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Advertising Oltre Google Ads: Le Novità che Devi Conoscere

Quando si pensa all’advertising online, spesso il primo pensiero va a Google Ads.

Non c’è dubbio, Google Ads è una piattaforma potente e versatile, ma limitarsi a essa significa perdere un universo di opportunità altrettanto efficaci e talvolta più innovative. Il mondo dell’advertising digitale è un oceano in continua espansione, con nuove piattaforme, strumenti e strategie che emergono costantemente.

Si tratta di esplorare nuovi canali, sperimentare con nuove forme di comunicazione e costruire strategie che siano in sintonia con l’evoluzione del digitale e delle abitudini dei consumatori. In questo modo, non solo raggiungerai il tuo pubblico in modi nuovi ed emozionanti, ma darai anche al tuo brand l’opportunità di distinguersi in un mercato sempre più affollato. Vediamo insieme come!

 

Il Mondo Oltre Google Ads

Diversificare le Piattaforme di Advertising

Quando si tratta di advertising online, mettere tutte le tue risorse in un’unica piattaforma può essere rischioso e limitante.

Diversificare significa aprire le porte a un mondo di nuove possibilità e pubblici.

Oltre ai classici Google Ads, ci sono molteplici piattaforme dove poter promuovere la tua attività. Una di queste è l’advertising nativo, che permette di inserire annunci pubblicitari che si integrano felicemente nel contesto in cui appaiono, come se fossero parte del contenuto stesso.

Questo approccio è meno invasivo e può generare un coinvolgimento maggiore.

Altre opzioni includono piattaforme di e-commerce come Amazon, dove gli annunci possono essere mirati direttamente a consumatori che sono già in fase di acquisto.

Esplorare diverse piattaforme non solo aumenta la tua portata ma ti permette anche di testare e ottimizzare diverse strategie per vedere quali funzionano meglio per il tuo pubblico specifico.

Social Media: Una Miniera d’Oro

I social media sono diventati uno strumento indispensabile per l’advertising digitale.

Piattaforme come Facebook, Instagram e LinkedIn offrono opzioni estremamente potenti e diversificate.

Su Facebook, ad esempio, puoi sfruttare un targeting dettagliatissimo per raggiungere esattamente il segmento di pubblico che desideri, basandoti su interessi, comportamenti, età, e molto altro.

Instagram, con la sua enfasi sull’immagine e i video, è perfetto per creare annunci visivamente accattivanti che catturano l’attenzione.

LinkedIn, d’altra parte, è ideale per advertising B2B, permettendoti di raggiungere professionisti e decision-maker in vari settori. I

Il trucco per sfruttare al meglio i social media è comprendere le peculiarità di ogni piattaforma e adattare la tua strategia di conseguenza. Questo significa creare contenuti e messaggi che risuonino con l’audience specifica di ciascun canale.

 

Nuove Tendenze nell’Advertising

L’Importanza dell’ Influencer Marketing

Nel panorama attuale dell’advertising, l’influencer marketing sta diventando sempre più un pilastro fondamentale.

Gli influencer, con i loro seguaci fedeli e la loro capacità di influenzare le decisioni di acquisto, possono essere alleati preziosi per le aziende. Ma come scegliere gli influencer giusti?

La chiave sta nel trovare persone che risuonino autenticamente con il tuo marchio e il tuo pubblico target.

Non si tratta solo di andare dietro ai numeri; un influencer con un seguito minore ma altamente coinvolto e in linea con la tua nicchia può essere più efficace di una celebrità con milioni di seguaci ma meno rilevante per il tuo brand.

Una volta identificati gli influencer adatti, è importante costruire relazioni basate sulla fiducia e sul rispetto reciproco, stabilendo obiettivi chiari e misurabili per le campagne di advertising.

Video e Advertising

Non c’è dubbio: il video è il formato che attualmente regna sovrano.

Con la crescente popolarità di piattaforme come YouTube, TikTok e le funzioni di video su Facebook e Instagram, l’advertising video offre opportunità senza precedenti per coinvolgere il pubblico in modi innovativi e dinamici.

I video permettono di raccontare storie coinvolgenti, mostrare i prodotti in azione e trasmettere emozioni in modo più efficace rispetto ad altri formati.

Per sfruttare al meglio il potenziale del video nella pubblicità, è fondamentale concentrarsi su contenuti di alta qualità, creativi e adatti al canale che stai utilizzando.

Ricorda che il video deve catturare l’attenzione del pubblico nei primi secondi, quindi inizia con qualcosa di accattivante. Inoltre, è importante ottimizzare i video per i diversi dispositivi, soprattutto per i cellulari, dato che sempre più persone consumano contenuti video principalmente attraverso smartphone.

 

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Advertising Creativo e Innovativo

Storytelling nel Digital Advertising

Nel cuore di ogni campagna di successo c’è una storia potente.

Lo storytelling nel digital advertising va oltre la semplice presentazione di un prodotto o servizio; si tratta di creare una narrativa che coinvolga il pubblico e che dia vita al tuo brand.

Con l’unione di creatività e tecnologia, puoi raccontare storie che catturino l’attenzione e coinvolgano emotivamente il tuo pubblico. Questo può significare creare scenari che mostrino i tuoi prodotti in azione, o narrare la storia del tuo brand in modi che creino una connessione personale con gli spettatori.

La chiave è essere autentici: le storie che sembrano genuine e toccano corde emotive tendono a risonare di più con il pubblico. Ricorda che ogni aspetto dovrebbe contribuire alla storia che vuoi raccontare, dal testo visivo al design grafico,fino alla scelta delle piattaforme dove veicolare la tua narrazione.

 

Tecnologie Emergenti

Il campo dell’advertising sta vivendo una vera e propria rivoluzione grazie all’introduzione di tecnologie emergenti come la realtà aumentata (AR), la realtà virtuale (VR) e l’intelligenza artificiale (AI).

Queste tecnologie stanno cambiando il modo in cui i marchi interagiscono con i consumatori.

La realtà aumentata, ad esempio, permette ai consumatori di vedere come un prodotto potrebbe apparire nella loro vita quotidiana, come provare virtualmente un paio di occhiali o vedere come un mobile si adatterebbe nel loro soggiorno.

La realtà virtuale, d’altro canto, può immergere completamente gli utenti in un mondo creato dal marchio, offrendo esperienze indimenticabili.

L’intelligenza artificiale, poi, permette ai marchi di creare annunci che si adattano ai comportamenti e alle preferenze degli utenti in tempo reale. Per rimanere competitivi, è essenziale per i brand esplorare queste nuove frontiere e capire come possono essere integrate nelle loro strategie per creare campagne più coinvolgenti e personalizzate.

 

Conclusioni

L’advertising creativo e innovativo richiede un’apertura verso nuove tecnologie e un impegno costante nel raccontare storie coinvolgenti.

Mentre la tecnologia fornisce nuovi strumenti e piattaforme per raggiungere e coinvolgere il pubblico, il cuore delle campagne è la capacità di raccontare storie che risuonino con le persone.

Sperimentare con AR, VR e AI può non solo aumentare l’engagement ma anche fornire esperienze uniche che distinguano il tuo brand nel mercato sempre più affollato di oggi.

 

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Campagne Google Performance Max: cosa sono e come funzionano

Google Performance Max è una soluzione di advertising offerta da Google che consente agli inserzionisti di massimizzare la loro performance e raggiungere i loro obiettivi attraverso un unico tipo di campagna. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa sono le campagne Google Performance Max, come funzionano e come possono aiutarti a ottenere risultati eccezionali per la tua attività. Scopriremo anche le migliori pratiche e le strategie per sfruttare al meglio questa potente soluzione di advertising.



Cos’è Google Performance Max?

Google Performance Max è un tipo di campagna pubblicitaria automatizzata che combina diversi formati di annunci e reti pubblicitarie di Google in un’unica soluzione. Il suo obiettivo è massimizzare i risultati delle campagne in termini di conversioni, vendite e lead generati, sfruttando l’intelligenza artificiale e il machine learning di Google per ottimizzare costantemente la performance.

Come funzionano le campagne Google Performance Max?

Queste campagne sfruttano l’automazione per distribuire gli annunci su tutte le reti pubblicitarie di Google, tra cui la Rete di Ricerca, YouTube, Google Display Network, Google Discover, Gmail e Google Maps. Gli annunci vengono automaticamente ottimizzati e adattati ai diversi formati e dispositivi, consentendo agli inserzionisti di raggiungere un pubblico più ampio e ottenere risultati migliori.

Obiettivi delle campagne Google Performance Max

Google Performance Max è progettato per supportare una vasta gamma di obiettivi di marketing, tra cui:

  • Generazione di piombo
  • Aumento delle vendite online
  • Incremento delle interazioni con l’app
  • Promozione di prodotti specifici o servizi
  • Aumento della notorietà del marchio

Creazione di una campagna Google Performance Max

Per creare una campagna Google Performance Max, dovrai accedere al tuo account Google Ads e selezionare l’opzione “Nuova campagna”. Scegli l’obiettivo della tua campagna e seleziona “Performance Max” come tipo di campagna. Da qui, potrai configurare le impostazioni della tua campagna, come il budget, il targeting, le conversioni desiderate e gli annunci.

Targeting e segmentazione

Le campagne Google Performance Max offrono diverse opzioni di targeting e segmentazione del pubblico, tra cui:

  • Il pubblico in target: Raggiungi utenti che hanno mostrato interesse per categorie simili ai tuoi prodotti o servizi.
  • Pubblico simile: Raggiungi persone che hanno caratteristiche simili ai tuoi clienti esistenti.
  • Il pubblico personalizzato: Crea un pubblico basato su interessi, intenzioni di acquisto e comportamenti specifici.

Formati di annunci supportati

Le campagne Google Performance Max supportano una vasta gamma di formati di annunci, tra cui:

  • Annunci testuali
  • Annunci display responsivi
  • Video Annunci
  • Annunci carosello
  • Annunci immagine

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Monitoraggio delle prestazioni e ottimizzazione

Una volta lanciata la tua campagna Google Performance Max, è fondamentale monitorare le prestazioni attraverso il Google Ads Dashboard. Tieni d’occhio le metriche chiave come il costo per conversione, il tasso di conversione e il numero di conversioni ottenute. Utilizza queste informazioni per ottimizzare la tua campagna, apportando modifiche al budget, al targeting o ai formati degli annunci per migliorare le prestazioni.

Vantaggi delle campagne Google Performance Max

Le campagne Google Performance Max offrono numerosi vantaggi per gli inserzionisti, tra cui:

  • Risparmio di tempo: L’automazione delle campagne consente di risparmiare tempo nella gestione e ottimizzazione degli annunci.
  • Maggiore portata: Gli annunci vengono distribuiti su tutte le reti pubblicitarie di Google, consentendo di raggiungere un pubblico più ampio.
  • Ottimizzazione automatica: Il machine learning di Google ottimizza costantemente le campagne per migliorare le prestazioni e massimizzare i risultati.
  • Facilità d’uso: Queste campagne sono semplici da configurare e gestire, rendendole adatte anche agli inserzionisti anche con minore esperienza.

Best practice per sfruttare al meglio Google Performance Max

Per massimizzare i risultati delle tue campagne Google Performance Max, tieni in considerazione le seguenti best practice:

  • Definisci obiettivi chiari: Stabilisci obiettivi di marketing specifici e realistici per la tua campagna, come un numero target di conversioni o un costo per conversione desiderato.
  • Crea annunci coinvolgenti: Utilizza titoli accattivanti, immagini di alta qualità e descrizioni persuasive per attirare l’attenzione del tuo pubblico e incoraggiarlo a interagire con gli annunci.
  • Testa e ottimizza: Monitora attentamente le prestazioni della tua campagna e apporta modifiche al budget, al targeting o ai formati degli annunci per migliorare le prestazioni.
  • Sfrutta il remarketing: Utilizza il remarketing per raggiungere utenti che hanno già interagito con il tuo sito web o i tuoi annunci e incoraggiarli a completare una conversione.

Per quanto si è sopra prospettato possiamo dire senza tema di smentita che Google Performance Max è veramente una soluzione pubblicitaria molto potente ed efficace che combina diversi formati di annunci e reti pubblicitarie di Google in un’unica campagna automatizzata. Seguendo questa guida dettagliata, sarai in grado di comprendere appieno come funzionano le campagne Google Performance Max e come possono aiutarti a ottenere risultati eccezionali per la tua attività. Ricorda che il successo dipende dalla definizione di obiettivi chiari, dalla creazione di annunci coinvolgenti e dall’ottimizzazione continua delle campagne. Con impegno e dedizione, potrai sfruttare al meglio le potenzialità di Google Performance Max per far crescere il tuo business.

 

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Google Shopping cos’è e come funziona

Google Shopping è ampiamente utilizzato per promuovere prodotti online attraverso un motore di ricerca comparativo. Utilizzando un feed di prodotto contenente informazioni sui prodotti come titoli, descrizioni, immagini e prezzi, Google può mostrare gli annunci di Shopping agli utenti che effettuano ricerche su siti web di shopping online.

Per iniziare a utilizzare questo strumento, il primo passo è la creazione di un feed di prodotto, fatto manualmente con un foglio di calcolo o tramite un’app specifica per la piattaforma di e-commerce. Successivamente, è necessario creare un account Google Merchant Center (GMC) per caricare il feed di prodotto e configurare le informazioni di base sul negozio. Infine, bisogna originare un account Google Ads per le campagne di Google Shopping.

Una volta configurati gli account GMC e Google Ads, è possibile creare le campagne di Google Shopping per pubblicizzare i prodotti. Grazie alla capacità di Google di automatizzare il processo di creazione e visualizzazione degli annunci, gli inserzionisti possono concentrarsi sulla realizzazione di annunci visivamente accattivanti e sul miglioramento del targeting degli annunci per raggiungere il pubblico giusto con il messaggio giusto al momento giusto.

Gli annunci di Google Shopping sono particolarmente efficaci per indirizzare il traffico che converte, offrendo un modo organico e originale per promuovere i propri prodotti; ecco i passaggi:

  1. Creazione del Feed di prodotto 
  2. Creazione di un account Google Merchant Center
  3. Collegamento dell’account Google Merchant Center all’account Google Ads
  4. Creazione della campagna 
  5. Monitoraggio e ottimizzazione della campagna 

Creazione del Feed di prodotto per Google Shopping

Il primo passo per iniziare a utilizzare Google Shopping è creare un feed di prodotto. Un feed di prodotto è un documento che contiene tutte le informazioni sui prodotti che si desidera pubblicizzare su Google Shopping. Questo documento è essenziale perché Google utilizza queste informazioni per creare gli annunci che verranno mostrati agli utenti.

Per creare un feed di prodotto, è necessario fornire le informazioni necessarie sui prodotti che si desidera pubblicizzare. Ci sono diverse opzioni per creare un feed di prodotto, a seconda del tipo di negozio online che si possiede.

Se si utilizza una delle piattaforme di e-commerce più comuni, come Shopify, WooCommerce o Magento, è possibile utilizzare un’applicazione per creare il feed di prodotto. Queste applicazioni sono progettate per integrarsi con la piattaforma di e-commerce e automatizzare gran parte del processo di creazione del feed di prodotto.

Se invece si utilizza una piattaforma di e-commerce meno comune o un sito web personalizzato, sarà necessario creare manualmente un feed di prodotto utilizzando un foglio di calcolo come Excel o Google Sheets. Google Shopping utilizza un feed di prodotto per pubblicizzare i prodotti, e fornendo tutte le informazioni richieste come il titolo del prodotto, la descrizione, l’immagine, il prezzo e altri dettagli rilevanti, si può evitare problemi di approvazione.

Creazione di un account Google Merchant Center

Dopo aver creato il feed di prodotto, è necessario creare un account Google Merchant Center per caricare il feed.

L’account Google Merchant Center è una piattaforma web che consente agli inserzionisti di caricare i propri feed di prodotto, di gestirli e di monitorare le prestazioni degli annunci.

Per creare un account Google Merchant Center, vai al sito web di Google Merchant Center e fai clic su “Inizia ora”.

Segui le istruzioni per registrarti e fornire le informazioni del tuo negozio. Assicurati di inserire il tuo URL del sito web corretto.

Dopo aver creato l’account, è necessario verificare la proprietà del sito web. Ciò può essere fatto tramite Google Search Console o l’inserimento di un codice di tracciamento sulla tua homepage.

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Collegamento dell’account Google Merchant Center all’account Google Ads

Dopo aver creato l’account Google Merchant Center, è necessario collegarlo all’account Google Ads per poter creare e pubblicare gli annunci Shopping.

Per collegare i due account, accedi all’account Google Ads e fai clic su “Strumenti e impostazioni” nell’angolo in alto a destra; selezionare “Condivisione e accesso” e fare clic su “Gestisci l’accesso”.

Da qui, puoi aggiungere il tuo account Google Merchant Center come utente con accesso completo.

Creazione della campagna Google Shopping

Dopo aver completato la creazione del feed di prodotto e collegato l’account Google Merchant Center all’account Google Ads, è possibile creare la campagna Google Shopping.

Per creare una campagna Google Shopping, accedi all’account Google Ads e fai clic su “Campagne” nell’angolo in alto a sinistra. Seleziona “+” per creare una nuova campagna e scegli “Vendita prodotti”.

Da qui, puoi impostare la tua campagna e specificare i dettagli come il budget, la durata e le parole chiave. Puoi anche specificare il feed di prodotto che hai creato in precedenza.

Google Shopping offre anche alcune opzioni avanzate di targeting, come il targeting per prodotti specifici e il targeting per categorie di prodotti.

Monitoraggio e ottimizzazione della campagna

Dopo aver creato la campagna Google Shopping, è importante monitorarla e ottimizzarla continuamente per ottenere i migliori risultati possibili.

Puoi monitorare le prestazioni della campagna tramite il dashboard di Google Ads, così puoi vedere il numero di clic, le impressioni, il costo per clic e altre metriche.

 

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Caratteristiche e vantaggi delle campagne Google Display

Le campagne Google sono fondamentali per il successo di un business online. Grazie alle varie tipologie di campagne disponibili, gli inserzionisti possono scegliere l’opzione migliore per le proprie esigenze, che vanno dal raggiungimento di conversioni dirette alla promozione del brand. Tra queste, le campagne Google Display sono particolarmente efficaci nell’interessare e sensibilizzare il pubblico sui prodotti e servizi offerti. Grazie alla personalizzazione del target degli annunci in base alla posizione geografica, l’età, il sesso, gli interessi e i comportamenti online dei potenziali clienti, queste campagne possono essere estremamente mirate e raggiungere solo le persone più interessate.

Le campagne Google Display offrono una vasta gamma di formati pubblicitari: immagini statiche, banner animati, video, annunci responsive, che consentono di comunicare il messaggio del brand in modo creativo e coinvolgente. Questa flessibilità consente agli inserzionisti di scegliere il formato pubblicitario più adatto al proprio messaggio e al pubblico target.

Ma cos’è una campagna Google Display?

È una campagna pubblicitaria che consente di mostrare annunci pubblicitari su siti web e app che fanno parte della rete Google Display Network. Quest’ultima comprende una vasta gamma di siti web e app in diversi settori e aree geografiche. Gli annunci sono visualizzati sotto forma di banner, video, immagini o testo e possono essere mostrati a un pubblico ampio e variegato, in base alle caratteristiche demografiche e agli interessi dei potenziali clienti.

Una delle principali caratteristiche delle campagne Google Display è la flessibilità e la personalizzazione delle opzioni di targeting. Gli inserzionisti possono scegliere di mostrare gli annunci pubblicitari in base alla posizione geografica dei potenziali clienti, alla loro età, sesso, interessi e comportamenti online. Questo approccio mirato consente di raggiungere un pubblico specifico e aumentare la probabilità di generare conversioni.

Inoltre, le campagne Google Display offrono una vasta gamma di formati pubblicitari, che consentono agli inserzionisti di creare annunci accattivanti e visivamente coinvolgenti. Ad esempio, gli annunci pubblicitari possono essere video, immagini o banner animati, che catturano l’attenzione del pubblico e generano interesse per il prodotto o servizio offerto dal business.

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Un altro vantaggio delle campagne Google Display è la possibilità di aumentare la consapevolezza del brand e la considerazione del prodotto o servizio offerto. Gli annunci pubblicitari sono visualizzati su siti web e app che fanno parte della rete Google Display Network, che include una vasta gamma di siti web e app in diversi settori e aree geografiche. Questo significa che gli annunci pubblicitari possono raggiungere un pubblico molto vasto e aumentare la visibilità del marchio.

Infine, le campagne Google Display sono un‘opzione economica e conveniente per promuovere il proprio business online. In confronto ad altre forme di pubblicità tradizionale, le campagne Google Display sono molto convenienti e offrono un alto grado di personalizzazione e flessibilità. Inoltre, gli inserzionisti possono monitorare le prestazioni della campagna in tempo reale e ottimizzare i risultati per massimizzare il ritorno sull’investimento.

Ma come impostare una campagna Google Display efficace?

Innanzitutto, è importante definire gli obiettivi della campagna e scegliere il tipo di targeting più adatto al business. Gli inserzionisti possono scegliere di mostrare gli annunci pubblicitari in base

  • Alla posizione geografica
  • All’età
  • Al sesso
  • Agli interessi
  • Ai comportamenti online dei potenziali clienti.

Inoltre, è importante creare annunci pubblicitari accattivanti e visivamente coinvolgenti, utilizzando formati pubblicitari che catturino l’attenzione del pubblico. Ad esempio, gli annunci possono essere video, immagini o banner animati, che comunicano il messaggio del brand in modo efficace.

Infine, è importante monitorare costantemente le prestazioni della campagna e ottimizzare i risultati per massimizzare il ritorno sull’investimento. Gli inserzionisti possono utilizzare strumenti come Google Analytics per monitorare il traffico sul sito web e le conversioni generate dalla campagna.

Le campagne Google Display sono dunque un’opzione efficace per aumentare la visibilità del brand e generare interesse nei confronti dei prodotti o servizi offerti dal business. Grazie alla flessibilità e alla personalizzazione delle opzioni di targeting e alla vasta gamma di formati pubblicitari, gli inserzionisti possono creare annunci pubblicitari accattivanti e visivamente coinvolgenti. Inoltre, questi riusciranno a catturare l’attenzione del pubblico e generare conversioni. Con una strategia di targeting mirata e una costante ottimizzazione dei risultati, queste campagne possono essere un’arma potente per il successo del business online.

Inoltre, possono essere utilizzate in combinazione con altre forme di pubblicità online, come le campagne Google Search, per aumentare ulteriormente la visibilità del brand e raggiungere un pubblico ancora più ampio e variegato. Grazie alla loro flessibilità, personalizzazione e convenienza, rappresentano un’opzione preziosa per qualsiasi business che desidera promuovere la propria attività online in modo efficace ed efficiente.

In conclusione, le campagne Google Display sono un metodo efficace per aumentare la visibilità del brand e generare interesse nei confronti dei prodotti o servizi offerti dal business, garantendo al contempo un’ottima scalabilità in termini di target e formati pubblicitari.

 

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Campagne Google Search e Display: differenze e utilizzo

Le campagne pubblicitarie su Google possono essere di diversi tipi, ma le più comuni sono le campagne Google Search e le campagne Google Display. In questo articolo, analizzeremo le differenze tra le due campagne e quando adottarle per promuovere il proprio business online.



Cosa sono le campagne Google Search?

Le campagne Google Search sono campagne pubblicitarie online che consentono agli inserzionisti di mostrare annunci sulla SERP di Google quando gli utenti effettuano una ricerca su una determinata parola chiave o frase. Gli annunci possono essere visualizzati sopra o sotto i risultati organici nella parte superiore o inferiore dei risultati di ricerca. Queste sono particolarmente efficaci perché consentono di raggiungere i potenziali clienti, mentre sono attivamente alla ricerca di prodotti o servizi simili a quelli offerti dal business. Ciò aumenta la probabilità di conversione degli annunci pubblicitari e, quindi, di ottenere un maggior ritorno sull’investimento.

Cosa sono le campagne Google Display?

Le campagne Google Display consentono agli inserzionisti di mostrare annunci pubblicitari su siti web e app che fanno parte della rete Google Display Network. Questa rete include una vasta gamma di siti web e app in diversi settori e aree geografiche.

Gli annunci pubblicitari della campagna Google Display possono essere di diversi formati, come immagini, video, testo e annunci responsive. La campagna Google Display è particolarmente efficace per aumentare la visibilità del marchio e generare interesse nei confronti del business. Tuttavia, i potenziali clienti della campagna Google Display potrebbero non essere necessariamente attivamente alla ricerca di prodotti o servizi simili a quelli offerti dal business.

 

Leggi anche: Le diverse tipologie di campagne su Google AdWords

Quali sono le differenze tra le campagne Google Search e Display?

Le campagne Google Search e Display differiscono in diversi modi. In primo luogo, le campagne Google Search consentono agli inserzionisti di raggiungere i potenziali clienti mentre effettuano attivamente una ricerca su Google, mentre le Google Display li raggiungono su siti web e app che fanno parte della rete Google Display Network.

In secondo ordine, i potenziali clienti delle campagne Google Search sono attivamente alla ricerca di prodotti o servizi simili a quelli offerti dal business, mentre quelli delle campagne Google Display potrebbero non essere necessariamente alla ricerca di prodotti o servizi simili a quelli offerti dal business, ma potrebbero essere interessati al brand o al prodotto in generale.

Inoltre ancora, i formati degli annunci pubblicitari sono diversi nelle due campagne. Le campagne Google Search mostrano principalmente annunci testuali, mentre le campagne Google Display possono mostrare annunci pubblicitari di diversi formati, come immagini, video, testo e annunci responsive.

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Quando adottare una campagna Search o una campagna Display?

Se il business è alla ricerca di un modo per raggiungere i potenziali clienti mentre sono attivamente alla ricerca di prodotti o servizi simili a quelli offerti dal business, la campagna Google Search potrebbe essere la scelta migliore. Questo perché gli annunci pubblicitari sono mostrati sulla SERP di Google quando gli utenti effettuano una ricerca specifica con parole chiave o frasi pertinenti. Questo approccio mirato e specifico aumenta la probabilità che gli utenti clicchino sull’annuncio e raggiungano il sito web del business, generando conversioni dirette.

D’altra parte, se il business mira ad aumentare la visibilità del marchio e generare interesse nei confronti dei prodotti o servizi offerti, la campagna Google Display potrebbe essere la scelta migliore. Questo perché gli annunci pubblicitari della campagna Google Display sono mostrati su siti web e app che fanno parte della rete Google Display Network, che include una vasta gamma di siti web e app in diversi settori e aree geografiche. Questo approccio di targeting più ampio può aumentare la consapevolezza del marchio e la considerazione del prodotto o servizio offerto.

Che impatto hanno a livello economico?

Le campagne Google Search sono più efficaci per generare conversioni dirette, mentre le campagne Google Display sono più efficaci per aumentare la consapevolezza del brand e la considerazione del prodotto o servizio offerto.

Inoltre, le campagne Google Search richiedono un approccio più mirato e specifico, in quanto gli annunci pubblicitari sono mostrati solo agli utenti che effettuano ricerche specifiche. Ciò richiede un’analisi approfondita delle parole chiave e delle frasi utilizzate dai potenziali clienti e una strategia di targeting più precisa.

D’altra parte, le campagne Google Display richiedono una strategia di targeting più ampia, in quanto gli annunci pubblicitari sono mostrati a un pubblico più vasto. Ciò richiede una maggiore attenzione alle caratteristiche demografiche e agli interessi del pubblico target e un’analisi approfondita dei siti web e delle app della rete Google Display Network.

In sintesi, la scelta tra una campagna Google Search o Display dipende dalle esigenze e dagli obiettivi del business. Entrambe le campagne possono generare un ottimo ritorno sull’investimento se gestite correttamente. È importante analizzare i dati delle campagne pubblicitarie e monitorarle costantemente per ottimizzare i risultati e massimizzare il ROI.


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Cosa sono le campagne Google Search? Come impostarle?


Cosa sono le campagne Google Search?

Le campagne Google Search sono una forma di pubblicità online che consente agli inserzionisti di raggiungere il proprio pubblico target e promuovere il business online. Questo avviene attraverso la visualizzazione di annunci pubblicitari pertinenti ai potenziali clienti che effettuano ricerche su Google. Gli annunci sono visibili sulla SERP di Google, sopra o sotto i risultati organici, quando gli utenti cercano parole chiave o frasi specifiche. Grazie a questo metodo pubblicitario, gli inserzionisti possono promuovere prodotti o servizi ai potenziali clienti che sono attivamente alla ricerca di soluzioni online. In questo articolo, approfondiremo come impostare e sfruttare al meglio questa efficace piattaforma pubblicitaria.

Come impostare una campagna Google Search?

Ecco come impostare una campagna Google Search in 5 semplici passaggi:

  1. Scegliere l’obiettivo della campagna: Prima di creare la campagna, è importante decidere l’obiettivo della campagna pubblicitaria. Ad esempio, si può scegliere di aumentare il traffico sul sito web, aumentare le conversioni o aumentare la consapevolezza del brand. La scelta dell’obiettivo aiuterà a definire il tipo di offerta, il budget e la creazione degli annunci pubblicitari.
  2. Definire il pubblico target: Dopo aver scelto l’obiettivo della campagna, è importante definire il pubblico target per la campagna pubblicitaria. In questo modo, gli annunci pubblicitari saranno mostrati solo ai potenziali clienti che corrispondono alle caratteristiche demografiche selezionate.
  3. Scegliere le parole chiave: Le parole chiave sono fondamentali per una campagna pubblicitaria efficace su Google Search. È importante selezionare parole chiave pertinenti al business e alle esigenze del pubblico target. Gli inserzionisti possono utilizzare gli strumenti di ricerca delle parole chiave di Google per trovare le parole chiave pertinenti al business.
  4. Creare gli annunci pubblicitari: Una volta selezionate le parole chiave, è il momento di creare gli annunci pubblicitari. Gli annunci dovrebbero essere pertinenti al pubblico target e includere una chiamata all’azione chiara e persuasiva. Gli inserzionisti possono utilizzare gli strumenti di creazione degli annunci di Google per creare annunci pubblicitari efficaci e mirati.
  5. Impostare il budget e l’offerta: Infine, è importante impostare un budget giornaliero per la campagna pubblicitaria e un’offerta per ogni parola chiave selezionata. Gli inserzionisti possono utilizzare gli strumenti di offerta automatica di Google per impostare offerte intelligenti in base alla probabilità di conversione.

Ottimizzare le campagne

Oltre alla creazione di una campagna efficace, è importante ottimizzare continuamente la campagna pubblicitaria per garantire il massimo ritorno sull’investimento. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Monitorare costantemente le parole chiave è fondamentale per il successo della campagna pubblicitaria. Gli inserzionisti devono monitorare le prestazioni delle parole chiave per identificare quelle che stanno generando il maggior traffico e le conversioni, e quelle che non funzionano bene.
    • Le parole chiave meno performanti dovrebbero essere eliminate o modificate per migliorare le prestazioni della campagna pubblicitaria. Inoltre, gli inserzionisti dovrebbero considerare di aggiungere parole chiave a corrispondenza esatta o a corrispondenza di frase per raggiungere il pubblico target in modo più specifico.

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  • Utilizzare le estensioni degli annunci, possono migliorare la visibilità degli annunci pubblicitari e la probabilità di conversione. Le estensioni del sito web consentono agli utenti di accedere direttamente a determinate pagine del sito web, mentre le estensioni delle chiamate consentono agli utenti di effettuare chiamate direttamente dall’annuncio.
    • Le estensioni del messaggio, invece, consentono agli utenti di inviare messaggi di testo direttamente dall’annuncio. Utilizzando le estensioni degli annunci in modo efficace, gli inserzionisti possono migliorare la probabilità di conversione degli annunci pubblicitari e ottenere un maggior successo
  • Testare diverse versioni degli annunci può aiutare gli inserzionisti a individuare gli annunci che funzionano meglio e migliorare il tasso di conversione degli annunci pubblicitari. Gli inserzionisti possono testare diverse versioni degli annunci testuali, delle immagini e dei video per identificare quali funzionano meglio con il proprio pubblico target.
    • Inoltre, gli inserzionisti dovrebbero considerare di testare diverse versioni degli annunci con diverse offerte e chiamate all’azione per identificare quella che funziona meglio per il proprio business.
  • Utilizzare le corrispondenze di parole consentono agli inserzionisti di raggiungere il proprio pubblico target in modo più specifico. Le corrispondenze esatte consentono di mostrare annunci solo quando l’utente effettua una ricerca su una parola chiave specifica, mentre le corrispondenze di frase consentono di mostrare annunci quando l’utente effettua una ricerca su una frase specifica.
    • Le corrispondenze ampie consentono di mostrare annunci anche quando l’utente effettua una ricerca su parole chiave correlate o anche simili. Utilizzando le corrispondenze di parole chiave in modo efficace, gli inserzionisti possono migliorare la precisione della campagna pubblicitaria e raggiungere il pubblico target in modo più specifico.
  • Utilizzare Google Analytics, uno strumento fondamentale per monitorare le prestazioni della campagna pubblicitaria e ottenere informazioni preziose sui comportamenti degli utenti sul sito web. Gli inserzionisti possono utilizzare Google Analytics per monitorare il traffico sul sito web, le conversioni e i comportamenti degli utenti sul sito.

Queste informazioni possono aiutare gli inserzionisti a migliorare la precisione della campagna pubblicitaria e ottenere il massimo ritorno sull’investimento.

 

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Le diverse tipologie di campagne su Google AdWords

Google AdWords è una delle piattaforme pubblicitarie online più utilizzate al mondo, con oltre 1,5 miliardi di utenti attivi mensilmente. Ciò significa che ogni giorno, milioni di inserzionisti cercano di raggiungere il loro pubblico ideale attraverso campagne pubblicitarie su Google AdWords. Tuttavia, non tutte le campagne sono uguali e non tutte le strategie funzionano allo stesso modo. In questo articolo, esploreremo le diverse tipologie di campagne su Google AdWords e le loro differenze peculiari su Google AdWords.

Partiamo dal concetto di base: Google AdWords è una piattaforma pubblicitaria online che consente agli inserzionisti di creare e gestire campagne pubblicitarie sui risultati di ricerca di Google. Questi annunci possono apparire in cima alla pagina dei risultati di ricerca (SERP) o sulla parte inferiore della pagina, a seconda del tipo di campagna.

In termini generali, le campagne su Google AdWords si dividono in due categorie principali: campagne di ricerca e campagne di display. Ognuna di queste categorie comprende diverse tipologie di campagne, che esploreremo di seguito.



Campagne di ricerca

Tra le diverse tipologie di campagne su Google ASWords, le prime che analizziamo sono le campagne di ricerca sono quelle che compaiono in cima alla pagina dei risultati di ricerca di Google quando un utente cerca un termine specifico. Questi annunci sono basati su parole chiave, ovvero le parole o frasi che l’utente digita nella barra di ricerca di Google.

Le campagne di ricerca includono le seguenti tipologie:

  • Campagne di ricerca standard: questo è il tipo di campagna più comune su Google AdWords. Gli annunci appaiono in cima alla pagina dei risultati di ricerca di Google quando un utente cerca una parola chiave specifica. Gli inserzionisti possono selezionare le parole chiave che desiderano targettizzare e definire un budget giornaliero per la campagna.
  • Campagne di ricerca dinamiche: in questo tipo di campagna, Google genera gli annunci automaticamente gli annunci in base al contenuto del sito web dell’inserzionista. Questo significa che gli annunci saranno pertinenti al contenuto del sito web e possono aiutare a raggiungere un pubblico più ampio.
  • Campagne di ricerca con offerta intelligente: in questo tipo di campagna, Google utilizza l’apprendimento automatico per ottimizzare le offerte delle parole chiave in base alla probabilità di conversione. Ciò significa che Google regola automaticamente le offerte per le parole chiave che sono più propense a generare conversioni.

Campagne di display

Le campagne di display sono quelle che appaiono sui siti web di terze parti come banner pubblicitari, annunci video o annunci testuali. Questi annunci sono basati su interessi, posizioni geografiche e altre caratteristiche demografiche dei visitatori del sito web.

Le campagne di display includono le seguenti tipologie:

  • Campagne di display standard: questo è il tipo di campagna più comune per la pubblicità display. Gli annunci vengono visualizzati sui siti web di terze parti in base ai criteri selezionati dall’inserzionista, come la posizione geografica, gli interessi del visitatore e altri fattori demografici.
  • Campagne di remarketing: in questo tipo di campagna, gli annunci vengono mostrati agli utenti che hanno già visitato il sito web dell’inserzionista. Questo campagna è particolarmente efficace per mantenere il contatto con i visitatori del sito web e incoraggiarli a tornare e a completare un’azione di conversione.
  • Campagne di affinità e di targeting per intento: questi tipi di campagne consentono agli inserzionisti di raggiungere un pubblico basato sugli interessi o sull’intento di ricerca degli utenti. Gli annunci verranno visualizzati su siti web di terze parti selezionati da Google sulla base delle abitudini di navigazione degli utenti e delle ricerche effettuate su Google.

Leggi anche: Come promuoversi su Google

Differenze tra le diverse tipologie di campagne su Google AdWords

Le differenze tra le diverse tipologie di campagne si basano sui loro obiettivi e sulla modalità di targeting. Le campagne di ricerca sono ideali per raggiungere utenti che stanno cercando attivamente un prodotto o servizio specifico, mentre le campagne di display sono utili per aumentare il brand awareness e raggiungere un pubblico più ampio.

Nelle campagne di ricerca si utilizzano parole chiave per definire il targeting, mentre nelle campagne di display si basano su criteri come la posizione geografica, gli interessi degli utenti, il remarketing e il targeting per intento. Le prime sono ideali per raggiungere un pubblico altamente mirato, mentre le seconde sono utili per raggiungere un pubblico più ampio.

Inoltre, le campagne di ricerca consentono di utilizzare annunci testuali, mentre le campagne di display permettono di utilizzare annunci visivi o di testo. Gli annunci testuali sono ideali per mostrare informazioni specifiche e dettagliate sul prodotto o servizio offerto, mentre gli annunci visivi sono utili per attirare l’attenzione degli utenti e aumentare il brand awareness.

Infine, le campagne di ricerca si basano sul modello di pagamento pay-per-click (PPC), mentre le campagne di display utilizzano il modello di pagamento per impressioni o visualizzazioni. Gli inserzionisti con il modello PPC pagheranno solo quando un utente fa clic sull’annuncio, mentre il modello per impressioni o visualizzazioni richiede un pagamento per ogni volta che l’annuncio viene visualizzato.

 

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Google My Business per le imprese locali

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Vent’anni fa il fatto di essere presenti con la propria azienda sull’elenco telefonico locale era il modo migliore di trovare clienti potenziali.

Ma se oggi le rubriche telefoniche sono utili per una varietà di scopi, tra cui tenere i finestrini aperti, sistemare tavoli traballanti, o fungere da accensione di emergenza per gli incendi, solo in rarissime occasioni possono aiutare qualcuno a trovare un fornitore di prodotti/servizi a livello locale.

Inutile negarlo: Google ha preso il posto del buon vecchio elenco telefonico.

Cercando un’attività sul web, infatti, Google mostrerà tra i primi risultati i nomi e i riferimenti  delle attività commerciali locali, nonché le recensioni lasciate dagli utenti.

Attraverso Google è possibile, inoltre, visualizzare le foto di un’azienda e persino contattarla senza nemmeno visitarne il sito web.

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Google My Business (GMB)

Google My Business è la piattaforma di Google per classificare le aziende in una determinata località. Secondo i fattori di posizionamento della ricerca locale di Moz, il 25 percento dei fattori che determinano se il vostro business sarà trovato o meno sono direttamente influenzati da GMB.

Sebbene non tutti i fattori siano facilmente controllabili, ce ne sono diversi sui quali puoi lavorare per migliorare la tua posizione in classifica.

Fattori alla base delle classifiche locali di Google My Business

Purtroppo Google trattiene molte informazioni sul suo algoritmo di classificazione, ma possiamo fare ipotesi abbastanza precise sui fattori che hanno contribuito alla classifica dei business locali dei motori di ricerca.

Fattori di Google My Business: vicinanza

Il principale fattore di classificazione relativo a Google My Business è la vicinanza della tua azienda da colui che ha compiuto la ricerca. Pertanto, se desideri classificarti in alto alle classifiche locali, tutto ciò che devi fare è spostare la tua attività commerciale entro pochi metri dal ricercatore appena pochi secondi prima che avvenga la ricerca. Semplice! XD

Scherzi a parte, la vicinanza non è, ovviamente, un fattore controllabile, ma ce ne sono molti altri, invece, sui quali è possibile intervenire.

Fattori di Google My Business: età

 I business con un’età maggiore vengono classificati più in alto. Nemmeno su questo fronte, quindi, c’è molto su cui poter agire.

L’importante è rivendicare il proprio business il prima possibile per evitare di perdere altro tempo prezioso e vedersi superare da compagnie più recenti.

Fattori di Google My Business: corretta categoria aziendale

Una categoria aziendale corretta è il terzo fattore di classificazione più influente. Assicurati, dunque, di compilare adeguatamente la tua scheda al momento della registrazione del tuo business.

Dopo aver visto i fattori che influenzano il posizionamento del tuo business, vediamo qualche strategia per rendere la tua impresa più appetibile sul web.

Un consiglio è quello di cercare di aggiungere costantemente recensioni.

In questo caso i parametri a cui prestare attenzione sono:

  • Il numero di recensioni
  • La velocità con cui ottieni recensioni
  • Il valore di quelle recensioni
  • Il contenuto di quelle recensioni

L’ideale è quello di servirsi di un elenco di clienti soddisfatti da usare all’occorrenza per sollecitare la stesura di una recensione positiva.

Oppure è consigliabile cogliere il momento e richiedere un feedback dopo aver completato positivamente il lavoro con un cliente, perché si sa che la gratitudine ha breve durata!

In ogni caso assicurati di inviare al tuo cliente il link diretto al tuo elenco Google My Business in modo che sappia dove lasciare la recensione.

Altri importanti fattori di classificazione Google My Business: ottieni più click

 I click continuano ad essere un fattore di grande influenza quando si tratta di classificarsi nei risultati di ricerca locali.

Scrivi, quindi, contenuti con targeting geografico: avere parole chiave geograficamente specifiche nei tuoi contenuti può aiutarti a ottenere buoni risultati a livello locale.

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Altri importanti fattori di classificazione Google My Business: numero di tracciamento univoco

L’utilizzo di un numero di tracciamento univoco, come un numero di telefono, a cui gli utenti non avranno accesso in altri luoghi, è un ottimo modo per aiutare il tuo business a scalare le classifiche GMB.

Nella dashboard GMB, aggiungi il numero di telefono di tracciamento come numero di telefono principale.

Altri importanti fattori di classificazione Google My Business: Messaggi

Avere la possibilità di chiamare dagli elenchi locali su un dispositivo mobile non è una novità. Avere la capacità di inviare messaggi di testo a un’azienda è, invece, un’implementazione relativamente recente. Come saprai la maggior parte dei siti Web oggi consente di utilizzare il modulo di contatto o la chat dal vivo. La messaggistica di Google My Business offre agli utenti la stessa esperienza, ma senza dover visitare il tuo sito Web.

Altri importanti fattori di classificazione Google My Business: Google Post

 Google Post è una nuova possibilità che Google ha recentemente aggiunto. I post sono brevi frammenti di informazioni che scadono dopo circa una settimana. Questi possono includere notizie aziendali, eventi imminenti, nuovi prodotti o offerte per le aziende appropriate.

Conclusione

 Gli elenchi GMB sono essenzialmente la nuova home page del tuo sito web. Le persone usano questi elenchi per conoscere chi sei, leggere le recensioni e contattarti, il tutto senza mai visitare il tuo sito web.

Essere presenti è, quindi un must per ogni impresa.

Per approfondire tutte le potenzialità di Google My Business richiedici una consulenza!

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GOOGLE ASSISTANT: IL FUTURO E’ SEMPLICE, PARLACI!

Google assistant è il migliore assistente vocale tra quelli sviluppati dalle grandi multinazionali del web. Lo dice Loop Ventures, una venture capital americana, che investe in frontiere tecnologiche e che ogni anno svolge un test comparativo sottoponendo 800 domande a Siri di Apple, Google Assistant, Alexa di Amazon e Cortana di Microsoft.

Anche quest’anno Google ha sorpassato i concorrenti in tutte le categorie (commercio, locale, informazioni e navigazione) tranne una, cioè la categoria comandi in cui Siri, forse per la maggiore integrazione con il suo sistema operativo MacOs, riesce meglio.
I giganteschi investimenti che da tempo Google sta facendo in intelligenza artificiale, machine learning e tecnologie connesse, evidentemente stanno dando i loro frutti. Quali sono? Frutti economici per Google che si posizione al meglio in uno dei mercati più promettenti del futuro, e frutti in termini di comodità ed efficienza per milioni di cittadini che usando i comandi vocali di Google organizzano al meglio la propria vita quotidiana.

Google Assistant: come attivarlo

L’Assistente Google è la versione più evoluta – lanciata il 1 novembre 2017 – del primo Google Now. L’obiettivo di questa seconda versione di comandi vocali era quello di ottenere dialoghi più naturali e risposte alle richieste degli utenti più precise e pertinenti.
Pare proprio che Google ce l’abbia fatta, superando per giunta Siri che era fino a poco tempo fa considerato uno degli assistenti vocali più naturali e più efficienti.
Ma vediamo ora cosa si può fare con Assistente Google: la prima cosa da sottolineare che è l’assistente può essere installato tramite la app di google su tutti i dispositivi con sistema operativo Android. Basta entrare nell’applicazione, andare nel menù ‘Impostazioni’ e selezionare ‘Voce’. Poi abilita le voci presenti all’interno del menu Rilevamento “Ok Google” e da questo momento sarà sufficiente pronunciare ‘Ok Google’ o frasi come ‘Hei Google’ per attivare l’assistente vocale. Ricorda che una volta abilitato nella app l’assistente potrai sempre modificare le impostazioni nell’apposito menù.

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Quali sono i comandi vocali e cosa puoi farci

I comandi vocali di Google sono tantissimi e il modo migliore di scoprirli è provare ad utilizzarli, facendo domande e dando indicazioni all’assistente. In ogni caso illustriamo qui una breve lista di quelli più diffusi, che servono a migliorare la vita quotidiana e l’utilizzo dell’ormai insostituibile smart-phone che tutti abbiamo in tasca o nella borsa.

Prima di tutto vediamo le funzioni più semplici, quelle che usiamo più spesso anche manualmente:

Chiamare: “Ok Google, chiama [contatto]“.

Inviare messaggi: “Ok Google, invia un messaggio su WhatsApp (o altra app) a [Destinatario]” e dettare il testo.

Aprire siti e app: “Ok Google, apri [app]” oppure “Ok Google, vai a [sito internet]”

Inviare una email: “Ok Google, invia un’email a [contatto/email], oggetto [oggetto], messaggio [messaggio]” dettando il testo del messaggio.

Postare sui social network: “Ok Google, pubblica su [social] [testo messaggio]“.

Impostare una sveglia:  “Ok Google, svegliami alle [ora]” oppure “Ok Google, svegliami tra [numero-di-ore]“.

Dare l’orario: puoi scoprire l’ora esatta di qualsiasi città del mondo pronunciando “Ok, Google che ore sono a [città].”

Ci sono anche le funzioni con cui navighiamo app come la famossima Google Maps:

Indicazioni stradali: “Ok Google, indicazioni per [indirizzo] [città] [mezzo-utilizzato]“.

Punti d’interesse: “Ok Google, trova [Punto-interesse] più vicino” oppure “Ok Google, dov’è [Punto-interesse] più vicino”.

E ancora si può usare Google Assistant per attivare una serie di utilities che usiamo praticamente ogni giorno:

Informazioni meteo: “Ok Google, che tempo fa a [città]” oppure “Qual è il meteo a [città] [giorno]“.

Calcoli: “Ok Google, [numero] diviso/più/meno/moltiplicato per/elevato alla/… [numero]”.

Traduzione: “Ok Google, traduci [parola/frase] in [lingua]” oppure “Ok Google, come si dice [parola/frase] in [lingua]“.

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Valute e azioni di borsa: “Ok Google, prezzo azioni di [azienda/metallo/moneta]” oppure “Ok Google, quanto vale [cifra] [moneta] in [moneta]“.

Unità di misura: “Ok Google, quanti [grandezza/valuta] sono [cifra] [grandezza/valuta]“.

Promemoria: “Ok Google, ricordami [cosa] [quando] [dove]“.

E infine non potevano mancare le funzioni legate alla musica, come ad esempio:

Controllo riproduzione musica: “Ok Google, riproduci musica [brano o autore]” oppure più semplicemente “Ok Google, riproduci un po’ di musica”.

Riconoscere canzoni: “Ok Google, ascolta brano” oppure “Ok Google, che brano è”.

Google Home: come funziona l’assistente vocale quando diventa maggiordomo

A marzo di quest’anno – come annunciato da tempo – ha fatto il suo debutto in Italia Google Home, una serie di due altoparlanti intelligenti progettati per portare in casa le funzioni che abbiamo già visto di Google Assistant e per gestire applicazioni di domotica.

In concreto, Google Home partendo da ciò che può già fare l’Assistente Google su smartphone, si configura come una figura che prende nota e ci organizza la vita: promemoria, sveglie e appuntamenti, meteo, informazioni sui viaggi imminenti, informazioni nutrizionali sugli alimenti e altro ancora.
Purtroppo non  legge le notifiche dal cellulare, e quindi non è in grado di sostituirsi pienamente ad esso.
Ma non bisogna disperare: Google Home infatti è un prodotto in continua evoluzione e in futuro saranno sempre di più le nuove funzioni che verranno sbloccate dagli sviluppatori. A partire dalla domotica, dove ci si attende una crescita esponenziale a quella che si avrà negli impianti in casa. “Ok Google, accendi la lavatrice a 30°” oppure “Ok Google, alza le tende e accendi l’aria condizionata”: solo per fare un esempio di come si potrebbe usare questo gadget se si avessero in casa impianti di domotica interconnessi su tutti gli elettrodomestici.

Il futuro è semplice: parlaci

Avete quindi compreso pienamente che una parte del futuro della nostra vita quotidiana sarà sempre più affidata ai comandi vocali governati dall’intelligenza artificiale. Ciò che ci apparirà come la cosa più facile del mondo – ovvero parlare e chiedere con la voce come se stessimo parlando ad un altro essere umano – in realtà è il frutto di straordinari e ingenti investimenti in ricerca tecnologica e di molti anni di lavoro. In questo mondo tutto cambia e si aggiorna molto velocemente: come saranno le nostre case tra vent’anni? Chissà, potremmo chiederlo a Google Home. Intanto però sappiamo che dobbiamo aggiornare i nostri siti internet e la nostra Seo per la ricerca fatta con comandi vocali, che diventerà a breve la modalità più diffusa di ricerca. Che aspetti? Mg Group Italia, web agency di Massa Carrara, è qui anche per aiutarti ad affrontare queste nuove sfide.

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Google Adwords Diventa Google Ads

Google Adwords Diventa Google Ads

Google Adwords cambia nome e diventa Google Ads. Alcuni di voi avranno visto comparire questo annuncio navigando nelle piattaforme google e si saranno chiesti come mai. La spiegazione non è poi così complessa e quindi proviamo a raccontarvela in un breve post di questo blog.

Google Ads: un rebranding e un prodotto più semplice

Maggiore semplicità: è questo l’obiettivo del rebranding di Google Adwords. La semplificazione del nome, con il taglio delle lettere, è già un po’ un segnale di questa intenzione di Google. A renderla palese poi ci sono le dichiarazioni dei manager protagonisti dell’operazione: Sridhar Ramaswamy, vicepresidente senior Ads & Commerce di Google, ha spiegato sul blog di google, che ‘la compagnia ha ottenuto “feedback consistenti” e l’alto numero di acquisizioni nel tempo possono aver generato qualche confusione tra gli inserzionisti. Il rebrand dovrebbe cominciare a luglio e l’obiettivo è quello di semplificare, introducendo formule più semplici per inserzionisti e publisher’.

E poi ancora ha parlato della complessità del mondo dell’advertising on-line contemporaneo, spiegando ancora che “Abbiamo lanciato AdWords circa 18 anni fa con un semplice obiettivo: rendere più facile la connessione online con le aziende. […] Molto è cambiato da allora […] Di conseguenza, gli operatori di marketing hanno maggiori opportunità di raggiungere i consumatori attraverso canali, schermi e formati. Le possibilità non sono mai state così stimolanti, ma non sono mai state nemmeno così complesse”.

Per andare incontro a queste nuove esigenze delle aziende e dei marketers Google Ads  diventerà più semplice da utilizzare, e ci saranno nuovi strumenti e soluzioni per aiutare gli inserzionisti meno esperti ad impostare una campagna di annunci, sia nella rete display sia in quella search. Ma non solo, dietro il cambio di nome c’è anche la scelta di raggruppare in un’unica piattaforma l’intera gamma di funzionalità pubblicitarie offerte da Google.com, dagli altri canali di proprietà della società e dai siti partner: app, YouTube, Google Maps, Google Play, e altro ancora tutte accessibili dal nuovo Google Ads.

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Google Ads e il ‘machine learning’ per le PMI

Per le piccole e medie imprese Google ha scelto la strada dell’introduzione in Google Ads di un nuovo tipo di campagna, pensata appositamente per chi muove i primi passi nell’advertising online. Nel blog di Kim Spalding – Product Management Director di Google – si legge: “con l’introduzione di Google Ads, le piccole imprese possono ora utilizzare le Smart Campaigns, la nostra nuova esperienza di annunci predefiniti. Abbiamo creato le Smart Campaigns adattando l’innovazione e la tecnologia pubblicitaria disponibile con Google Ads ai bisogni dei proprietari di piccole imprese. Ora puoi creare annunci in pochi minuti e ottenere risultati concreti, come far squillare il telefono, inviare lead al tuo sito web o portare clienti al tuo negozio.”

Tutto ciò sarà possibile grazie alla tecnologia di ‘machine learning’, apprendimento automatico, che è stata inserita nel nuovo Google Ads e che avrà molteplici funzioni, tra le quali le seguenti che destano maggiore interesse nei piccoli inserzionisti:

  1.  rendere adattabili gli annunci search: in questo modo il marketer non ha bisogno di fare altro rispetto ad inserire fino a 15 titoli e 4 righe di descrizione. Sarà Google a testare le combinazioni migliori e a produrre fino al 15% in più di risposte agli annunci.
  2. massimizzare la pertinenza degli annunci video su YouTube: grazie all’intelligenza artificiale google selezionerà i clienti cui mostrare i video pubblicitari tra quelli più responsive e più inclini a considerare l’acquisto dopo aver visto un video proposto da un brand. Questa funzione che si chiama Maximize Lift è attualmente in versione beta e verrà resa disponibile per tutti nei prossimi mesi
  3. aumentare le visite ad un negozio: questa funzione è attribuita alle ‘campagne locali’ e serve a massimizzare il numero dei clienti che arriveranno fisicamente presso un rivenditore dopo la ricerca on-line
  4. migliorare le campagne shopping: anche queste campagne avranno dei miglioramenti tecnici, diventando campagne ‘smart shopping’, cioè intelligenti, grazie all’apprendimento automatico. In questo modo basterà selezionare le Kpi aziendali e non sarà più necessario impostare tutto manualmente, inoltre questo tipo di campagna verrà ottimizzata su obiettivi di business multipli

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3 nuovi marchi Google per inserzionisti di tutte le dimensioni

Non c’è solo Google Ads, visto che per le aziende più grandi Google ha deciso di ottimizzare anche le altre piattaforme, introducendo nuovi marchi anch’essi portatori di soluzioni più semplici: Google Marketing Platform e Google Ad Manager. Anche in questo caso si tratta di revisioni che puntano a semplificare la pubblicazione di annunci e ad aumentarne il valore, ottimizzando il posizionamento sui dispositivi e i canali giusti per i target individuati.

  1. Google Marketing Platform unifica i prodotti per inserzionisti DoubleClick Digital Marketing e Google Analytics 360 Suite e si rivolge ai team di marketing aziendali che hanno bisogno di utilizzare contemporaneamente la tecnologia di annunci e quella di analisi.La piattaforma aiuta quindi gli esperti di marketing a pianificare, acquistare, misurare e ottimizzare i media digitali e le esperienze dei clienti in un unico posto. Inoltre Google ha annunciato che a questa piattaforma verranno nelle prossime settimane unificate anche le funzionalità di DoubleClick Bid Manager, Campaign Manager, Studio e Audience Center nella funzione che verrà chiamata Display & Video 360.
  2. Google Ad Manager: una piattaforma completa che unisce DoubleClick for Publishers e DoubleClick Ad Exchange. E’ rivolta al mondo degli editori che hanno bisogno di maggiore semplificazione a fronte di una sempre maggiore complessità della qualità e del numero dei device utilizzati per pubblicare e monetizzare i propri contenuti.

Il futuro dell’advertising per web comincia in questi giorni: farne parte anche tu

Il mondo dell’advertising di google può sembrare a molti titolari di piccole e medie imprese troppo complesso e distante dalle proprie competenze. Lo sa Google, che sta razionalizzando i suoi servizi, e lo sa chi come noi ogni giorno lavora al fianco di centinaia di imprenditori. Eppure questa distanza va colmata: un business cui si vuole dare un futuro di successo deve necessariamente utilizzare anche gli strumenti del web marketing. Lasciati guidare da noi di Mg Group, web agency di Milano, in questo nuovo percorso verso nuovi clienti e nuove opportunità. I nostri esperti sanno utilizzare perfettamente tutte le piattaforme di Google e sceglieranno per te le modalità migliori analizzando le caratteristiche della tua azienda.