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Guerrilla Marketing: la pubblicità diventa spettacolo

Guerrilla Marketing è il termine che identifica una strategia pubblicitaria basata su azioni di marketing non convenzionale, dai costi ridotti e che produce risultati molto interessanti.

Questa particolare strategia di marketing è stata ideata dall’esperto economista Conrad Levinson nel 1984.

Il termine Guerrilla Marketing deriva da quella tattica militare detta appunto di “guerriglia” e in genere caratterizzata da attacchi a sorpresa e imboscate con minimo dispendio di uomini e mezzi.

Guerrilla Marketing punta a stimolare l’immaginazione e i meccanismi psicologici dei consumatori, al fine di influenzarne le abitudini d’acquisto

E’ una forma di comunicazione che permette di raggiungere la massima visibilità con il minimo sforzo e la minor spesa.

Si sviluppa attraverso la messa in scena di eventi fittizi e di grande impatto, ideati con l’obiettivo di promuovere idee e imprimere nella mente del consumatore/spettatore il brand dell’azienda.

Il Guerrilla Marketing si propone di sfruttare con originalità e creatività, tutti i mezzi a disposizione per migliorare l’efficacia dell’azione di marketing.

Chi riesce ad approfittarne, ne trae grossi vantaggi per quanto riguarda il ritorno di immagine del proprio business.

Basta sapientemente investire budget limitati, concentrandosi su aspetti come l’immaginazione, l’energia e la creatività.

Guerrilla Marketing per sorprendere i potenziali clienti

Tutta questa energia che ritroviamo nelle azioni di Guerrilla Marketing, se ben spesa, non può che migliorare la percezione e l’immagine che il consumatore avrà del brand.

Lo scopo primario è quello di colpire il consumatore ad un livello molto profondo, riuscendo a coinvolgerlo emotivamente ed in modo positivo.

Una delle tecniche di Guerrilla praticabili sul web, consiste nell’inventarsi un marketing fittizio. Si creano finti eventi, siti web che pubblicizzano prodotti inesistenti e di grande impatto scenico ed emotivo, ma che nascondono al loro interno un messaggio pubblicitario di ben altra natura.

Attraverso azioni non convenzionali cerca di raggiungere il consumatore nel momento e nel luogo in cui non è consapevole di essere aggredito da azioni pubblicitarie, cioè quando le sue difese nei confronti dei messaggi pubblicitari sono abbassate.

In funzione dei piccoli budget necessari, viene utilizzato  soprattutto da piccole imprese e da liberi professionisti che ancora non si sono affermati sul mercato, oppure vogliono sperimentare un modo nuovo per farsi conoscere. Il Guerrilla Marketing, ha presto attirato l’attenzione anche delle grandi aziende e multinazionali che grazie all’impiego dei capitali a loro disposizione hanno creato eventi pubblicitari di grande impatto e hanno attirato l’attenzione dei media con un effetto tam tam esponenziale.

Generalmente, una campagna di questo genere offre bassi costi di gestione, grazie ai mezzi utilizzati. Adesivi e wrapping su mezzi di trasporto e arredi urbani, con sopra il proprio messaggio pubblicitario. Muri, strade e cartellonistica, rivestiti con grafiche pubblicitarie e disegni ad alto impatto emotivo.

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Guerrilla Marketing e i suoi vantaggi

L’utilizzo di stimoli derivati dalle azioni di marketing non convenzionale, se ben riuscite, creano delle associazioni legate al brand molto più profonde, rispetto a quelle generate dai messaggi pubblicitari espliciti. L’originalità di tale messaggio pubblicitario colpisce l’immaginario del consumatore rimanendo impressa nella sua mente.

L’obiettivo finale del Guerrilla Marketing è quello di attirare l’attenzione e far parlare di se. Quindi più si sarà originali (e coraggiosi) più si riuscirà nel proprio intento.

Incoraggia la creatività e fa si che chi sceglie di utilizzare il marketing non convenzionale dia più peso all’immaginazione.

Con il Guerrilla Marketing, si punta a pubblicizzare specifici prodotti. L’offerta non viene diversificata per orientare il consumatore verso prodotti secondari o servizi.

Si gioca soprattutto su un effetto sorpresa che riesce a persuadere con maggiore facilità il consumatore. Risulterà così, attratto ed interessato ad approfondire la sua conoscenza del prodotto pubblicizzato

La regola è quella di riuscire a far parlare di sé, stimolare un passaparola attivo tra i consumatori.

Le campagne di Guerrilla, usano il potere di Internet così che i messaggi di marketing possano essere raggiunti da un’audience di massa con rapidità ed efficacia.

Guerrilla Marketing vuole anche dire divertimento. Molti aspetti della creatività di alcune campagne sono puro divertimento! Si vedranno persone fare cose bizzarre e tutto per stupire, in nome di un brand o di un prodotto.

Il tipo di comunicazione indiretta su cui si basa il marketing non convenzionale, stimola l’immaginazione e porta alla riflessione. Per questa ragione è percepito dai consumatori  in modo meno aggressivo rispetto a messaggi diretti dove si evidenzia la volontà di manipolare lo spettatore.

E’ uno degli elementi che contribuisce allo sviluppo delle strategie di marketing. Lo fa in modo non convenzionale, introducendo eventi con un alto livello di spettacolarità, creati con l’intento di far crescere la visibilità e l’immagine del brand. Sfrutta il bisogno di novità del marketing tradizionale e dei suoi meccanismi per promuovere il prodotto.

La potenza vera e propria del Guerrilla Marketing, è nel su potere di riuscire a diffondere il messaggio pubblicitario in modo virale, sfruttando l’impatto generato sui media e raggiungendo un numero elevatissimo di persone in breve tempo.

Svantaggi del Guerrilla Marketing

I messaggi indiretti, inviati in modi così anticonvenzionali possono essere fraintesi.

  • Le poche informazioni, e l’aria di mistero che ruota attorno alle campagne di Guerrilla Marketing, possono generare dei fraintendimenti e interpretazioni sbagliate.
  • E’ una tecnica di comunicazione rischiosa. L’investimento iniziale, che come abbiamo visto può anche essere modesto, non da garanzie che la campagna si diffonda in modo virale mettendo a rischio le risorse impiegate.
  • Azioni non convenzionali di marketing possono generare confusione e allarmismi. Non sono pochi i casi di Guerrilla Marketing che hanno provocato panico e l’intervento delle autorità, con conseguente ritorno negativo di immagine per l’azienda promotrice, che può anche essere sottoposta a sanzioni.
  • Alcuni casi di marketing non convenzionale che possono creare problemi di questo tipo possono essere graffiti o decorazioni di arredi urbani senza prima aver chiesto l’autorizzazione alle autorità competenti.
  • Eventi imprevedibili, come condizioni atmosferiche, ritardi e imprevisti possono vanificare o ridurre l’effetto della campagna.
  • Alcuni consumatori potrebbero scoprire la campagna di Guerrilla mentre è in fase di preparazione e a causa di fraintendimenti vari potrebbero non condividerla e fare da ostacolo alla sua attuazione.
  • Il messaggio può essere frainteso. Spesso si tratta di campagne simboliche e poco immediate ed è concreto il rischio di esagerare e far passare il messaggio che si vorrebbe trasmettere, in modo non chiaro per tutti.

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Esempi di Guerrilla Marketing sul Web

Non ci sono solo gli esempi di Guerrilla Marketing nelle strade, sugli edifici, i muri e i veicoli.

Tante di queste campagne vengono fatte in Internet.

Su siti web, social network, blog, vengono condivise e discusse iniziative pubblicitarie di grande impatto, realizzate sotto forma di testi, immagini o video realizzati per suscitare emozioni.

Attraverso queste piattaforme le persone vengono direttamente a contatto con i contenuti, così da ottenere il massimo della visibilità spendendo molto meno e in questo modo generando un passaparola che può diventare virale.

Servono abilità e creatività per creare iniziative pubblicitarie così interessanti da venir condivise e diffuse con rapidità, sul maggior numero possibile di canali internet e social.

Il vantaggio impareggiabile del Guerrilla Marketing è che il messaggio riesce a diffondersi praticamente da solo.

Un’azione di Guerrilla ben studiata si ripercuote positivamente anche sulla SEO del proprio sito web.

L’aumento di visitatori sarà subito notato dai motori di ricerca così come i molteplici link che rimanderanno al nostro sito web e ai nostri prodotti

Il Caso di The Blair Witch Project

Per molti, uno dei primi esempi di più riusciti di Guerrilla Marketing è stato quello del Film del

1999 The Blair Witch Project.

Il film fu passato come il  ritrovamento di alcuni video girati da un gruppo di ragazzi che stava facendo ricerche sulla strega di Blair e poi misteriosamente scomparsi.

La produzione del film realizzò una campagna davvero originale.

Approntò anche un sito web che riportava rapporti di polizia e interviste di testimoni e le foto dei protagonisti con tanto di ricompensa per chi li ritrovasse.

L’impatto emotivo fu tale molti spettatori durante la visione del film si erano davvero convinti che si trattasse del documentario di un fatto realmente accaduto.

L’esempio dello spot del Buondì

Tantissimi utenti hanno etichettato la pubblicità come violenta e tragica.

Si vede un meteorite disintegrare la madre di un’odiosa bambina e per molti, il finale grottesco dello spot potrebbe colpire coloro che hanno vissuto la perdita di  in genitore in giovane età.

Per tutta risposta la Motta ha realizzato subito dopo, un secondo spot dove questa volta viene incenerito anche il padre della bambina.

Si è così innescata una serie di dibattiti mediatici, su chi è contrario e chi favorevole, insieme ad aneddoti vari, ma alla fine il risultato è stato che in quei giorni si è parlato più del buondì che di ogni altra cosa.

Intraprendere una campagna di Guerrilla Marketing, richiede di essere sempre aggiornati sulle tendenze del momento.

Servono esperienza e creatività per preparare strategie efficaci che limitino i rischi del marketing non convenzionale.

Se pensi di dover dare una spinta energica al tuo business, non esitare a contattarci. I Nostri esperti di marketing sapranno consigliarti la soluzione migliore per valorizzare il tuo business.

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Long-Tail Keywords: modo efficace di connettersi con i clienti

La teoria della coda lunga e l’importanza delle giuste parole chiave per un perfetto posizionamento sui motori di ricerca

Le parole chiave a lunga coda sono delle vere e proprie frasi con keyword specifiche, che i visitatori hanno più probabilità di utilizzare quando sono decisi a comprare esattamente un certo prodotto, o quando utilizzano la ricerca vocale. Potrebbe sembrare un po’ contro-intuitivo, almeno all’apparenza, ma possono essere estremamente preziose se sai come usarle.

UN ESEMPIO CONCRETO 

Se sei un’azienda che vende mobili classici, è probabile che le tue pagine non compariranno mai in cima alla ricerca organica del termine “mobili” perché c’è troppa concorrenza (questo è particolarmente vero se si tratta di una società più piccola o una startup). Tuttavia, se sei specializzato nell’arredamento Art Deco contemporaneo, allora parole chiave come “salotto a semicerchio con influenze Art Déco contemporanee” incontreranno in modo affidabile proprio quei consumatori che cercano esattamente quel prodotto.

Gestire le long-tail keywords è importante perché cambia il modo di comunicare, puntando su argomenti di nicchia ma molto interessanti per un ristretto numero di utenti, che molto probabilmente diventeranno clienti.

Pensaci: se cerchi su Google la parola divano (una parola chiave molto ampia a volte indicata come “termine principale”) quali sono le probabilità che finirai per fare clic per acquistare? Decisamente poche. Se invece cerchi “lettino da giorno in legno di olmo”, sai esattamente cosa stai cercando e probabilmente sei pronto ad acquistarlo subito, anche online.

È evidente che, con una parola chiave a coda lunga, si attiverà meno traffico rispetto a una keyword normale, tuttavia il traffico che si attiverà sarà migliore: più concentrato, più impegnato e più desideroso dei prodotti o servizi che appaiono.

IL DRAGO CINESE

Per rendere chiaro il concetto di long-tail keyword, molti esperti usano la metafora del drago cinese.

La testa del drago è formata dalle parole chiave brevissime, ma che creano un’enorme quantità di traffico (come ad esempio può essere “Facebook”). In realtà però, è stato studiato che keywords di questo tipo rappresentano una percentuale molto piccola di tutte le ricerche (circa dal 10% al 15%). Un altro 15 % proviene dalle parole chiave di media lunghezza; così, il 70% delle ricerche si basa su parole chiave sempre più lunghe. In più questo è un trend in costante crescita, e ci conferma che le visualizzazioni ad un sito web derivano proprio da long-tail keywords. Ecco perché il drago ha una coda molto lunga e importante.

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UN OTTIMO RITORNO SULL’INVESTIMENTO

Insomma, con parole chiave più brevi, la competizione per le prime pagine può essere feroce, ma le visite possono essere molto inferiori e il ROI può essere basso. Con l’implementazione intelligente di parole chiave long-tail, si riduce il traffico, se si guardano solo i numeri, ma il ritorno sull’investimento sarà proporzionalmente molto più alto: attirerai esattamente il pubblico che stai cercando e quel pubblico sarà molto più vicino al punto di acquisto rispetto a quello dei tuoi concorrenti meno esperti.

Le parole chiave a lunga coda sono preziose per le aziende che desiderano che i loro contenuti vengano classificati nelle ricerche organiche di Google, ma potenzialmente sono ancora più preziosi per gli inserzionisti che pubblicano campagne di marketing di ricerca a pagamento. Questo perché quando fai offerte su parole chiave a lunga coda, il costo per clic è inevitabilmente inferiore, poiché c’è meno concorrenza.

Il trucco sta nel trovare una fonte affidabile e rinnovabile di parole chiave long tail adatta a te e alla tua nicchia. Per questo ci siamo noi di MG Group, che sappiamo come muoverci tra le keywords di Google e conosciamo i migliori strumenti per elaborare parole chiave mirate per la tua azienda.

In sintesi l’utilizzo di varianti di parole chiave a lungo termine nelle tue campagne di marketing è vantaggioso per tre aspetti: migliori risultati di ricerca, maggiore traffico di ricerca qualificato e minori costi per click.

Ti aiuteremo a definire i tuoi obiettivi, i metodi in cui esaltare le potenzialità del tuo prodotto/servizio, come estrapolare le giuste informazioni dal tuo sito o blog; tutti aspetti centrali nella scelta delle parole chiave a coda lunga per le quali desideri competere.

Il prossimo passo poi dovrà essere la creazione di contenuti fantastici: dopo aver eseguito la ricerca individuato le giuste parole chiave a coda lunga, dovrai avere contenuti datti al tuo scopo. La creazione di contenuti può essere piuttosto impegnativa, se non si conoscono le regole per farlo nel modo corretto. Anche per questo MG Group Italia, web agency a Ravenna, ti mette a disposizione una squadra di copywriter professionisti per ogni tipo di attività. Contattaci all’indirizzo email info@mgpg.it.

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Google Ads e il vantaggio di essere visibili localmente

Google Ads è uno degli strumenti più efficaci per ogni azienda che voglia pubblicizzare in rete un prodotto o un servizio specifico.

Consente di raggiungere i primi posti nella Serp di Google senza aspettare il tempo normalmente necessario per un buon posizionamento. Che sia naturale o tramite una strategia SEO ottimizzata, ottenere un buon posizionamento, è un processo che richiede settimane o mesi.

Le campagne Google Ads garantiscono le prime posizioni nella Serp dei motori di ricerca

E’ sufficiente inserire un annuncio a pagamento sulla piattaforma Ads e scegliere una keyword efficace. L’annuncio comparirà in prima pagina nelle Serp di ricerca e per ogni click effettuato, l’inserzionista dovrà pagare un corrispettivo.

L’immediata visibilità dell’inserzione consente di pianificare la stagionalità delle offerte. Questo è un elemento fondamentale se la nostra azienda vende prodotti o servizi destinati solo a determinati periodi dell’anno. Pensate ad un negozio di abbigliamento nel periodo dei saldi oppure ad un ristorante di una località di mare aperto solo in estate.

E’ una forma di pubblicità molto meno costosa, rispetto a quella cartacea o radio televisiva.

Intendiamoci, se il budget è elevato si può costruire una campagna pubblicitaria da migliaia e migliaia di euro, ma la piccola media impresa che spesso ha un budget limitato troverà nelle campagne Pay Per Click come Google Ads, la soluzione ideale per raggiungere velocemente risultati.

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Le campagne Google Ads vengono pianificate per acquisire nuovi clienti e avere maggiore visibilità online

Con Ads di Google, si può creare una campagna pubblicitaria sia a livello globale che locale a seconda delle aree geografiche che ci interessano di più.

Il servizio mette a disposizione dell’utente la possibilità di fare diversi tipi di inserzioni:

  • Annunci della rete di ricerca nei quali, l’inserzione, con link ipertestuale, verrà visualizzata tra i primi risultati della ricerca organica di Google.
  • Annunci display, che comprendono sia il testo, i banner, le inserzioni su Gmail e Applicazione, che serve per creare una campagna specifica per determinate categorie di app.
  • Annunci video, attraverso il canale Youtube
  • Campagna universale per App, per promuovere la propria App su Ricerca Google, Google Play, YouTube e all’interno di altre app.

Puntiamo l’attenzione sugli annunci della Rete di Ricerca.

E’ il sistema più sfruttato, relazionato a Google Ads per mostrare gli annunci sotto forma di link ipertestuale nei primi risultati di ricerca.

Google restituisce annunci relativi alle query che l’utente ha utilizzato per cercare quello di cui ha bisogno.

La particolarità che caratterizza questo tipo di annunci Ads, è che è l’utente a fare una ricerca.

L’annuncio pubblicitario viene proposto da Google in funzione dei termini di ricerca inseriti dall’utente. Gli annunci proposti saranno scelti in base alla pertinenza delle parole chiave decise da chi ha realizzato la campagna pubblicitaria.

Nella fase di creazione della campagna pubblicitaria, si potrà scegliere se gli annunci debbano seguire un formato unicamente testuale o anche grafico.

Potremo anche decidere se includere o escludere partner di ricerca, come Google Maps e Youtube.

La Rete di Ricerca riesce meglio a coinvolgere l’utente, in quanto è capace di mostrare gli annunci, se effettivamente vengono cercati il prodotto o il servizio che stiamo pubblicizzando. In questo modo si va in contro all’utente, gli si spiana la strada per poter soddisfare un suo bisogno.

Fare inserzioni tramite Google Ads è la soluzione pubblicitaria più efficace per essere trovati dagli utenti sui motori di ricerca. Consente la pubblicazione di annunci relativi ai prodotti e servizi offerti dalla propria azienda, ponendoli in posizione di forte visibilità, così da indirizzare potenziali clienti sul proprio sito web.

Quando impostare una campagna di ricerca rispetto agli altri tipi di inserzione.

Scegliere tra una campagna di ricerca piuttosto che una display, oppure una video, attraverso Youtube, è una questione che deve essere decisa in base a quello che è il proprio business, il target e gli obiettivi che ci si è prefissati, nonché il budget a disposizione.

Impostare una campagna Google Ads efficace

I vantaggi di una campagna Ads, se studiata e realizzata su misura per le proprie esigenze, rappresentano una scelta vincente per raggiungere subito gli utenti interessati al nostro business. Se ottimizzata in modo professionale sarà anche molto più economica rispetto ad altre forme di pubblicità più tradizionali.

Stabilire con attenzione un target al quale destinare i nostri annunci pubblicitari , è una delle regole per pianificare una campagna Ads in modo efficace.

I vantaggi di Google Ads: Sfruttare le ricerche geolocalizzate

A volte pur avendo studiato a fondo come realizzare una campagna Ads capita che non si ottengano i risultati sperati. Questo può avvenire a causa di una strategia che non tiene in considerazione le potenzialità del marketing locale. Il problema si risolve ottimizzando la nostra campagna adottando una strategia di marketing che punta al mercato locale, dove la nostra azienda opera, ha un punto vendita o presta i propri servizi.

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La geolocalizzazione è tenuta in grande considerazione negli attuali algoritmi dei motori di ricerca, Google in primis

Grazie alle impostazioni che troviamo in fase di configurazione della campagna Google Ads, abbiamo la possibilità di ottimizzare gli annunci permettendoci di calibrare l’offerta in funzione di specifiche aree geografiche. E’ cosi possibile ottimizzare la visualizzazione dei messaggi pubblicitari sui motori di ricerca in base alla località stabilita.

E’ sufficiente scegliere come target le persone che si trovano nelle località geografiche dove si svolge la nostra attività o che hanno mostrato interesse verso il nostro business.

Tra gli obiettivi di una campagna Ads locale vi è quello di indurre i clienti al contatto telefonico o di veicolarli verso il punto vendita locale.

Nel momento in cui un potenziale cliente farà una ricerca, questa verrà influenzata dalla località in cui si trova l’utente e dai termini che utilizzerà. Questo farà si che il potenziale cliente sia esposto agli annunci della campagna Ads localizzata e gli verranno mostrate informazioni. Il nome dell’azienda, l’attività che svolge, l’indirizzo e i vari recapiti.

Bisognerà lavorare sulle aree geografiche prescelte e profilare accuratamente il target dei potenziali clienti.

Le parole chiave sono sempre di importanza strategica. Keywords troppo competitive e budget bassi difficilmente daranno risultati. La corretta realizzazione della campagna Ads dovrà contenere keywords long tail composte da elementi che richiamano il territorio che ci interessa.

Ad esempio, se l’inserzionista gestisce un’attività locale, lo scopo della campagna Google Ads sarà quello di intercettare tutti i potenziali clienti di quella zona. Grazie alla profilazione e targetizzazione geografica è possibile promuovere la propria attività sui motori di ricerca, esclusivamente in città, provincie e regioni, dove l’inserzionista esercita la sua attività. In questo modo si eviterà di sprecare budget per raggiungere utenti lontani dal proprio territorio di competenza e che difficilmente si convertiranno in clienti.

Una volta individuate le long tail keyword adatte al tipo di inserzione, sarà necessario specificare nella keyword la località di interesse. Facciamo l’esempio di una persona che sta cercando un ristorante a Siena. Il solo termine ristorante sarà troppo generico come keyword, mentre “ristorante specialità toscane Siena”, è un termine già molto più specifico. Addirittura “ristorante specialità toscana Siena centro” è una query di ricerca molto dettagliata dalla quale si intuisce che l’intenzione dell’utente non solo è quella di cercare un ristorante che propone specialità toscane: lo vuole a Siena e che sia in pieno centro.

Le long tail keyword, avranno un volume di ricerca sicuramente inferiore rispetto alle parole chiave generiche, come ad esempio “ristorante”, ma avranno di conseguenza anche meno competizione e genereranno più click con il budget investito nella campagna promozionale, rispetto ad un eventuale utilizzo di parole chiave generiche.

Veicolare nuovi visitatori presso il punto vendita locale o indurli al contatto telefonico

Un’attività di promozione localizzata può essere articolata in più campagne come Google Ads Search, Google Ads Display, Mobile e attraverso i Social Network.

Il nostro target saranno quindi persone che si trovano nelle località geografiche dove svolgiamo l’attività e che hanno mostrato interesse verso ciò che offriamo.

Le estensioni di chiamata sulle campagne Google Ads

Durante la preparazione della campagna pubblicitaria, per incrementare i contatti telefonici da parte di potenziali clienti, è possibile attivare le estensioni di chiamata.

Questo tipo di estensioni, altro non sono che Call To Action presenti nell’inserzione mostrata dal motore di ricerca. In parole più semplici, sono un invito alla chiamata telefonica, che se viene cliccato, fa partire una telefonata al numero presente nell’annuncio.

Le estensioni di chiamata normalmente generano ottimi riscontri su attività locali e abilitando il monitoraggio delle chiamate generate, tutte le telefonate saranno tracciate all’interno della nostra campagna Ads.

Con un’accurata selezione del target a livello geografico, unita ad una ricerca di keywords long tail, si ottengono campagne Ads local ottimizzate al meglio, su misura con il budget stabilito e il tipo di attività che dovranno incentivare.

Come abbiamo visto le variabili per poter realizzare una campagna Google Ads efficace sono molteplici.

Sbagliare il target oppure non saper approfittare della possibilità di localizzare gli annunci può voler dire buttare via dei soldi.

Se sei nella necessità di promuovere il tuo business, anche localmente e non puoi permetterti di sprecare il budget a disposizione rivolgiti a MG Group, la migliore web agency a Ravenna. I nostri esperti di Web Marketing sapranno proporti soluzioni in linea con le tue necessità.

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Storytelling: la sua importanza per un’azienda di successo

Come le storie possono rafforzare un brand

 Il termine storytelling può far pensare a qualcosa di nuovo e moderno, in realtà si tratta di un meccanismo antico, che da sempre ha un’importanza fondamentale per gli individui, in tutti gli ambiti. Dopotutto ci raccontiamo storie ogni giorno, non possiamo farne a meno e queste ultime non si limitano al campo della narrativa, ma si estendono a qualsiasi forma di contenuto.

Anche nel marketing le storie sono importantissime, molti marchi internazionali hanno sfruttato la narrazione per raccontarsi, per entrare in sintonia con il proprio pubblico. Non c’è nulla di meglio per un brand infatti, che entrare dentro la vita dei propri potenziali clienti e lasciare emozioni forti, che non facciano dimenticare molto facilmente un prodotto o un servizio.

I brand creano storie? Le storie creano marchi? Oppure il potere della narrazione dei brand è così pervasivo che non possiamo nemmeno capirne i confini?

STORYTELLING: UNA STRATEGIA CHE FA LA DIFFERENZA

Ovviamente ai tempi del web marketing e dei social network, lo storytelling trova il suo terreno fertile, si moltiplicano infatti gli strumenti e i modi in cui possono essere veicolate le storie. Dobbiamo pensare al fatto che raccontare e condividere storie è una attività fondamentale per ogni essere umano; ecco perché sfruttare questa caratteristica nel marketing online può essere davvero fondamentale per ogni tipo di business.

Insomma, in una strategia di content marketing, lo storytelling dovrebbe avere uno spazio non indifferente.

Tuttavia, indipendentemente da quanto efficace possa essere (e dovrebbe essere) lo storytelling, è spesso frainteso, sia dal punto di vista del content marketing che del branding.

Infatti in molti lo vedono come una semplice tecnica nella creazione di contenuti scritti e visivi. In realtà, oltre a questo aspetto, ce ne sono molti altri; inoltre, l’uso dello storytelling nel content marketing si è evoluto e continuerà sempre ad evolversi.

UN PROGETTO A LUNGO TERMINE 

Quindi, come creare contenuti interessanti e che colpiscano nel segno? Come fare in modo che le storie si attacchino alle persone per non staccarsi più? Ma soprattutto come inventarsi uno storytelling che non si limiti a una singola storia, ma che possa identificare un brand in maniera coerente e a lungo?

In questo senso mi vengono in mente gli spot pubblicitari di Ikea, sempre molto accattivanti e incisivi; oltre a questo però c’è una cosa che li distingue dagli altri: già nei primi secondi riconosci subito che si tratta proprio di uno spot di quel brand. La multinazionale svedese ha saputo adottare uno stile unico nel narrare le proprie storie, ciò rende i suoi spot vincenti.

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COSA VOGLIONO LE PERSONE

Senza andare a scomodare i colossi mondiali, ogni PMI deve saper fare un content marketing che spinga sui punti di forza della propria azienda. Tutto parte, come sempre dalle persone: sapere ciò che vogliono è fondamentale per costruire uno storytelling efficace. C’è da domandarsi cosa piace alla gente, cosa vogliono condividere, di cosa gli interessa parlare. Tutto ciò in concomitanza con azioni strategiche anche in altri ambiti; lo storytelling è solo una delle azioni di una corretta presenza online.

Come abbiamo detto, sono le persone a fare le storie, e il brand deve saper cogliere questa opportunità: che tipo di esperienze ha il cliente con il vostro marchio, che non può avere con nessun altro? Questo un buon punto di partenza.

SGUARDO AL RISULTATO

Lo storytelling non è un esercizio di stile, ma una questione di coerenza e adattamento ai bisogni umani in evoluzione. La coerenza deve risiedere nel fatto che i contenuti proposti devono servire a rafforzare lo status del tuo marchio e a veicolarlo nel modo migliore possibile. I bisogni umani sono fondamentali per dare uno sfondo alle tue storie.

Proprio come una fiaba, una storia di branding accattivante deve avere tre atti che creano la situazione, raccontano il conflitto e offrono una soluzione. Tuttavia, le storie di business sono uniche perché richiedono un quarto elemento: un invito all’azione, che è spesso indiretto.

L’obiettivo finale del content marketing è quello di ispirare, motivare al cambiamento e quindi incoraggiare all’acquisto di un prodotto o attrarre persone nel tuo negozio. È il risultato desiderato che indirizzerà la giusta storia da raccontare.

RIBALTARE LE PROSPETTIVE CON LO STORYTELLING

Le storie devono essere personali: pensa a come è nato il tuo marchio, cosa ti ha ispirato per creare l’azienda e qual è la tua mission. In particolare poi, bisogna pensare a alle esigenze del pubblico che potrebbe sceglierti. Le storie devono essere avvincenti e spesso emozionali, tuttavia, una tecnica molto efficace, consiste nel raccontarsi tramite le esperienze dei clienti. In questo caso viene ribaltata la prospettiva: l’azienda diventa la protagonista indiretta, mentre è il cliente a svolgere il ruolo principale. Infatti un cliente alle prese con i benefici che la tua impresa può apportargli, che viene mostrato o raccontato nel momento in cui trova le risposte alle sue domande, rappresenta il tuo asso nella manica. Le narrative dei clienti hanno il maggiore impatto a lungo termine sui marchi.

Leggi anche: Vendi di più usando i Casi di Studio

Tessere le lodi in maniera auto-celebrativa, spesso può essere controproducente: meglio che sia qualcuno che fa da testimone ed esalta i tuoi prodotti o servizi. Costruire il proprio storytelling basandosi sul come la vostra azienda può risolvere i problemi di chi la sceglie, è una tecnica sempre vincente.

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CONOSCI IL MEZZO

Qualsiasi mezzo può essere utilizzato per raccontare una storia: un blog, uno spot tv, un articolo di giornale, i canali social, un sito web, e chi più ne ha più ne metta. Non è da sottovalutare il fatto che ogni mezzo suscita una reazione diversa nel pubblico; così, le storie devono essere adatte al mezzo comunicativo che si sceglie. La chiave del successo è capire quale storia raccontare in uno specifico medium. Messaggi brevi e scattanti, di forte impatto visivo funzionano meglio su televisione e web; una narrazione più articolata può essere ottima quando si tratta di conferenze e seminari, solo per fare degli esempi.

In questi ultimi due casi, per essere un buon narratore, devi ascoltare il tuo pubblico in modo da poter davvero comprendere i loro desideri e preoccupazioni, le loro convinzioni e atteggiamenti. Devi continuare ad ascoltare mentre la tua storia si sviluppa così da valutare le reazioni del tuo pubblico in diretta.

Emozione, autenticità, connessioni personali e guida all’azione. Questo è tutto ciò che riguarda la narrazione. Le regole della narrazione rimangono sempre quelle, bisogna solo saperle adattare ai tempi, ai mezzi e ai pubblici che cambiano e si evolvono.

Ti piacerebbe raccontare la storia della tua azienda in modo vincente grazie allo storytelling?

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Contattaci, sfrutteremo la nostra conoscenza dello storytelling e del content marketing per raccontare una storia autentica, emozionante e coinvolgente, la TUA!

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Il modello di Business aziendale di Ikea

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Il modello di business di Ikea applicato alla nostra azienda

Il modello di business è l’insieme delle soluzioni organizzative e strategiche attraverso le quali l’azienda acquisisce vantaggio competitivo – Cit. Wikipedia.

Uno dei modelli di business più controcorrente ma allo stesso tempo efficaci degli ultimi tempi è quello di Ikea, la multinazionale nata in Svezia.

Ikea è stata in grado di democratizzare l’idea di arredamento, rendendo il design utile, bello e rivolto a tutti.

Il business di Ikea si articola attraverso strategie diversificate

Se analizziamo uno per uno i vari punti del modello Ikea, scopriamo subito che l’azienda è stata particolarmente innovativa nella sezione dedicata ala distribuzione.

L’innovazione di questa Azienda, consiste nel saltare la fase di consegna e montaggio dei mobili, facendo si che sia cliente a ritirare direttamente in magazzino il prodotto acquistato, portarselo a casa e montarlo da se.

Se per molti questo potrà sembrare una carenza di servizio, Ikea è stata bravissima a farlo passare come un valore. Eliminando consegna e montaggio si è riusciti ad abbassare i costi ed eliminare le lunghe attese, tipiche degli altri mobilifici che non fanno magazzino ma hanno solo il campionario esposto.

Una regola nello stabilire il proprio business plan è quella di sapersi innovare e differenziarsi dai competitor.

L’ikea e l’e-commerce

Sebbene la diffusione degli store sia distribuita nei centri nevralgici del territorio, ci sono ancora molti clienti che dovrebbero fare troppa strada per acquistare direttamente. Oppure ci sono clienti cross channel che amano acquistare online e ritirare di persona la merce nel negozio fisico.

L’e-commerce è per Ikea un canale di successo, anche attraverso il mobile, usato per il servizio post vendita con supporto via chat oltre che come canale di acquisto vero e proprio.

Ikea è riuscita nel corso degli anni a creare un legame emotivo tra il suo brand e i clienti. L’azienda si è impegnata nella ricerca di materiali sostenibili per un minor impatto ambientale. Una iniziativa è stata quella di piantare un numero di alberi pari a quelli abbattuti per costruire i mobili. In Ikea ogni singolo prodotto nasce in risposta ad un bisogno del cliente. Il cliente sarà cosi soddisfatto e troverà nel prodotto acquistato la risposta alle sue necessità. In definitiva sarà contento di aver ben speso i suoi soldi e tornerà a comprare.

Ikea segue con occhio attento il proprio target di clienti e il rapporto che hanno con la propria casa, cercando di offrire sempre il prodotto giusto per ogni situazione. Il campionario Ikea è sempre lo stesso, ma in ogni paese in cui Ikea è presente, l’Azienda adatta le strategie di marketing alle specifiche abitudini abitative di quella determinata popolazione.  In questo modo, con un unico prodotto, Ikea si rivolge a target diversi usando canali e presentazioni ad hoc, riuscendo così a massimizzare i ricavi.

Sfogliando il catalogo Ikea, e navigando nel sito internet, la multinazionale svedese appare esemplare. La comunicazione è sempre diretta, chiara e ben studiata senza lasciare spazio ad incomprensioni o equivoci.

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L’importanza del Brand Ikea

L’obiettivo del brand è rendersi riconoscibile a più persone e trasmettere al cliente i valori dell’azienda.

All’interno degli store il cliente parteciperà attivamente e verrà guidato all’esperienza di acquisto.

Ikea è un brand che contribuisce a migliorare il benessere delle persone. Trasmette il potere della condivisione, in linea con una realtà dove i consumatori sono sempre più consapevoli, globalmente connessi e pronti a fare proprio il valore del brand e a trasferirlo ad altri.

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Riconoscibilità del brand

Innanzitutto l’origine del nome:

Ingvar Kamprad, scomparso di recente è considerato uno degli uomini più ricchi al mondo, per dare corpo alla sua creazione partì proprio dal nome da dare al suo business. Ebbe l’idea, neanche tanto originale di sfruttare le lettere che per associazione si legavano a lui. scelse la “I” come iniziale del suo nome, la “K” come iniziale del suo cognome, “E” come iniziale di Elmtaryd, la fattoria in cui era nato e per ultima la “A” di Agunnaryd il villaggio in cui si collocava la fattoria. Ne viene fuori un nome che pur non originale è facile da ricordare e da pronunciare in quasi tutte le lingue.

La riconoscibilità del brand traspare anche dalla struttura caratteristica dei negozi che è pressoché standardizzata in tutti i Paesi del mondo in cui Ikea è presente.

La comunicazione avviene attraverso i seguenti canali infornativi:

  • Il famoso catalogo, pubblicato a partire dal 1951, in 25 lingue, costituisce il più importante strumento di marketing. Viene distribuito gratuitamente, ed è considerata la pubblicazione con il maggior numero di copie al mondo.
  • internet
  • cartelloni pubblicitari
  • Social Network
  • Radio e televisione

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Ikea e il posizionamento sui Social Network

Ikea non ha solo un account globale ma ne ha uno per ogni paese dove è presente. Ogni account social è gestito con le proprie strategie. Il profilo Twitter di Ikea USA, per esempio, si è trovato nel 2013 a dover gestire una crisi, quando venne diffusa la voce della presunta presenza di carne di cavallo nelle polpettine servite nell’area food dei punti vendita. Ci fu una grandissima interazione da parte di utenti preoccupati che chiedevano spiegazioni.

Ikea, nel ruolo di social media manager, consapevole della sua responsabilità, rispose a ciascuna richiesta dei clienti, fornendo tutti i dati, le prove e le rassicurazioni del caso.

Innovativa la campagna messa in atto su Facebook per l’apertura nel 2010 di uno store a Mälmo, in Svezia. Piuttosto che usare i canali pubblicitari tradizionali, Ikea ha pensato di usare Facebook attraverso la creazione di un account per il gestore del nuovo negozio, aggiungendo al suo profilo foto con le immagini dello store.

I clienti, avevano l’opportunità di taggare i diversi prodotti che vedevano nelle fotografie e mettere il proprio nome su di essi. La prima persona a taggarsi su un oggetto lo riceveva in omaggio.

Come applicare il business model Ikea alla propria azienda

Se oggi IKEA è un colosso mondiale non non vuol dire che non possa essere d’ispirazione anche per i piccoli business. Servendosi dell’aiuto di professionisti del marketing possiamo copiare i punti salienti di questo modello di business e fare nostre le strategie diversificate che si sono dimostrate vincenti. Bisogna cercare di distinguersi dai competitor, rendendo il cliente più interattivo, copiando il lato fai da te di ikea. Il cliente ci sarà grato di averlo reso più autonomo attraverso tutorial, oppure scegliendo diverse modalità di fruizione dei servizi offerti.

L’analisi della concorrenza fornisce informazioni strategiche

L’analisi della concorrenza è una componente essenziale della strategia aziendale che spesso viene ignorata, o valutata con approssimazione, senza rivolgersi a specialisti del settore.

Non aver paura di mostrare pubblicamente i proprio Valori

Ikea li dichiara pubblicamente, dall’uso di materiali ecosostenibili, alla presenza di immagini che ritraggono famiglie non tradizionali nei suoi famosi cataloghi. Facciamoci aiutare da esperti in marketing a mettere bene in vista il manifesto dei valori che portiamo avanti con la nostra azienda. Piccola o grande che sia non dobbiamo aver paura, ma dobbiamo attirare i clienti con il nostro modo di vedere le cose.

Adattabilità dell’offerta

Molti mobili Ikea sono modulari, esistono in vari colori e dimensioni, così da potersi adattare alle case più diverse. Anche per i nostri clienti dovremo proporre offerte flessibili, adatte alle loro esigenze, lavorando molto sulla personalizzazione.

La prima domanda che dobbiamo farci è se davvero sappiamo chi sono i nostri clienti. Aver chiara tale risposta consente di indirizzare le strategie commerciali dell’azienda in modo sicuramente efficace.

Seguire il progresso

I mobili Ikea si adattano al progresso e agli strumenti che usiamo nella vita quotidiana. Più si conosce lo stile di vita dei propri clienti, più sarà facile modulare le offerte in modo da amplificarne l’efficacia.

Invitare il cliente alla compilazione di form, attraverso il sito della propria azienda, raccogliere mail, numeri di cellulare e fare domande sulle abitudini o sui gusti personali. Sono tutti elementi che se applicati in modo professionale ci mettono meglio in relazione con il cliente, sia prospect che già acquisito.

Allestire un canale e-commerce efficiente che garantisca nella massima scioltezza, la fruibilità del catalogo dei servizi o prodotti offerti e allo stesso tempo garantisca la sicurezza dei dati lasciati dai clienti.

Curare il lato Social Network

Per le aziende i Social Network sono un’arma a doppio taglio. Rappresentano il canale di sfogo più immediato per i clienti. Tante volte vengono usati per chiedere informazioni o aiuto per prodotti e servizi acquistati ma, spesso anche per esporre lamentele.

Il buon Social Manager dovrà essere in grado, oltre che a garantire il posizionamento sui social, di gestire tutte le interazioni derivanti dai vari canali. Fornire gli aiuti richiesti e rispondere a tutte le lamentele, fornendo le spiegazioni necessarie per evitare che il cliente perda fiducia nell’azienda.

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