quando si parla di CR7. Non vi è più nella società contemporanea quasi nessuna attività degli esseri umani che non sia orientata dal web, dai social network e dagli investimenti che in queste reti generano ricchezza.
E tu che aspetti a confrontarti con il mondo del marketing? Non tutti possiamo essere Cristiano Ronaldo, ma tutti di certo possiamo tirare una palla in porta. Contattaci subito: possiamo aiutarti a vincere questa partita. Affidati alla migliore web agency a Milano!

, ,

Buzz Marketing: l’importante è che se ne parli

Buzz Marketing: l’importante è che se ne parli

Probabilmente se ascoltate pronunciare le parole ‘buzz marketing’ non avete idea di cosa si stia parlando, eppure la definizione è più semplice di quanto non sembri e lo stesso vale sostanzialmente anche per la tecnica. Parliamo infatti di ‘passaparola’, ovvero dell’utilizzo di una comunicazione non convenzionale per produrre nei potenziali clienti un’onda di discussioni e citazioni del prodotto oggetto della comunicazione. Il Buzz indica in inglese il ronzio di uno sciamo d’api, e cioè metaforicamente il parlar fitto e continuo di un grande numero di persone. Fare in modo che se ne parli, bene o male non importa, è l’obiettivo – semplice a dirsi ma difficile da raggiungere – di ogni buona campagna di buzz marketing.

Portare il passaparola online grazie ai social media


La tecnica del buzz marketing – lo capite da soli – è una tecnica classica e antica. E’ dai tempi delle fiere itineranti del rinascimento che per far accorrere i potenziali clienti si cerca di stupirli, colpirli, eccitarli: un tempo si usavano animali stravaganti, maghi, nuove invenzioni; oggi invece è necessario lavorare sui significati e trovare quello in grado di ‘destare scalpore’ o meno provocatoriamente di creare un po’ di semplice attesa. L’obiettivo di questa tipologia di campagna online è quello di aumentare il volume delle conversazioni con per accrescere la notorietà del marchio coinvolto. In particolare questo obiettivo va perseguito usando i social network, che sono oggi il regno in cui si costruisce la brand awareness di un’azienda, si custodisce la brand reputation e se, al contrario, le cose vanno male, si trascura il web listening e si ignora la crisis communication, può anche accadere di veder demolito il proprio prodotto in un tempo piuttosto breve.
E’ importante inoltre, per chi sceglie la strategia del buzz marketing, avere siti internet e soprattutto pagine sui social media adeguatamente personalizzate e curate, con un numero di follower non troppo basso.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Alcuni casi di buzz marketing interessanti on-line

Una promozione in facebook che faceva scendere il prezzo di un capo d’abbigliamento di 5 centesimi ogni volta che un fan cliccava sulla foto dello stesso è l’idea con cui Terranova ha realizzato una efficace campagna di buzz marketing su Facebook.

Ikea invece decise di regalare i mobili fotografati nelle immagini pubblicate sulla sua pagina facebook ufficiale ai primi utenti che riuscivano a taggarsi.

E ancora: Buitoni, dopo l’incidente di Barilla il cui presidente aveva affermato che non avrebbe mai realizzato uno spot con famiglie gay, ha intelligentemente risposto diffondendo sui social la foto di un portone aperto su un prato fiorito e il claim «A Casa Buitoni c’è posto per tutti»
Oreo, il noto marchio di biscotti, invece ha magistralmente sfruttato un blackout negli Stati Uniti verificatosi durante il Superbowl del 2013, pubblicando un tweet nel momento della massima attenzione sul tema una pubblicità col biscotto retroilluminato e lo slogan “non hai bisogno di luce per inzupparlo, puoi farlo anche al buio”.
E infine Volvo Trucks e Tim, due casi che hanno creato viral e buzz marketing usando i video. Nel primo il protagonista è Jean-Claude Van Damme che ha generato 76 milioni di visualizzazioni prestandosi ad un test in cui la spaccata di Van Damme, realizzata poggiando un piede su un camion e un piede su un altro, entrambi in movimento, è servita a mostrare al mondo la precisione dello sterzo dei camion Volvo.
Il secondo invece è quello dello spot della TIM in cui un giovane ballerino si scatena per le strade di Milano sulle note della canzone ‘All Night’, del dj austriaco Parov Stelar. Dopo il primo spot è stata generata una catena di condivisioni e contenuti sul web che ha dato luogo anche ad una lunga serie di Flash Mob in moltissime città italiane: un modo per far parlare di sé anche nei circuiti locali.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Il buzz marketing anche off-line

Alcuni casi davvero interessanti di buzz marketing sono stati realizzati offline e spesso sono legati alla curiosità che possono destare alcune azioni di marketing quando sono inusuali e soprattutto non esplicitamente firmate dall’azienda che le ha promosse. Di solito si genera una conversazione che a volte invade anche spazi mediatici diversi da quelli utilizzati dalla campagna.
Un esempio di successo è quello della campagna promozionale del film di fantascienza District 9, che fu realizzata pagando affissioni di manifesti non firmati con frasi minacciose nei confronti degli alieni. I cittadini, anche di alcune città italiane coinvolte, si chiesero subito quale fosse il prodotto pubblicizzato e questo generò un passaparola tra i più efficaci negli ultimi anni.

Progetta la tua strategia, cerca come produrre contenuti virali


L’ironia, i doppi sensi, o al contrario un linguaggio molto forte e diretto, tale da generare una provocazione sono gli ingredienti fondamentali per poter sperare che i propri contenuti diventino virali e producano quel ‘buzz’, quel passaparola, che può generare un importante aumento delle vendite. Purtroppo però la viralità non è una caratteristica che si può progettare nel chiuso di una stanza: ci vuole anche un po’ di fortuna, il momento e il luogo giusti, il tema che incroci quello del momento sul web.

Possono però fare molto le tecniche del  digital pr e del link building, la gamification, cioè l’uso dei giochi brandizzati, il guerrilla marketing, ambient marketing, i  flash mob, l’expérience marketing che si basa sull’interazione azienda-cliente.
Perché non provare? Grazie alle professionalità di Mg Group, innovativa web agency a Milano, potrai utilizzare la tecnica di web marketing più adeguata ai tuoi obiettivi e al tuo business plan. Se non ti fidi della nostra pubblicità, fidati dei nostri clienti e della loro soddisfazione: contattaci subito.

, ,

Lego Movie 2: arriva il Sequel, lo storytelling perfetto continua

Lego Movie 2: arriva il Sequel, lo storytelling perfetto continua

Il 2019 sarà l’anno del sequel di ‘Lego Movie‘, il film della Lego che, nel 2014 con il primo episodio, fece parlare di sé milioni di bambini e famiglie, ma anche e soprattutto lasciò a bocca aperta decine di migliaia di comunicatori, pubblicitari, esperti di marketing in tutto il mondo. Si scrissero migliaia di articoli sulla stampa e sui blog, i cui titoli avevano per lo più un tono di estasi ed esaltazione: ‘il miglior esempio di storytelling della storia’, ‘il miglior brand storytelling di sempre’, ‘Lego Movie ha creato uno standard per lo storytelling’ e così via.
Ora vi starete chiedendo cos’è lo storytelling. Vi basti sapere per il momento che è un insieme di tecniche usate per costruire una narrazione, nel marketing ma non solo, una storia da raccontare capace di trascendere dalla classica pubblicità che si limitava solamente ad illustrare le caratteristiche proprie dei prodotti.
Proprio qualche settimana fa, agli inizi di giugno, è stato diffuso il trailer di Lego Movie 2 e questa nuove uscita è parsa a noi di Mg Group Italia una buona occasione per spiegarvi perché con questi film la Lego ha mostrato a moltissime aziende una tra le strade migliori per promuovere i propri prodotti, fare marketing, ottenere risultati sull’aumento delle vendite.

1- I prodotti sono solo un mezzo, ciò che i clienti acquistano è un’idea.

Un’idea o una promessa: a ben guardare è questo che ci stimola ad acquistare qualcosa. Scegliamo qualcosa sulla base dei valori espressi dal prodotto, o sull’evocazione di un miglioramento di qualsiasi aspetto della nostra vita quotidiana, o ancora compriamo un certo prodotto perché esso sembra prometterci qualcosa, spesso divertimento, benessere e svago.
Questo è il caso della Lego, fin dalla sua fondazione: il suo sistema di gioco è esso stesso, intrinsecamente, una promessa di divertimento basata sul valore della creatività. Ogni azione di marketing della Lego rafforza la stessa idea: con i mattoncini si creano infiniti oggetti e con essi infinite storie, si stimola la creatività di adulti e bambini e non ci si annoia mai.

Molti brand hanno capito che devono associare un valore positivo al proprio nome, e hanno cominciato a fare storytelling marketing o campagne promozionali in cui associano l’acquisto del prodotto ad una qualche azione di solidarietà (piantare alberi, contribuire alla costruzione di una scuola in un paese povero, portare cure e medicinali negli scenari di guerra). Lego con ‘Lego Movie’ è stata maestra in questo, associando un semplice gioco di plastica ad un’arte come il cinema che incarna, insieme al complesso delle arti figurative, l’idea stessa della creatività. Lego ha voluto dirci ‘il mio gioco è talmente creativo che può essere la base per un’opera artistica come un film, se hai fantasia con i tuoi mattoncini puoi costruire una complessa storia di 90 minuti che appassionerà grandi e piccini e vi regalerà un pomeriggio di divertimento’.
Un’ultima cosa: avete mai pensato a quanto sia straordinario dal punto di vista commerciale convincere i propri clienti a pagare un biglietto per vedere un gigantesco spot al cinema? Altro che inbound marketing, Lego con questa iniziativa ha messo in discussione ogni definizione preordinata.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

2- Il marketing della lego è transmediale

Con ‘Lego Movie’ la Lego ha aggiunto nel 2014 un tassello da 60 milioni di dollari di investimento alla sua strategia di marketing e comunicazione transmediale. Che significa? Significa che Lego ha speso 60 milioni di dollari per portare i suoi contenuti brandizzati sul grande schermo in tutto il mondo. Ma questo non è stato l’unico media su cui essi sono stati veicolati: ci sono stati short film come Lego Star Wars o Lego Indiana Jones; serie Tv come Lego Ninjago, Lego Bionicle o Lego Friends, o episodi speciali per specifici canali tv come Cartoon Network o Disney come accaduto per alcuni episodi di Lego Marvel Super Heroes o Lego Scooby Doo o video più brevi destinati esclusivamente a YouTube. Ma non finisce qui: Lego ha investito (e poi venduto negli anni di crisi) in parchi di divertimento tematici e brandizzati chiamati Legoland, in videogiochi, in libri, maglietta, gadget di ogni tipo, fino a diffondere nelle scuole dei kit, chiamati Lego Story Starter, facenti parte di una speciale linea ‘education’, destinata ad essere usata per stimolare la capacità degli studenti di raccontare storie. Naturalmente a tutto ciò sono stati affiancati negli anni tutti gli strumenti più classici delle campagne di comunicazione, dagli spot video, passando per i banner sul web e le pagine sui social media, fino alla cartellonistica.
Lego ha così dimostrato di sapere che che oggi il pubblico è alla ricerca non solo di storie perfette, pensate in maniera specifica per il media con cui verranno distribuite, ma anche di un universo narrativo che possa esplorare in molteplici modi. Il content marketing non basta, serve un marketing – come quello Lego, transmediale e non semplicemente cross-mediale: esso non ripete lo stesso identico contenuto sulle diverse piattaforme e i diversi media, ma invece produce contenuti differenziati, adattandoli alle potenzialità del canale scelto e costruendo un mix mai ripetitivo e mai ridondante.

3. Contenuti differenti, storytelling coerente

Sembra ovvio, ma non per tutti lo è. Quante volte abbiamo visto aziende, anche grandi, comunicare con uno storytelling confuso, parcellizzato, contraddittorio, rivisto e modificato più volte nel tempo? Capita spesso che un marchio che abbia diversi prodotti pensi di promuoverli con narrative dall’impostazione e dai contenuti differenti. Niente di più sbagliato. La Lego insegna che avere una narrativa coerente è fondamentale per garantire che i consumatori possano acquistare non solo la marca ma anche la sua storia. Negli anni l’azienda ha sviluppato sempre lo stesso filone, senza mai tradire i valori delle origini. Godtfred Kirk Christiansen, presidente e CEO del gruppo, figlio dello storico fondatore, era solito dire agli albori dell’azienda dei suoi mattoncini che ‘il loro unico limite è l’immaginazione’: con il film ‘Lego Movie’, ancora oggi, a più di 60 anni dalla loro nascita, il marketing di quest’azienda si rivela essere orientato a dimostrare questo assunto. E che dire delle grandi mostre che recentemente hanno attraversato la nostra penisola portando nelle stanze dei musei oltre 600.000 mattocini lego? La narrazione è sempre la stessa.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

4. Lego conosce i suoi clienti e sa perché comperano i suoi mattoncini.

Lego conosce i bambini e gli adulti che comprano i suoi mattoncini. Sa che vogliono libertà, innovazione e intelligenza. Sa che sono tutti un po’ architetti, operai e scrittori: progettano forme nuove, vogliono costruirle con le proprie mani per ambientarvi poi storie e personaggi frutto della loro fantasia.
Il prodotto Lego quindi deve ogni giorno incontrare i gusti del suo pubblico, ma deve anche forgiarli, ispirarli e stimolarli al tempo stesso: l’obiettivo dell’azienda produttrice è ispirare in ogni modo e in ogni occasione i giovani a inventare creazioni sorprendenti, ad immaginare le loro storie e lasciare che la loro immaginazione sia libera. In qualche modo Lego vende uno stile educativo e uno uno stile di vita cui i suoi clienti aderiscono entusiasticamente.

Creare storie capaci di rispecchiare i veri motivi per cui delle persone acquistano un prodotto è una regola fondamentale del marketing basato sullo storytelling e orientato alla creazione di brand value. ‘Lego Movie’ rispecchia quei motivi non solo per il mezzo scelto, ma anche per la storia che il film racconta: una storia positiva e divertente, spesso buffa, in cui un comune omino LEGO viene erroneamente identificato come la persona più straordinaria di sempre e la chiave per la salvezza del mondo, ma solo grazie alla creatività riuscirà a risolvere positivamente il conflitto tra ‘buoni’ e ‘cattivi’. Sarà lo stesso anche per il secondo film? Dal trailer si intuisce di si.

5. Tornare bambini: la nostalgia che convince gli adulti ad acquistare

Gran parte del successo del ‘Lego Movie’ è dovuto alla nostalgia che induce negli adulti. Tutti sognano di poter tornare bambini, tutti provano piacere quando devono aiutare il proprio figlio a montare una scatola di Lego. Il film ha congiunto nuovamente le generazioni: per mano, genitori e figli, nonni e nipoti  hanno attraversato le porte del cinema per un film che piace a tutta la famiglia. In questo modo Lego attraversa le generazioni: diviene oggetto del desiderio dei bambini ma soprattutto anche degli adulti che sono coloro che detengono realmente il potere di acquisto.

La nostalgia è un grande perno per lo storytelling e per accrescere le vendite di molti prodotti: si pensi a Giovanni Rana e al suo continuo richiamo ai tortellini di una volta, oppure a quelle linee di elettrodomestici che richiamano forme e colori degli anni ‘60. È il passato in tutti questi casi che muove le corde emotive giuste.

Ora che sai perché la Lego ha conquistato i cuori di comunicatori e clienti con ‘Lego Movie’, e ora si appresta a farlo per la seconda volta con il sequel, è bene che tu sappia che lo storytelling marketing non è un investimento che si può fare soltanto se si hanno a disposizione 60 milioni di euro. Bastano anche cifre considerevolmente più piccole per creare una storia che parli dei valori di un marchio per una piccola o media impresa, o che si rivolga ad un target territorialmente delimitato. Perché non provare? La nostra web agency può fornirti le idee e le professionalità necessarie ad immaginare un piano basato sullo storytelling. Contattaci al più presto, anche solo per avere informazioni e farti un’idea: la tua azienda aspetta solo di crescere. Affidati ad una delle migliori web agency di Milano.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

, ,

I Video sono il futuro: IGTV di Instagram ne è la prova.

Instagram ha lanciato da poco Igtv, con un evento dedicato che si è tenuto a San Francisco, una nuova applicazione per i video digitali. Noi di Mg Group Italia, web agency a Milano, l’abbiamo provata e vi spieghiamo come funziona. Vi spieghiamo come potete usarla se siete singoli utenti, ma soprattutto come può essere usata dalle aziende per nuove campagne di web marketing e per accrescere la rete di potenziali clienti. L’importante è sempre scegliere il social network giusto per i propri obiettivi.

Una app stand-alone, ma connessa alla gigantesca rete di Instagram

Igtv è molto semplice da utilizzare: basta scaricarla e si possono da subito utilizzare le proprie credenziali di Instagram per loggarsi. Si possono seguire automaticamente tutti coloro che già si seguono sul famoso social network oppure costruire una nuova rete. La nuova app è una struttura stand-alone, ma non rinuncia alla gigantesca rete di Instagram, che conta su oltre un miliardo di utenti, moltissimi giovani e millennials. Tutti i video che vengono caricati su Igtv sono visibili anche da Instagram, grazie ad un’icona che si trova in alto a destra nella schermata iniziale, oppure direttamente sul profilo di chi ha pubblicato un contenuto video. Diversamente da quanto accade con le ‘stories’ del social madre, i video pubblicati su Igtv non vengono cancellati dopo 24 ore ma raccolti nel canale dell’utente dove saranno rintracciabili a tempo indeterminato.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

I video verticali: un formato per fare concorrenza a YouTube

All’apertura di Igtv non servono tempo o operazioni per cominciare a guardare i video: la riproduzione comincia da sola, in automatico, come accade con l’esperienza che tutti noi facciamo ogni giorno con la tv. Questa user experience è richiamata anche da alcuni dettagli, come l’effetto sintonizzazione di una vecchia tv analogica che per qualche istante si manifesta prima che parta il video, ma soprattutto dalla possibilità di ‘cambiare canale’ semplicemente scrollando verso sinistra o verso destra. In sostanza su Igtv si può fare zapping, esattamente come lo si fa quando si guarda la tv, con la differenza che i contenuti sono generati dagli utenti e ottimizzati per i dispositivi mobile.

Potrebbe interessarti Tutti i segreti del Video Marketing in 4 consigli utili

La vera novità infatti è che – diversamente da quanto accade con YouTube – i video sono in formato verticale e si adattano perfettamente agli schermi dei telefoni e alla modalità con cui gli utenti li registrano spontaneamente e più facilmente.
Anche la lunghezza è una novità per instagram: sarà infatti possibile caricare video lunghi fino ad un’ora. Questa possibilità è attualmente accordata soltanto ad alcuni profili, ma la casa sviluppatrice assicura che in poco tempo sarà sbloccata per tutti gli utenti. Nel frattempo tutti possono caricare video tra i 15 secondi e i 10 minuti. E tutti possono – come ci ha abituati a fare NetFlix, riprendere la visione da dove l’avevano lasciata.
A questo si aggiunga che per il momento su Igtv non c’è pubblicità e Instagram promette che non ci sarà nemmeno in futuro.
Sono così 3 gli elementi su cui si gioca la concorrenza con il colosso di YouTube: l’imitazione dell’esperienza classica di una tv, il formato adatto agli schermi degli smartphone e l’assenza della pubblicità. Dalla sua YouTube ha di essere un gigantesco archivio video, probabilmente irraggiungibile, e di essere già al lavoro per sviluppare nuovi progetti legati al mondo della musica: chi vincerà?

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

La tv generata dai video degli utenti: uno sguardo al futuro

Ciò che è certo è che i video digitali user-generated stanno vincendo sui contenuti editoriali della classica tv. Instagram ha letto molto bene gli studi che dicono che entro il 2021, i video per mobile rappresenteranno il 78% del traffico dati mobile totale. E che i gruppi di pubblico più giovani passano più tempo a visualizzare i contenuti di creator amatoriali anziché quelli di creator professionisti.
E’ quindi bene che anche le imprese interessate a conquistare nuovi clienti prendano atto di questa nuova realtà. Igtv promette di diventare in poco tempo un canale imprescindibile per creare un legame con quelle community di millennials che rappresentano una fetta sempre più dinamica e importante dei consumi. Video permanenti e più lunghi permetteranno alle aziende di sviluppare una brand identity complessa, capace di fare perno sul racconto emotivo, su immagini e storie che vanno oltre il classico spot di pochi secondi. L’obiettivo sarà quello di instaurare connessioni più solide con i clienti potenziali mentre altri aspetti della propria strategia aziendale vengono costruiti su altri canale e con altri strumenti.

Il futuro dei video è il media diffuso: cogli l’occasione di arrivare prima degli altri.

Il futuro dei video sta arrivando: non perdere l’occasione di essere un’avanguardia nel tuo settore e di arrivare prima degli altri ad un nuovo pubblico. Il formato video, inserito in un media diffuso, generato nell’immediatezza e senza filtri dai contenuti flash degli utenti, cambierà il nostro rapporto con l’advertising e il marketing. Se vuoi avere informazioni su come cominciare a costruire la presenza della tua azienda su Igtv non esitare a contattarci. La nostra esperienza nel web marketing ci impone di essere sempre aggiornati sulle nuove possibilità di questo mercato: per questa ragione sapremo indicarti gli strumenti migliori per potenziare il tuo business.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

, , ,

Packaging che passione! Perché è così importante?

Non sappiamo se davvero, come recita il principe Myskin nel romanzo di Dostoevskij, la bellezza salverà il mondo. Ma sappiamo con certezza che la bellezza può salvare un business, e anche che il suo contrario, cioè che la trascuratezza del design e del packaging di un prodotto possono mettere piombo nelle ali anche della migliore strategia di vendita.
Non è un gesto banale quello che il consumatore compie quando sceglie una scatola e non un’altra, guardando sullo scaffale di un supermercato o di un negozio. Egli non sta semplicemente valutando quale sia il prodotto migliore, ma sta esprimendo se stesso, la propria identità, la propria visione della vita. Non è un caso che stiano nascendo persino nuove discipline come il neuromarketing che studiano gli elementi che soggiacciono alle decisioni dei clienti. È importante sapere che il packaging – parola il cui significato si riferisce allo studio, la progettazione e la realizzazione delle confezioni dei prodotti – è uno di essi, e quindi uno strumento importante di marketing.

Un packaging intelligente non passa inosservato

Colori, testi, immagini, materiali: il packaging è un mezzo di comunicazione. Nulla nella confezione può essere lasciato al caso, o peggio ancora esser banale. La confezione identifica il prodotto: deve renderlo riconoscibile immediatamente sullo scaffale, colpendo la vista di un consumatore che sempre più spesso non dedica più di qualche frazione di secondo ad ognuno dei prodotti che sfilano davanti ai suoi occhi. Un packaging efficace deve quindi in primo luogo avere una grafica creativa, per rendere riconoscibile e differente il prodotto dagli altri concorrenti, ma senza tradire la comunicazione integrata del brand e i valori che essa esprime. Pensiamo ad esempio all’importanza deI colore nel food packaging: un colore fluo attira sicuramente l’attenzione tra gli scaffali di un supermercato, ma cosa comunica? Certamente non trasmette un’idea di genuinità, sostenibilità e rispetto per la natura, e per questa ragione difficilmente potrebbe essere utilizzato nel confezionamento di un prodotto biologico o derivante da una lavorazione artigianale. Differentemente potrebbe essere la scelta migliore per la scatola di un cosmetico rivolto ad un target adolescente, o per un prodotto chimico per la pulizia di particolari materiali. Ad ogni significato la sua estetica: sbagliare può significare vanificare gli sforzi compiuti in altri segmenti della propria strategia commerciale e comunicativa.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Estetica ma anche funzionalità: mai dimenticare che il packaging protegge il prodotto

Una scatola, una confezione più in generale, deve assolvere adeguatamente alla funzione di protezione e trasporto del prodotto. Deve prima di tutto assicurare che il prodotto non si deteriori durante il viaggio, prima e dopo l’acquisto, e quindi utilizzare materiali con le necessarie caratteristiche protettive.
In secondo luogo deve essere semplice, comoda, adatta al modo in cui si prevede il cliente possa usarla. Il sistema di apertura e di chiusura, lo facilità di smaltimento, il peso e la forma sono tutti elementi decisivi per il concept di un packaging. Una forma originale ad esempio certamente può generare curiosità e convincere il cliente anche a soffermarsi di più sui contenuti riportati nel retro pack. Ma potrebbe però scoraggiarne l’acquisto: una forma difficilmente impilabile o immagazzinabile può essere d’ostacolo a chi una volta a casa deve poter riporre con facilità il prodotto acquistato. Lo stesso vale per i materiali: la plastica può assicurare maggiore solidità, ma l’aumento delle vendite dei prodotti green possono consigliare di scegliere un packaging ecologico, compostabile come la bioplastica, o riciclabile come il cartone. Anche i dettagli fanno la differenza nella progettazione, sia per i costi a carico dell’impresa sia per la percezione dei clienti. La scelta può essere minimal o orientarsi addirittura al luxury packaging: si può scegliere di distribuire il proprio prodotto con un packaging ridotto all’osso, per assecondare la sensibilità verso la necessaria riduzione dei rifiuti, oppure per facilitare una strategia commerciale più aggressiva sul prezzo, o fare esattamente il contrario scegliendo grafiche con colori ricchi e ricercati, e materiali costosi.
Nulla deve essere lasciato al caso: affidarsi a soluzioni non professionali o standardizzate potrebbe farvi perdere clienti e quindi valore al tuo prodotto.

Potrebbe interessarti anche La psicologia del colore nel marketing e nel branding

Il packaging informa: racconta la storia e le caratteristiche del tuo prodotto.

Non sottovalutare quindi l’importanza di avere un packaging progettato per essere coerente con la corporate imagine della tua azienda e con la strategia di marketing che sta perseguendo. Il packaging racconta la storia del tuo prodotto e per questo deve riportare tutte le informazioni importanti che lo riguardano. Il logo e lo slogan certo, ma anche le caratteristiche tecniche importanti per il target individuato: valorizzare o non valorizzare qualsiasi delle caratteristiche del prodotto infatti non è una scelta neutra, ma produce immediati effetti sulle vendite. Si pensi a quanto sia importante l’etichetta nel settore food o nella tecnologia: i clienti vogliono valutare la qualità di ciò che stanno acquistando, se esso è davvero conforme alle proprie preferenze, quale sia la durata stimata nel tempo del prodotto e non valutano soltanto l’estetica del packaging o il design. E necessario fare queste scelte a valle di una grande sforzo di ricerca e analisi per valutare motivazioni di acquisto e l’impatto psicologico del pack di prodotto.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Fai progettare un packaging di qualità: noi di Mg Group possiamo aiutarti


Qualunque sia il tuo prodotto ha bisogno di un packaging personalizzato: MG Group Italia grazie alla sua esperienza nel settore del marketing e del marketing on-line sa come sviluppare una ricerca sulle scelte dei tuoi potenziali clienti che il packaging potrebbe influenzare, e ha al suo interno tutte le competenze professionali necessarie ad una progettazione attenta e coerente con la corporate identity della tua azienda. Non perdere un’opportunità per migliorare la competitività dei tuoi prodotti: contattaci e studieremo la migliore soluzione adatta al tuo business. Affidati alla migliore web agency di Modena!

, , , , ,

Rendi famoso il brand con pubblicità ‘pay per impression’

Vuoi sapere come far crescere il numero dei tuoi clienti e il volume del tuo fatturato? Allora devi sapere cos’è la brand awareness e come puoi aumentarla. Unisciti alle tantissime aziende che ogni giorno si prendono cura della propria identità e notorietà. Non farlo significa perdere occasioni ed opportunità che potresti invece cogliere grazie agli opportuni investimenti nel web e social media marketing. Una strategia sicuramente utile è quella di utilizzare campagne di inserzioni basate sulla formula commerciale del ‘pay per impression’, realizzate attraverso Facebook Ads e Google ADW.

Cos’è la brand awareness e perché è importante per la tua impresa

Cominciamo dalla definizione: la brand awareness è la riconoscibilità di un marchio e la capacità dei consumatori di associarlo ai prodotti o all’impresa che lo usano. In sostanza si tratta di considerare quanto un marchio sia famoso, e soprattutto quanto esso venga ricordato dal pubblico largo dei potenziali clienti. Più un marchio è conosciuto, più persone, al momento del bisogno, cercheranno on-line proprio il nome dell’azienda o del prodotto che sono immediatamente in grado di richiamare alla mente.
Un meccanismo semplice e facilmente comprensibile da chiunque, che spesso viene però trascurato da molti professionisti e perfino da alcuni comunicatori, troppo concentrati soltanto su obiettivi a breve termine che rischiano di non assicurare risultati duraturi nel tempo.

Se invece vuoi dare gambe solide al tuo business puoi scegliere di investire nella brand awareness, affidandoti a professionisti che si occuperanno per la tua azienda di misurare con dati oggettivi il livello di notorietà del tuo marchio, quello dei tuoi competitors e di individuare una solida strategia per farti conoscere da quanti più clienti possibile.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Comunicare per raccontare la propria storia e i propri valori

Tutto si gioca intorno alla capacità di raccontare la storia del proprio marchio, i valori che rappresenta e di cercare un contatto empatico con le persone: investire in questo tipo di comunicazione è una scelta di straordinario valore, che darà i suoi frutti sul lungo periodo. Tutti i marchi più famosi investono molto nel brand in Internet, consapevoli che la sola strategia lead generation non può essere sufficiente per chi ha l’obiettivo di essere presenti su tutti i media e i canali per attirare massicciamente l’attenzione dei potenziali clienti, per comunicare al meglio la propria corporate identity e costruire un legame emotivo più forte di quello che si può ottenere con una campagna di marketing finalizzata esclusivamente alla vendita.

Perché scegliere una campagna pay per impression?

Una strategia sicuramente utile è quella di utilizzare campagne di inserzioni basate sulla formula commerciale del ‘pay per impression’, realizzate attraverso Facebook Ads e Google ADW. Banner e video con illustrazioni e testi coinvolgenti, capaci di attirare il pubblico più interessato al brand proposto e di sedimentarsi nella sua memoria.
Quando si deve impostare una strategia di rafforzamento del brand infatti ci si orienta in questa direzione, se si dispone di un budget adeguato e di una efficace targetizzazione questa è sicuramente la scelta migliore: nel caso in cui l’annuncio riceva numerosi click, si pagherà comunque soltanto per le visualizzazioni, con una evidente maggiore convenienza economica.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

I formati, strumenti, regole per una buona campagna di branding

In Facebook sono tre i formati a disposizione per le inserzioni: video, slideshow e il formato canvas consentono di calibrare il messaggio sul target di riferimento in maniera efficace, in modo da comunicare in maniera ricca il brand value.

In Google Adwords ci sono a disposizione almeno cinque tipologie di inserzione: annuncio di testo nei motori di ricerca, annuncio nella sezione Shopping, annunci in app mobile, banner nel Google Display Network e annuncio video su Youtube. Tra questi, gli ultimi due consentono di configurare la campagna di advertising sulle impostazioni e le funzionalità più utili ad aumentare la brand awareness.

Una campagna pay per impression efficace trae il massimo risultato anche da budget limitati, seguendo segue alcune piccole ma fondamentali regole nella costruzione delle inserzioni:

  1.  scegliere un layout visivo coerente con il messaggio,
  2.  usare testi empatici orientati all’engagement emotivo del pubblico,
  3.  usare un linguaggio pertinente, preciso ed evocativo,
  4.  generare curiosità per spingere i potenziali clienti ad approfondire la conoscenza dell’azienda o dei suoi prodotti
  5.  usare call to action chiare, che illustrino in maniera chiara i vantaggi dell’azione proposta.

Risultati concreti e misurabili

Con un buona strategia sarà possibile raggiungere risultati importanti e verificabili. L’analisi dei dati è uno dei passaggi chiave per migliorare il proprio marketing. Diversamente da quanto non accada con la tradizionale pubblicità, con i tools del web e dei social è possibile monitorare concretamente i risultati dei propri investimenti in tempo reale. Alla fine di ogni campagna potrai sapere con esattezza dati e numeri delle persone coinvolte, verificare l’efficacia del messaggio sul target individuato e quindi gestire al meglio le risorse economiche disponibili per massimizzare i risultati in futuro.

Perché restare nell’ombra?

Grazie al suo team giovane e dinamico MG Group , che ha varie sedi tra cui la più innovativa web agency a Modena, ti garantisce strategie di qualità e personalizzate per il tuo brand, derivanti da uno studio approfondito della tua azienda.

Chiedici una consulenza Gratuita allo 05771516860 e pianificheremo insieme la campagna più adatta per far crescere il tuo futuro.

, , , ,

Viral Marketing: alcune campagne diventate virali

Che cos’è il viral marketing?

Internet ha stravolto il modo di comunicare delle aziende e fare pubblicità: quale migliore presentazione può ricevere un’azienda o un brand se non quella fatta da una persona disinteressata e soddisfatta dei prodotti o servizi offerti attraverso il viral marketing?

Il viral marketing è un tipo di marketing non convenzionale che fa parte del word-of-mouth e ha lo scopo di attivare il passaparola in modo virale. Con uno sforzo minimo le aziende riescono a raggiungere moltissimi utenti.

Il passaparola è la trasmissione di informazioni, considerazioni, opinioni su un prodotto o su un brand che avviene da persona a persona in modo informale.

Il passaparola è sempre esistito, i cambiamenti avvenuti nel rapporto con le imprese e le evoluzioni nelle tecnologie di comunicazione, spingono a focalizzare in modo del tutto nuovo l’attenzione su questo fenomeno.

Il nome “virale” deriva dal fatto che la diffusione del messaggio avviene come un virus, sfruttando il passaparola. Per riuscire a funzionare il viral marketing deve avere un messaggio interessante capace di coinvolgere le persone al punto che, a loro volta, abbiano interesse nel diffonderlo ad altri.

Il pioniere del viral marketing è stato Hotmail che nel 1996 fece partire in Italia la prima campagna. Per diffondere il suo servizio e-mail gratuito, inserì ad ogni e-mail un testo non invasivo: “Ottieni la tua casella e-mail privata e gratis con www.hotmail.com”.

Il Viral Marketing che nel web trova ampio utilizzo è stato ideato da Ralph F. Wilson, consulente di E-Commerce, il quale definì un modello composto dai seguenti sei punti:

  1. 1 Offrire servizi o prodotti gratuiti
  2. 2 Facile da trasferire ad altri (amici e conoscenti)
  3. 3 Facilmente scalabile
  4. 4 Contenete motivazioni e comportamenti comuni
  5. 5 Utilizzare reti di comunicazione usate attualmente
  6. 6 Approfittare delle risorse altrui

Molti gli esempi di Viral marketing, partendo dalle e-mail contenenti aneddoti divertenti, giochi online, siti web curiosi, che nel giro di pochi giorni possono attrarre milioni di visitatori. Gli stessi YouTube e Facebook hanno trovato un ottimo alleato in questo tipo di marketing: nella fase iniziale si individua un contenuto portatore del “germe della condivisione” e lo si diffonde sul web in modo virale.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Vediamo insieme qualche esempio vincente.

Ice Bucket Challenge

Viral Marketing ice Bucket Challege

Come dimenticare il periodo in cui la timeline di Facebook è stata invasa da persone vittime di secchiate d’acqua in testa?

Stiamo parlando dell’Ice Bucket Challenge – letteralmente “sfida del secchiello del ghiaccio”.

Si tratta di una campagna virale lanciata dalla ALS Association (Associazione statunitense contro la SLA) con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sclerosi laterale amiotrofica e di stimolare le donazioni per la ricerca.

La sfida aveva questa forma: la persona nominata veniva filmata mentre si versava (o le veniva versato) un secchio d’acqua sulla testa. Dopo l’eroico gesto, il protagonista di turno avrebbe invitato, nominandole, altre persone a fare lo stesso.

I designati avrebbero poi avuto 24 ore per rispondere alla nomination e fare una donazione alle Associazioni di malati di SLA e ai loro familiari per sostenere la ricerca.

Secondo dati diffusi dall’associazione nell’anno successivo al lancio della sfida sono stati raccolti 115 milioni di dollari.

Il fenomeno si è diffuso in modo virale sui social media nei mesi di luglio e agosto 2014, coinvolgendo anche personaggi famosi da tutto il mondo (da Zuckerberg a Bill Gates fino gli italiani Bocelli, Fiorello e Matteo Renzi).

Potrebbe interessarti 5 campagne di Social Media Marketing da cui prendere ispirazione

#LikeAGirl: storia di un esperimento sociale diventato virale

Viral marketing Like a girl

Questo è l’hashtag utilizzato nello spot andato per la prima volta in onda nel 2014 per la Always, famoso brand appartenente al gruppo P&G, che si occupa di prodotti per l’igiene femminile.

La sfida iniziale della campagna creativa è chiara: fare diventare il brand un punto di riferimento per il target femminile a cui si rivolge.

Per la campagna si è deciso di puntare al concetto di “woman empowerment”: rendere più sicure e consapevoli le giovani donne, spiegando e superando il disagio femminile nella transizione da bambine a giovani adulte.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

“Considerammo i differenti fattori che influenzano le ragazze durante il delicato periodo della pubertà.” dice Judy John, CEO e Chief Creative Officer di Leo Burnett Canada “Nel corso di queste indagini, qualcuno attaccò alla lavagna un pezzo di carta con scritto come una ragazza”.

Si comprese da subito la portata rivoluzionaria che quella frase, divenuta poi hashtag, avrebbe potuto assumere.

Si trattava di cambiare la percezione dell’espressione “come una ragazza”, da negativa a positiva, rompendo l’annosa relazione tra il genere femminile e i concetti di debolezza e inferiorità.

Relazione che le bambine non riescono ancora a cogliere appieno: pertanto, chiedendo loro di correre, o di combattere “come una ragazza”, avrebbero messo tutte se stesse nel farlo, dando quindi un senso tutto nuovo alla frase.

Dopo essere apparso nella vetrina pubblicitaria più appetibile, durante la finale del Super Bowl, è bastato poco perché il fenomeno #likeagirl prendesse piede sui social network, a partire da Twitter, dove post di varie figure femminili come atlete e soldatesse sono stati retwittati centinaia di volte.

Leggi anche Guerrilla Marketing: la pubblicità diventa spettacolo

Il Buondì Motta

Viral Marketing Buondì Motta

L’ultimo spot del Buondì Motta, in passaggio sui piccoli schermi italiani da fine agosto, non è di certo passato inosservato. L’autore dell’ultima trovata di marketing dell’industria dolciaria è Alessandro Orlandi, direttore creativo della filiale italiana di Saatchi & Saatchi.

In un giardino da sogno una bambina elegante chiede alla madre, con eloquenza improbabile, “una colazione che possa soddisfare la sua voglia di leggerezza e gusto”. La risposta della madre è negativa: possa colpirla un asteroide se quella colazione esiste per davvero!

Il resto è già storia.

La potenza virale della pubblicità gioca su due registri: il piano comunicativo, che prende in giro la creatività “politically correct” della concorrenza, con un linguaggio, quello della bambina, parodistico fino al surreale.

Il secondo quello del finale a sorpresa dell’asteroide che, con una strage non annunciata, colpisce l’immaginario del target e genera condivisioni e discussioni appassionate sui social network.

Su Facebook abbiamo assistito alla proliferazione di meme tratti dalla sequenza principale dello spot con rivisitazioni in chiave storica, politica e cinefila.

In generale, il trucco comunicativo è quello di cavalcare l’onda delle notizie che fanno tendenza, trovando il modo di renderle irresistibili e quindi virali.

A questo punto potremmo porci la domanda: il messaggio della mia azienda può diventare virale?

Esistono alcune caratteristiche che rendono alcuni messaggi più “forti” rispetto ad altri. Gli esempi che abbiamo mostrato oggi, ad esempio, fanno leva su messaggi emozionali: la simpatia, la risata ma anche il senso d’appartenenza e la solidarietà, tutti ingredienti che contribuiscono a rendere i contenuti irresistibili e degni di condivisione.

Rivolgiti a dei professionisti, contattaci allo 05771516860 per una consulenza gratuita sulla gestione della comunicazione aziendale.

Affidati ad MG Group Italia.

Sei di Modena? Non ti preoccupare, abbiamo varie sedi, tra cui la migliore web agency a Modena, composta da professionisti in grado di far crescere il tuo business online.

, ,

CRM: il nuovo cuore dell’azienda

CRM, o Customer Relationship Management è un software di gestione dei rapporti con i clienti, utile per l’organizzazione delle informazioni di contatto e la gestione delle interazioni con clienti attuali, potenziali e altri contatti. Si tratta di uno strumento che, tramite la gestione dei contatti e delle vendite, consente un concreto aumento della produttività.

Per un’azienda, solitamente, l’acquisizione di un nuovo cliente risulta più complicata rispetto al mantenimento di uno già acquisito. Peraltro, nonostante i clienti fedeli rappresentino la parte più cospicua delle entrate, molte aziende investono più denaro nell’acquisizione di nuovi clienti che nella cura di quelli già acquisiti. Per fornire un esempio pratico, capita spesso di essere contattati da un operatore telefonico di un’azienda di cui siamo già clienti per chiederci di diventarlo o, anche, di ricevere un servizio scarso e lacunoso nel caso in cui si richieda assistenza. Il CRM consente di evitare errori di questa natura e di coltivare i clienti già acquisiti prestando loro cura e attenzione. Le aziende più strutturate, e più consapevoli dell’importanza di questo aspetto, utilizzano il CRM per tenere traccia di ogni contatto con il cliente: visite, acquisti, messaggi e telefonate, anagrafica e storico acquisti per poter riuscire a supportarli e rendere più gradevole la loro esperienza e, in generale, il loro rapporto con l’azienda.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

A cosa serve il CRM?

Il CRM oggi è la piattaforma base e fondamentale per gestire, in generale, ogni attività di marketing e vendita per qualsiasi startup, azienda e organizzazione. Grazie alla R di Relazione, una piattaforma CRM consente di…

  • Trovare i contatti che lavorano per la stessa società e tutte le interazioni (come i messaggi) che sono stati attivati.
  • Ottenere un’immagine più ampia dei tuoi contatti e sapere esattamente di cosa parlare la prossima volta che entrerai in contatto con il prospect.
  • Avere una rete sociale ricca di dettagli sulle persone più importanti per la tua attività di vendita.
  • Avere una rete marketing e commerciale interna che aiuta a capire i tuoi clienti attuali e i tuoi clienti futuri.

Come può aiutare l’attività commerciale?

L’introduzione di una piattaforma CRM ha dimostrato di produrre interessanti risultati, comprovandone il successo e il suo ritorno d’investimento nel breve e medio termine.

Nel concreto, il CRM, consente di…

  • Identificare e classificare i lead

Un sistema CRM può aiutare a identificare e aggiungere nuovi lead automaticamente o rapidamente e classificarli in modo accurato. Mettendo a fuoco i giusti valori, il reparto vendite può dare priorità a specifiche opportunità per chiudere proposte più rapidamente e il marketing può identificare i prodotti che necessitano di maggiore supporto per poi generare lead sempre più di maggior qualità. Con informazioni complete, accurate e centrali su clienti e prospettive, le vendite e il marketing possono concentrare la loro attenzione e l’energia sui clienti giusti.

  • Aumentare i il fatturato dai clienti esistenti

Comprendendo meglio i tuoi clienti, le opportunità di cross-selling e upselling diventano chiare dandoti la possibilità di vincere nuove attività dai clienti esistenti. Con una migliore visibilità e riconoscibilità, potrai anche mantenere i tuoi clienti soddisfatti con un servizio migliore. I clienti soddisfatti sono soliti diventare clienti ripetuti e sono portati a spendere maggiormente.

Potrebbe interessarti L’importanza dell’ attenzione al cliente: customer care, customer service o customer satisfaction

  • Offrire un miglior supporto ai clienti

I clienti di oggi si aspettano un supporto veloce e personalizzato in qualsiasi momento del giorno o della notte. Il CRM può aiutarti a fornire il servizio di alta qualità che i clienti cercano. I tuoi agenti possono vedere rapidamente i prodotti che i clienti hanno ordinato e possono ottenere una notifica di ogni interazione in modo da poter dare ai clienti le risposte necessarie, esaurienti e veloci.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

  • Migliorare i prodotti e i servizi

Un efficace CRM raccoglierà informazioni da una grande varietà di fonti in tutta la tua attività. Questo ti darà una visione senza precedenti su come i tuoi clienti vivono il rapporto con la tua azienda in modo da poter migliorare quello che offri (in termini di prodotto e servizi), individuare problemi e lacune in modo precoce.

Leggi come Fidelizzare il cliente con 5 semplici accortezze

Perché adottare un CRM di nuova generazione?

Passando ad una soluzione di CRM cloud based, le aziende vengono liberate dalla necessità di installare software su ogni singolo computer e dispositivo mobile dell’organizzazione a livello mondiale.

Gestendo i dati attraverso un software e servizio di questo livello in un ambiente cloud sicuro, le aziende possono aumentare la propria produttività, ridurre i costi e aumentare la scalabilità.

Dipendenti e responsabili possono lavorare da qualsiasi luogo, incluso il team di vendita sulla strada che è in grado di aggiornare immediatamente le informazioni dopo una riunione con una potenziale cliente.

Per avere successo ormai si tratta di mettere il cliente al centro della propria organizzazione. Sembrerebbe ovvio no? Ma così non è.

Queste tecnologie esistono da oltre dieci anni e negli ultimi due si sono completamente rivoluzionate.

È ora di approfittare di queste opportunità

Grazie al nostro team di programmatori, MG Group dà la possibilità di creare CRM aziendali totalmente personalizzabili e custom a seconda delle diverse tipologie di business.

Chiedici una consulenza Gratuita allo 05771516860 e studieremo insieme il CRM più adatto alla tua azienda e rete vendita 

Abbiamo varie sedi, anche a Padova. Se sei della zona, ti consigliamo la più innovativa web agency a Padova per la crescita del tuo business. Interessati anche al CRM Ascoli Piceno il Software di Gestione pensato per te!

, , , , , ,

Integrare la Rete Vendita al Web Marketing

Guadagnare in efficienza riducendo i costi, con l’integrazione del Web Marketing nella rete vendita aziendale

La rete vendita delle aziende, ha sempre avuto il ruolo di stabilire una relazione diretta con il potenziale cliente. Il rapporto interpersonale è da sempre il vero valore aggiunto di un venditore, ma oggi qualcosa è cambiato. Le potenzialità senza confini di Internet e l’avvento del Web Marketing hanno cambiato le carte in tavola e anche il più bravo dei venditori deve saper operare attraverso i nuovi canali che il Web mette a disposizione.

Perché la rete di vendita tradizionale deve integrarsi con le nuove strategie digitali

Ormai, chi cerca uno specifico prodotto o servizio, ha sempre meno bisogno di un venditore a cui rivolgersi. Grazie ad Internet ognuno può cercare da solo ciò di cui ha bisogno.

Con questa affermazione può sembrare che la figura del commerciale tradizionale, sia destinata a sparire, perché non più in linea con le moderne tecniche di marketing.

Non sarà così, soprattutto per le aziende più lungimiranti, le quali, per battere la concorrenza si impegneranno ad adeguare le proprie risorse alle nuove realtà.

Dovrà essere fatto un graduale processo di integrazione della vecchia rete commerciale con le attuali regole del Web Marketing. Studiare e adattare alle proprie esigenze le nuove strategie e le nuove possibilità offerte dal marketing online.

Una moderna azienda che vuole essere leader nel suo settore, non può fare a meno di considerare questi aspetti.

Dovrà imparare ad usare i nuovi strumenti per poterne sfruttare le potenzialità, allargando così i propri orizzonti commerciali.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Integrare la rete commerciale con il Web Marketing rappresenta una sfida che non deve spaventare

Affrontare un tale cambiamento rappresenta una sfida importante e ci si troverà a doversi confrontare con lo scetticismo e la paura di staccarsi dal marketing tradizionale.

Alcuni commerciali di vecchia generazione sono convinti che certi prodotti e servizi siano impossibili da vendere attraverso il web. Nulla di più sbagliato; infatti basterà cercare su Google questi prodotti e vedremo che ad essi sono associate migliaia di ricerche mensili.

Questo vuol dire che, attraverso i canali che la nuova frontiera del Marketing ci mette a disposizione potremmo attirare in inbound buona parte degli autori di queste ricerche.

Questo non vuole dire che la rete vendita tradizionale sia inutile, anzi, l’azienda ha bisogno di una rete commerciale. Il prodotto deve essere venduto soprattutto dai venditori, ma è sbagliato non considerare che migliaia di potenziali clienti ormai cercano in internet quello di cui hanno bisogno.

Un’azienda che decide di trascurare questo fattore non farebbe che precludersi uno spazio di vendita potenzialmente infinito, lasciando spazio alla concorrenza.

Scopri se SEI UN VENDITORE CHE SI SA VENDERE?

Orientare la propria rete commerciale verso i nuovi canali digitali vuol dire risparmiare considerevolmente sulle spese

Anche dal punto di vista dei costi il risparmio sarà notevole. Pensiamo solo alle spese che il venditore sostiene per raggiungere i clienti di una giornata di lavoro: carburante, pedaggi ecc. Tutti costi che con l’integrazione del marketing digitale verrebbero notevolmente ridotti.

Senza dimenticare che l’attività di vendita può essere condotta ovunque senza limiti territoriali, basta avere un PC o un tablet connessi a Internet. Inoltre si può procedere nella propria attività senza i vincoli degli orari d’ufficio e teoricamente si può essere operativi H24.

Le aziende che hanno sempre vissuto di marketing tradizionale spesso vedono Internet come una minaccia e non come un’opportunità.

E’ naturale che il web abbia cambiato il modo attraverso il quale l’utente prende informazioni e decide cosa acquistare. Prendendo consapevolezza di ciò, non bisogna restare a guardare, ma avere spirito di iniziativa per potersi rinnovare velocemente.

Molti venditori vecchio stampo, manifestano diffidenza verso il marketing online, reputandolo meno efficace del marketing tradizionale.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!

Come sempre la verità sta nel mezzo, e le campagne marketing più efficaci sono quelle che riescono a conciliare entrambi i mondi.

Il venditore non deve sentire venir meno la propria professionalità, deve solo accettare la nuova sfida ed imparare ad usare gli strumenti che il Web Marketing mette a disposizione, così da integrarli con le proprie capacità nei rapporti interpersonali.

Il contatto umano non dovrà mai mancare ma si dovranno apprendere le nuove tecniche per raggiungere il cliente, grazie ai nuovi sistemi di comunicazione e strategie commerciali.

Le aziende che operano con una rete di vendita tradizionale contattano direttamente il cliente, a volte avvalendosi di fornitori di servizi esterni, come call centers che fissano appuntamenti per i venditori.

Questo vuol dire operare in outbound, cercare di raggiungere i potenziali clienti attraverso contatti telefonici oppure con la vendita porta a porta.

Molto meglio operare in inbound e attirare il cliente a se, magari ottimizzando la SEO del sito web aziendale, o grazie ad una campagna Pay Per Click. Il cliente sarà sicuramente più predisposto all’acquisto in questo modo, invece che essere scocciato da un call center o da un venditore porta a porta.

L’azienda per mantenere la rete di vendita al passo con i tempi deve investire in formazione

Il web marketing consente di rimodulare la propria rete vendita per orientarla verso nuove strategie di contatto, pur restando fedele al rispetto del rapporto umano.

C’è chi pensa alla possibilità di eliminare la propria rete vendita in favore del web marketing, ma non è questa la strada da intraprendere.

Parte della rete vendita dovrebbe essere formata per potersi dedicare al Web Marketing.

Leggi anche Ascolto attivo: la base del venditore perfetto

Investire in questo tipo di formazione, vuol dire per l’azienda poter trasformare i propri agenti di vendita, in esperti di Digital Marketing e poter così sviluppare la propria rete commerciale anche sul web.

In questo modo anche un singolo venditore può fare marketing, operando in autonomia.

Attraverso le pagine dei Social e attraverso i motori di ricerca, può cercare nuovi clienti lavorando sulla propria professionalità e la notorietà del prodotto o servizio venduto.

Sempre nel contesto delle policy aziendali, potrà di sua iniziativa fare campagne di content marketing, email marketing oppure campagne Social Media.

Se pensi che la rete vendita della tua azienda abbia bisogno di integrarsi con le nuove realtà offerte dal Web Marketing, per essere sempre al passo con i tempi, contatta subito Mg Group, innovativa web agency di Padova. I nostri esperiti verranno incontro alla tue esigenze con la massima professionalità.

Contattaci per strutturare un piano promozionale ad hoc!