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Rendi famoso il brand con pubblicità ‘pay per impression’

Vuoi sapere come far crescere il numero dei tuoi clienti e il volume del tuo fatturato? Allora devi sapere cos’è la brand awareness e come puoi aumentarla. Unisciti alle tantissime aziende che ogni giorno si prendono cura della propria identità e notorietà. Non farlo significa perdere occasioni ed opportunità che potresti invece cogliere grazie agli opportuni investimenti nel web e social media marketing. Una strategia sicuramente utile è quella di utilizzare campagne di inserzioni basate sulla formula commerciale del ‘pay per impression’, realizzate attraverso Facebook Ads e Google ADW.

Cos’è la brand awareness e perché è importante per la tua impresa

Cominciamo dalla definizione: la brand awareness è la riconoscibilità di un marchio e la capacità dei consumatori di associarlo ai prodotti o all’impresa che lo usano. In sostanza si tratta di considerare quanto un marchio sia famoso, e soprattutto quanto esso venga ricordato dal pubblico largo dei potenziali clienti. Più un marchio è conosciuto, più persone, al momento del bisogno, cercheranno on-line proprio il nome dell’azienda o del prodotto che sono immediatamente in grado di richiamare alla mente.
Un meccanismo semplice e facilmente comprensibile da chiunque, che spesso viene però trascurato da molti professionisti e perfino da alcuni comunicatori, troppo concentrati soltanto su obiettivi a breve termine che rischiano di non assicurare risultati duraturi nel tempo.

Se invece vuoi dare gambe solide al tuo business puoi scegliere di investire nella brand awareness, affidandoti a professionisti che si occuperanno per la tua azienda di misurare con dati oggettivi il livello di notorietà del tuo marchio, quello dei tuoi competitors e di individuare una solida strategia per farti conoscere da quanti più clienti possibile.

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Comunicare per raccontare la propria storia e i propri valori

Tutto si gioca intorno alla capacità di raccontare la storia del proprio marchio, i valori che rappresenta e di cercare un contatto empatico con le persone: investire in questo tipo di comunicazione è una scelta di straordinario valore, che darà i suoi frutti sul lungo periodo. Tutti i marchi più famosi investono molto nel brand in Internet, consapevoli che la sola strategia lead generation non può essere sufficiente per chi ha l’obiettivo di essere presenti su tutti i media e i canali per attirare massicciamente l’attenzione dei potenziali clienti, per comunicare al meglio la propria corporate identity e costruire un legame emotivo più forte di quello che si può ottenere con una campagna di marketing finalizzata esclusivamente alla vendita.

Perché scegliere una campagna pay per impression?

Una strategia sicuramente utile è quella di utilizzare campagne di inserzioni basate sulla formula commerciale del ‘pay per impression’, realizzate attraverso Facebook Ads e Google ADW. Banner e video con illustrazioni e testi coinvolgenti, capaci di attirare il pubblico più interessato al brand proposto e di sedimentarsi nella sua memoria.
Quando si deve impostare una strategia di rafforzamento del brand infatti ci si orienta in questa direzione, se si dispone di un budget adeguato e di una efficace targetizzazione questa è sicuramente la scelta migliore: nel caso in cui l’annuncio riceva numerosi click, si pagherà comunque soltanto per le visualizzazioni, con una evidente maggiore convenienza economica.

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I formati, strumenti, regole per una buona campagna di branding

In Facebook sono tre i formati a disposizione per le inserzioni: video, slideshow e il formato canvas consentono di calibrare il messaggio sul target di riferimento in maniera efficace, in modo da comunicare in maniera ricca il brand value.

In Google Adwords ci sono a disposizione almeno cinque tipologie di inserzione: annuncio di testo nei motori di ricerca, annuncio nella sezione Shopping, annunci in app mobile, banner nel Google Display Network e annuncio video su Youtube. Tra questi, gli ultimi due consentono di configurare la campagna di advertising sulle impostazioni e le funzionalità più utili ad aumentare la brand awareness.

Una campagna pay per impression efficace trae il massimo risultato anche da budget limitati, seguendo segue alcune piccole ma fondamentali regole nella costruzione delle inserzioni:

  1.  scegliere un layout visivo coerente con il messaggio,
  2.  usare testi empatici orientati all’engagement emotivo del pubblico,
  3.  usare un linguaggio pertinente, preciso ed evocativo,
  4.  generare curiosità per spingere i potenziali clienti ad approfondire la conoscenza dell’azienda o dei suoi prodotti
  5.  usare call to action chiare, che illustrino in maniera chiara i vantaggi dell’azione proposta.

Risultati concreti e misurabili

Con un buona strategia sarà possibile raggiungere risultati importanti e verificabili. L’analisi dei dati è uno dei passaggi chiave per migliorare il proprio marketing. Diversamente da quanto non accada con la tradizionale pubblicità, con i tools del web e dei social è possibile monitorare concretamente i risultati dei propri investimenti in tempo reale. Alla fine di ogni campagna potrai sapere con esattezza dati e numeri delle persone coinvolte, verificare l’efficacia del messaggio sul target individuato e quindi gestire al meglio le risorse economiche disponibili per massimizzare i risultati in futuro.

Perché restare nell’ombra?

Grazie al suo team giovane e dinamico MG Group , che ha varie sedi tra cui la più innovativa web agency a Modena, ti garantisce strategie di qualità e personalizzate per il tuo brand, derivanti da uno studio approfondito della tua azienda.

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Viral Marketing: alcune campagne diventate virali

Che cos’è il viral marketing?

Internet ha stravolto il modo di comunicare delle aziende e fare pubblicità: quale migliore presentazione può ricevere un’azienda o un brand se non quella fatta da una persona disinteressata e soddisfatta dei prodotti o servizi offerti attraverso il viral marketing?

Il viral marketing è un tipo di marketing non convenzionale che fa parte del word-of-mouth e ha lo scopo di attivare il passaparola in modo virale. Con uno sforzo minimo le aziende riescono a raggiungere moltissimi utenti.

Il passaparola è la trasmissione di informazioni, considerazioni, opinioni su un prodotto o su un brand che avviene da persona a persona in modo informale.

Il passaparola è sempre esistito, i cambiamenti avvenuti nel rapporto con le imprese e le evoluzioni nelle tecnologie di comunicazione, spingono a focalizzare in modo del tutto nuovo l’attenzione su questo fenomeno.

Il nome “virale” deriva dal fatto che la diffusione del messaggio avviene come un virus, sfruttando il passaparola. Per riuscire a funzionare il viral marketing deve avere un messaggio interessante capace di coinvolgere le persone al punto che, a loro volta, abbiano interesse nel diffonderlo ad altri.

Il pioniere del viral marketing è stato Hotmail che nel 1996 fece partire in Italia la prima campagna. Per diffondere il suo servizio e-mail gratuito, inserì ad ogni e-mail un testo non invasivo: “Ottieni la tua casella e-mail privata e gratis con www.hotmail.com”.

Il Viral Marketing che nel web trova ampio utilizzo è stato ideato da Ralph F. Wilson, consulente di E-Commerce, il quale definì un modello composto dai seguenti sei punti:

  1. 1 Offrire servizi o prodotti gratuiti
  2. 2 Facile da trasferire ad altri (amici e conoscenti)
  3. 3 Facilmente scalabile
  4. 4 Contenete motivazioni e comportamenti comuni
  5. 5 Utilizzare reti di comunicazione usate attualmente
  6. 6 Approfittare delle risorse altrui

Molti gli esempi di Viral marketing, partendo dalle e-mail contenenti aneddoti divertenti, giochi online, siti web curiosi, che nel giro di pochi giorni possono attrarre milioni di visitatori. Gli stessi YouTube e Facebook hanno trovato un ottimo alleato in questo tipo di marketing: nella fase iniziale si individua un contenuto portatore del “germe della condivisione” e lo si diffonde sul web in modo virale.

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Vediamo insieme qualche esempio vincente.

Ice Bucket Challenge

Viral Marketing ice Bucket Challege

Come dimenticare il periodo in cui la timeline di Facebook è stata invasa da persone vittime di secchiate d’acqua in testa?

Stiamo parlando dell’Ice Bucket Challenge – letteralmente “sfida del secchiello del ghiaccio”.

Si tratta di una campagna virale lanciata dalla ALS Association (Associazione statunitense contro la SLA) con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sclerosi laterale amiotrofica e di stimolare le donazioni per la ricerca.

La sfida aveva questa forma: la persona nominata veniva filmata mentre si versava (o le veniva versato) un secchio d’acqua sulla testa. Dopo l’eroico gesto, il protagonista di turno avrebbe invitato, nominandole, altre persone a fare lo stesso.

I designati avrebbero poi avuto 24 ore per rispondere alla nomination e fare una donazione alle Associazioni di malati di SLA e ai loro familiari per sostenere la ricerca.

Secondo dati diffusi dall’associazione nell’anno successivo al lancio della sfida sono stati raccolti 115 milioni di dollari.

Il fenomeno si è diffuso in modo virale sui social media nei mesi di luglio e agosto 2014, coinvolgendo anche personaggi famosi da tutto il mondo (da Zuckerberg a Bill Gates fino gli italiani Bocelli, Fiorello e Matteo Renzi).

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#LikeAGirl: storia di un esperimento sociale diventato virale

Viral marketing Like a girl

Questo è l’hashtag utilizzato nello spot andato per la prima volta in onda nel 2014 per la Always, famoso brand appartenente al gruppo P&G, che si occupa di prodotti per l’igiene femminile.

La sfida iniziale della campagna creativa è chiara: fare diventare il brand un punto di riferimento per il target femminile a cui si rivolge.

Per la campagna si è deciso di puntare al concetto di “woman empowerment”: rendere più sicure e consapevoli le giovani donne, spiegando e superando il disagio femminile nella transizione da bambine a giovani adulte.

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“Considerammo i differenti fattori che influenzano le ragazze durante il delicato periodo della pubertà.” dice Judy John, CEO e Chief Creative Officer di Leo Burnett Canada “Nel corso di queste indagini, qualcuno attaccò alla lavagna un pezzo di carta con scritto come una ragazza”.

Si comprese da subito la portata rivoluzionaria che quella frase, divenuta poi hashtag, avrebbe potuto assumere.

Si trattava di cambiare la percezione dell’espressione “come una ragazza”, da negativa a positiva, rompendo l’annosa relazione tra il genere femminile e i concetti di debolezza e inferiorità.

Relazione che le bambine non riescono ancora a cogliere appieno: pertanto, chiedendo loro di correre, o di combattere “come una ragazza”, avrebbero messo tutte se stesse nel farlo, dando quindi un senso tutto nuovo alla frase.

Dopo essere apparso nella vetrina pubblicitaria più appetibile, durante la finale del Super Bowl, è bastato poco perché il fenomeno #likeagirl prendesse piede sui social network, a partire da Twitter, dove post di varie figure femminili come atlete e soldatesse sono stati retwittati centinaia di volte.

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Il Buondì Motta

Viral Marketing Buondì Motta

L’ultimo spot del Buondì Motta, in passaggio sui piccoli schermi italiani da fine agosto, non è di certo passato inosservato. L’autore dell’ultima trovata di marketing dell’industria dolciaria è Alessandro Orlandi, direttore creativo della filiale italiana di Saatchi & Saatchi.

In un giardino da sogno una bambina elegante chiede alla madre, con eloquenza improbabile, “una colazione che possa soddisfare la sua voglia di leggerezza e gusto”. La risposta della madre è negativa: possa colpirla un asteroide se quella colazione esiste per davvero!

Il resto è già storia.

La potenza virale della pubblicità gioca su due registri: il piano comunicativo, che prende in giro la creatività “politically correct” della concorrenza, con un linguaggio, quello della bambina, parodistico fino al surreale.

Il secondo quello del finale a sorpresa dell’asteroide che, con una strage non annunciata, colpisce l’immaginario del target e genera condivisioni e discussioni appassionate sui social network.

Su Facebook abbiamo assistito alla proliferazione di meme tratti dalla sequenza principale dello spot con rivisitazioni in chiave storica, politica e cinefila.

In generale, il trucco comunicativo è quello di cavalcare l’onda delle notizie che fanno tendenza, trovando il modo di renderle irresistibili e quindi virali.

A questo punto potremmo porci la domanda: il messaggio della mia azienda può diventare virale?

Esistono alcune caratteristiche che rendono alcuni messaggi più “forti” rispetto ad altri. Gli esempi che abbiamo mostrato oggi, ad esempio, fanno leva su messaggi emozionali: la simpatia, la risata ma anche il senso d’appartenenza e la solidarietà, tutti ingredienti che contribuiscono a rendere i contenuti irresistibili e degni di condivisione.

Rivolgiti a dei professionisti, contattaci allo 05771516860 per una consulenza gratuita sulla gestione della comunicazione aziendale.

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Un sito web performante punto per punto

Il sito web non è un semplice tool messo a caso come corredo al proprio business. Una volta online è necessario che disponga di elementi performanti per poter comunicare il vostro messaggio aziendale al meglio, rendervi visibili e professionalmente adeguati ai tempi attuali.

Un sito web ben strutturato e organizzato non solo è facile da navigare ma anche veloce, altra caratteristica che ben lo fa amare da Google. La funzionalità è la caratteristica fondamentale di un sito web: pur linkando pagina dopo pagina, le persone devono sempre poter tornare indietro, andare avanti nella pagina successiva o decidere di linkare la home per tornare al punto di partenza. Il sito web deve poi essere completo: non devono mancare pagine come quella dei servizi o l’elenco dei prodotti dell’azienda perché contenuti imprescindibili di cui nessuno può fare a meno.

Vediamo insieme come costruire lo scheletro di un sito web.

Le pagine da inserire nel menù del sito web

L’homepage è la pagina di apertura del sito, la pagina che dovrebbe contenere il cosiddetto “effetto wow!” e far venir voglia quindi di esplorare il sito e continuare la navigazione.

La homepage può essere statica o dinamica: la prima appare sempre nello stesso modo, mentre l’altra cambia a seconda ad esempio dell’ultimo articolo del blog che è stato pubblicato.

Non esiste sito web senza la famosa pagina chi Siamo. Lo sbaglio da non commettere è quello di parlare di sé o della propria azienda in maniera meramente descrittiva o auto-referenziale. Le pagine about di maggior successo rispondono alle domande dei visitatori: Chi sei? Chi sono i tuoi collaboratori? Le tue partnership? Quali clienti hai? Ma soprattutto quale problema risolvi? È la pagina ideale per proporre la newsletter, ad esempio.

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Altro ingrediente fondamentale è la pagina dedicata ai servizi: servizi o prodotti che siano, infatti, il sito web necessita di una pagina sempre aggiornata da dedicarvi.

Da dove cominciare per una descrizione efficace? Il primo stratagemma è quello di annotare tutte le domande poste dai clienti al momento della richiesta del preventivo al fine di capire cosa vogliono sapere, quali informazioni ricercano maggiormente e soprattutto quali sono i dubbi al riguardo. Maggiori dettagli si riescono a fornire e maggiori obiezioni alla vendita si riesce a superare, maggiore sarà l’efficacia della pagina: in questo modo la conversione delle visite in contatti e in potenziali clienti sarà quasi automatica.

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sito web

Vitale è, poi, la pagina contatti: nonostante la si dia per scontata, esiste un numero sconfinato di siti che non provvedono alla creazione e per cui è necessario navigare altrove per la ricerca contatti.  Questa preziosa pagina va posizionata nel menù di navigazione, al termine, dopo tutte le altre. Consigliabile peraltro linkarla in una call to action (CTA), il pulsante che invita le persone a compiere un’azione. In questo caso specifico è utile chiedere di essere contattati per un preventivo o una richiesta informazioni. La pagina contatti deve poi contenere un modulo per l’invio di una richiesta immediata, un contact form: è necessario che indirizzo, numero di telefono, icone social collegate ai vari network e indirizzi mail siano in evidenza.

Per concludere, il cuore pulsante dell’attività: il blog. Si tratta della pagina cardine del sito e per questo necessita di un aggiornamento frequente, è interattivo e dinamico. A differenza delle altre pagine statiche, infatti, il blog ha bisogno di un lavoro continuo di creazione dei contenuti, pubblicazione e diffusione sui social per cui è necessario un preventivo piano editoriale.

Per avere qualche dritta in più, rivedi Come e perché creare un blog di successo

A questo punto è pronta la sitemap (base per la mappa) del sito web. Come detto in precedenza, è necessaria l’ideazione di una strategia preventiva, oltre ad evitare pagine poco utili e poco coerenti con il lavoro SEO alla base dell’attività.

Scegli i pacchetti che fa per te e contatta MG Group Italia  allo 05771516860.

Se abiti nei pressi di Modena, sei fortunato. Un’altra nostra sede è una delle migliori web agency a Modena, affidati a noi!

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Marketing 4.0: un’opportunità per il futuro delle imprese

Tante aziende stanno avviando un percorso di trasformazione digitale in ottica Industry 4.0 e Marketing 4.0, una nuova declinazione del concetto di marketing che rappresenta un’opportunità per ridefinire il futuro delle imprese italiane.

Industria 4.0 e digitalizzazione dei processi produttivi, distributivi e di consumo, sono gli elementi alla base del cambiamento.

Non si tratta solo dell’introduzione dei nuovi strumenti tecnologici ma di un vero e proprio salto di qualità a livello organizzativo e di marketing da parte delle aziende: occorre modificare, infatti, processi e strategie, al fine di implementare nuovi modelli di business per competere nel mercato e trasformare le esigenze dei clienti in benefici tangibili.

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Ma qual è il ruolo del marketing 4.0 in questa nuova partita?

È evidente che la tecnologia ha modificato il modo in cui i clienti si relazionano con le aziende e si connettono tra di loro, ponendo loro stessi al centro del proprio universo. Così, ad essere coinvolti in questo processo di trasformazione non sono solo le organizzazioni ma anche i consumatori, sempre più esigenti e iperconnessi.

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Dopo il Marketing 1.0 basato sui prodotti, il Marketing 2.0 in cui si spostava il focus sui clienti e il Marketing 3.0 in cui si spiegava il sistema dei valori che un’azienda dovrebbe esprimere, nasce il nuovo concetto di Marketing 4.0, che punta alle relazioni e alle connessioni tra aziende e clienti. Questo nuovo approccio permette alle imprese, da una parte di reagire in modo più efficiente alle variazioni della domanda e dall’altra di avvicinare la distanza tra loro e il consumatore finale.

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E così, come il marketing si adegua all’ondata della nuova rivoluzione industriale, quest’ultima si adatta al nuovo comportamento dei consumatori introducendo sistemi di produzione intelligenti che permettono di conoscere in anticipo gusti ed esigenze degli utenti e superare il tradizionale approccio del mercato di massa in esperienze di consumo personalizzate.

Qual è allora oggi la grande sfida?

Il Marketing 4.0 rappresenta, quindi, un ulteriore ripensamento dell’argomento marketing, focalizzato sulla convergenza tra nuovi bisogni del consumatore e trend tecnologici. Si tratta di un approccio nuovo che unisce l’interazione offline a quella online tra azienda e clienti, riflettendo soprattutto sul cambiamento del cosiddetto customer journey, ovvero il viaggio del cliente dal momento in cui entra in contatto col marchio fino a quando acquista e vive una vera e propria user experience.

Il nuovo modello prevede 5 A (fasi):

Scoperta (aware)

Attrattiva (appeal)

Ricerca (ask)

Azione (act)

Passaparola (advocate).

Le imprese trasformano i dati, intesi come bisogni, desideri, emozioni e comportamenti delle persone non solo in prodotti ma in veri e propri servizi (servitization) e in un’assistenza continua al cliente, protagonista assoluto di ogni processo decisionale.

MG Group Italia potrà aiutare la tua impresa a creare relazioni e connessioni con i tuoi clienti attraverso l’attuazione di strategie di Marketing 4.0

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Il GDPR: tutto quello che è utile sapere

Il GDPR è il Regolamento Generale sulla protezione dei dati (GDPR – General Data Protection Regulation) che entrerà in vigore il 25 maggio 2018 in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea, dopo quattro anni di dibattiti e trattative.

Si tratta di una piccola rivoluzione nel mondo della privacy, attesa ormai da diversi anni e il cui percorso è stato in continua salita, essendoci in gioco milioni di euro legati soprattutto alle attività di marketing e di profilazione oltre che i rapporti tra Europa e resto del mondo. Con tale regolamento la Commissione Europea intende rafforzare e unificare la protezione dei dati personali per cui tutti i regolamenti dei 28 Stati sono stati armonizzati con una serie di leggi. In quest’anno le organizzazioni devono informarsi sulle azioni da implementare e pianificare le attività, in vista delle conseguenti modifiche organizzative.

Quali cambiamenti comporta il GDPR?

  1. DPO: Obbligatorietà della figura del Data Protection Officer in ogni sede dell’azienda/ente pubblico.
  2. Sicurezza dei Dati – [Privacy By Design] : fin dalla progettazione delle attività di trattamento dovranno essere valutate le necessarie garanzie al fine di soddisfare i requisiti del Regolamento e tutelare i diritti degli interessati, anche adottando misure specifiche come la minimizzazione e la pseudonimizzazione, a garanzia della protezione dei dati personali.
  3. Diritto alla Portabilità dei dati: consente all’interessato di ricevere i dati precedentemente forniti ad un titolare del trattamento, oltre che di richiedere che gli stessi vengano trasmessi ad un latro titolare.

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  1. Registri delle attività di trattamento: sono tenuti dal Titolare e dal Responsabile del trattamento in relazione alle operazioni di trattamento effettuate sopra la propria responsabilità, contengono informazioni che riguardano le finalità del trattamento, le categorie di dati personali, i soggetti interessati e le misure tecniche e organizzative adottate.
  2. Segnalazioni delle violazioni: i responsabili dei dati devono informare entro 72 ore le autorità di protezione dei dati (Garante della Privacy) riguardo ogni violazione che metta a rischio i diritti degli individui e nel più breve tempo possibile tutti gli individui affetti in caso di violazione ad alto rischio.
  3. Valutazione dei rischi: obbligo in capo al Titolare che, a fronte di trattamenti che presentino rischi elevati, deve effettuare una valutazione dell’impatto del trattamento sulla protezione dei dati. Ovvero una valutazione preliminare delle conseguenze a cui un processo andrebbe incontro nel caso in cui venissero violate le misure di protezione dei dati. Se il rischio risulta elevato, occorre consultare il Garante della Privacy.
  4. Diritto alla cancellazione: la possibilità di ottenere la cancellazione dei propri dati personali.
  5. Sanzioni: Violare il GDPR comporta pene severe, con multe fino a 20 milioni di euro o del quattro per cento del fatturato globale, se superiore.

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Tutte queste novità impongono una serie di valutazioni da parte delle organizzazioni, rispetto alla Protezione dei Dati e comportano un necessario adeguamento alle nuove disposizioni.

La scadenza per il GDPR: il 24 maggio 2018

Il periodo utile per le aziende europee per adeguarsi alla nuova normativa privacy è di due anni e venti giorni a partire dal momento in cui il regolamento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, ovvero il 4 maggio 2016. Pertanto, le imprese – così come le pubbliche amministrazioni – avranno tempo fino al 24 maggio 2018 per ripensare i processi di trattamento dei dati adattandosi a novità come le valutazioni di impatto e i sistemi di certificazione e di notificazione delle violazioni. Nei casi in cui sarà necessario, le aziende dovranno anche dotarsi di un privacy officer.

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Diventa quindi imprescindibile una giusta pianificazione, la formazione delle differenti figure aziendali interessate dal trattamento e un buon coordinamento, cosicché le aziende possano farsi trovare pronte al momento dell’entrata in vigore del trattamento e gestire in modo ottimale questo importante adeguamento.

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Scarica l’intero Regolamento Generale sulla protezione dei dati

MG Group Italia, web agency a Padova.

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Integrare la Rete Vendita al Web Marketing

Guadagnare in efficienza riducendo i costi, con l’integrazione del Web Marketing nella rete vendita aziendale

La rete vendita delle aziende, ha sempre avuto il ruolo di stabilire una relazione diretta con il potenziale cliente. Il rapporto interpersonale è da sempre il vero valore aggiunto di un venditore, ma oggi qualcosa è cambiato. Le potenzialità senza confini di Internet e l’avvento del Web Marketing hanno cambiato le carte in tavola e anche il più bravo dei venditori deve saper operare attraverso i nuovi canali che il Web mette a disposizione.

Perché la rete di vendita tradizionale deve integrarsi con le nuove strategie digitali

Ormai, chi cerca uno specifico prodotto o servizio, ha sempre meno bisogno di un venditore a cui rivolgersi. Grazie ad Internet ognuno può cercare da solo ciò di cui ha bisogno.

Con questa affermazione può sembrare che la figura del commerciale tradizionale, sia destinata a sparire, perché non più in linea con le moderne tecniche di marketing.

Non sarà così, soprattutto per le aziende più lungimiranti, le quali, per battere la concorrenza si impegneranno ad adeguare le proprie risorse alle nuove realtà.

Dovrà essere fatto un graduale processo di integrazione della vecchia rete commerciale con le attuali regole del Web Marketing. Studiare e adattare alle proprie esigenze le nuove strategie e le nuove possibilità offerte dal marketing online.

Una moderna azienda che vuole essere leader nel suo settore, non può fare a meno di considerare questi aspetti.

Dovrà imparare ad usare i nuovi strumenti per poterne sfruttare le potenzialità, allargando così i propri orizzonti commerciali.

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Integrare la rete commerciale con il Web Marketing rappresenta una sfida che non deve spaventare

Affrontare un tale cambiamento rappresenta una sfida importante e ci si troverà a doversi confrontare con lo scetticismo e la paura di staccarsi dal marketing tradizionale.

Alcuni commerciali di vecchia generazione sono convinti che certi prodotti e servizi siano impossibili da vendere attraverso il web. Nulla di più sbagliato; infatti basterà cercare su Google questi prodotti e vedremo che ad essi sono associate migliaia di ricerche mensili.

Questo vuol dire che, attraverso i canali che la nuova frontiera del Marketing ci mette a disposizione potremmo attirare in inbound buona parte degli autori di queste ricerche.

Questo non vuole dire che la rete vendita tradizionale sia inutile, anzi, l’azienda ha bisogno di una rete commerciale. Il prodotto deve essere venduto soprattutto dai venditori, ma è sbagliato non considerare che migliaia di potenziali clienti ormai cercano in internet quello di cui hanno bisogno.

Un’azienda che decide di trascurare questo fattore non farebbe che precludersi uno spazio di vendita potenzialmente infinito, lasciando spazio alla concorrenza.

Scopri se SEI UN VENDITORE CHE SI SA VENDERE?

Orientare la propria rete commerciale verso i nuovi canali digitali vuol dire risparmiare considerevolmente sulle spese

Anche dal punto di vista dei costi il risparmio sarà notevole. Pensiamo solo alle spese che il venditore sostiene per raggiungere i clienti di una giornata di lavoro: carburante, pedaggi ecc. Tutti costi che con l’integrazione del marketing digitale verrebbero notevolmente ridotti.

Senza dimenticare che l’attività di vendita può essere condotta ovunque senza limiti territoriali, basta avere un PC o un tablet connessi a Internet. Inoltre si può procedere nella propria attività senza i vincoli degli orari d’ufficio e teoricamente si può essere operativi H24.

Le aziende che hanno sempre vissuto di marketing tradizionale spesso vedono Internet come una minaccia e non come un’opportunità.

E’ naturale che il web abbia cambiato il modo attraverso il quale l’utente prende informazioni e decide cosa acquistare. Prendendo consapevolezza di ciò, non bisogna restare a guardare, ma avere spirito di iniziativa per potersi rinnovare velocemente.

Molti venditori vecchio stampo, manifestano diffidenza verso il marketing online, reputandolo meno efficace del marketing tradizionale.

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Come sempre la verità sta nel mezzo, e le campagne marketing più efficaci sono quelle che riescono a conciliare entrambi i mondi.

Il venditore non deve sentire venir meno la propria professionalità, deve solo accettare la nuova sfida ed imparare ad usare gli strumenti che il Web Marketing mette a disposizione, così da integrarli con le proprie capacità nei rapporti interpersonali.

Il contatto umano non dovrà mai mancare ma si dovranno apprendere le nuove tecniche per raggiungere il cliente, grazie ai nuovi sistemi di comunicazione e strategie commerciali.

Le aziende che operano con una rete di vendita tradizionale contattano direttamente il cliente, a volte avvalendosi di fornitori di servizi esterni, come call centers che fissano appuntamenti per i venditori.

Questo vuol dire operare in outbound, cercare di raggiungere i potenziali clienti attraverso contatti telefonici oppure con la vendita porta a porta.

Molto meglio operare in inbound e attirare il cliente a se, magari ottimizzando la SEO del sito web aziendale, o grazie ad una campagna Pay Per Click. Il cliente sarà sicuramente più predisposto all’acquisto in questo modo, invece che essere scocciato da un call center o da un venditore porta a porta.

L’azienda per mantenere la rete di vendita al passo con i tempi deve investire in formazione

Il web marketing consente di rimodulare la propria rete vendita per orientarla verso nuove strategie di contatto, pur restando fedele al rispetto del rapporto umano.

C’è chi pensa alla possibilità di eliminare la propria rete vendita in favore del web marketing, ma non è questa la strada da intraprendere.

Parte della rete vendita dovrebbe essere formata per potersi dedicare al Web Marketing.

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Investire in questo tipo di formazione, vuol dire per l’azienda poter trasformare i propri agenti di vendita, in esperti di Digital Marketing e poter così sviluppare la propria rete commerciale anche sul web.

In questo modo anche un singolo venditore può fare marketing, operando in autonomia.

Attraverso le pagine dei Social e attraverso i motori di ricerca, può cercare nuovi clienti lavorando sulla propria professionalità e la notorietà del prodotto o servizio venduto.

Sempre nel contesto delle policy aziendali, potrà di sua iniziativa fare campagne di content marketing, email marketing oppure campagne Social Media.

Se pensi che la rete vendita della tua azienda abbia bisogno di integrarsi con le nuove realtà offerte dal Web Marketing, per essere sempre al passo con i tempi, contatta subito Mg Group, innovativa web agency di Padova. I nostri esperiti verranno incontro alla tue esigenze con la massima professionalità.

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Grandi novità: Facebook come Tinder

All’annuale conferenza F8, il CEO Mark Zuckerberg presenta il nuovo sistema di controllo della privacy e annuncia un nuovo servizio di incontri sentimentali implementato direttamente sul social.

In questi giorni in California si è svolto il consueto keynote F8 di Facebook, evento dedicato agli sviluppatori per presentare le novità e le evoluzioni che la piattaforma implementerà nei prossimi mesi. Quest’anno l’evento F8 ha assunto particolare importanza per due questioni in particolare.

Clear History: come proteggere i dati

Dato scandalo di Cambridge Analytica, che l’ha visto testimoniare al Congresso americano, Zuckerberg ha raccontato del suo impegno in favore di una sempre maggiore protezione dei dati degli utenti. Il CEO ha annunciato l’elaborazione di un sistema, la Clear History, attraverso il quale gli utenti potranno visualizzare i dati raccolti durante la navigazione sul social o su siti ed app ad esso collegate e cancellare la cronologia di navigazione o disabilitare del tutto la raccolta di tali dati.

«Permetterà di vedere i siti e le applicazioni che inviano informazioni mentre voi li utilizzate, di cancellare le informazioni dal vostro account e di disattivare la nostra capacità di immagazzinarli in futuro».

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La grande novità: Facebook come Tinder

Per risollevare l’animo degli users, poi, Mark Zuckerberg ha pensato al lancio un nuovo servizio dedicato appositamente agli incontri sentimentali, una nuova funzione di dating «destinata a costruire relazioni autentiche e durevoli, non solo di una serata».

Esattamente come il grande social di incontri online Tinder, i due miliardi e mezzo di utenti attivi su Facebook avranno la possibilità di accedere ad una nuova piattaforma di incontri, raggiungibile direttamente dalla normale applicazione. Si tratterà, però, di un servizio totalmente opzionale e aggiuntivo, una sezione a parte, utilizzabile solo da chi avrà intenzione di farlo; non interagirà in alcun modo con il profilo pubblico: l’area dating di Facebook avrà un canale parallelo e separato da quello che conosciamo fino a oggi per garantire agli utenti la massima privacy; chi vorrà accedere al tool, dovrà attivare una funzione e creare un profilo che sarà visibile solamente agli utenti che hanno attivato la funzione.

Leggi Come aumentare i “Mi Piace” su Facebook

I profili potranno anche in questo caso connettersi e conoscersi attraverso una chat dedicata che esiste separatamente da Messenger. Qui però sarà possibile soltanto dialogare. Niente immagini o videochat. Zuckerberg ha annunciato che le prime attivazione sono previste già nel corso di quest’anno, ma non ha specificato se si tratterà di un’opzione a pagamento.

Facebook è nato, come recita il suo stesso slogan, per mettere in contatto (o tenere in contatto) persone che si conoscono e poi, quasi subito, è diventato molto di più e molto più grande di quanto chiunque potesse prevedere. Con le acquisizioni di WhatsApp e Instagram Zuckerberg ha ucciso (quasi) nella culla i principali competitor (solo Snapchat ha resistito all’acquisizione) e adesso prova a entrare nel settore del dating on-line, continuando quel percorso preconizzato già nel 2014, per il quale l’obiettivo è sostituire internet con Facebook stesso, facendo in modo che qualsiasi contenuto e servizio sia veicolato direttamente nel social blu.

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Campagne Marketing per aumentare le conversioni

Nel Web Marketing si parla di conversioni facendo riferimento all’azione che si desidera l’utente compia, una volta che si trova sulla nostra piattaforma web.

Indurre ed aumentare le conversioni, sono gli obiettivi di ogni campagna di marketing online

Prima di investire tempo e risorse per realizzare qualsiasi campagna, è bene avere in mente quali siano gli obiettivi. Dovrai scegliere un target di riferimento, e stabilire il budget a disposizione.

Per ottenere alti tassi di conversione tramite campagne di Lead Generation Marketing, non puoi andare alla cieca, ma devi attentamente pianificare l’attività e avere gli strumenti per poterla monitorare.

L’analisi dei dati è importante per capire se la campagna di conversione sta funzionando, se la landing page è efficace e sarai in grado di stabilire verso quali canali investire di più.

Fermo restando quando appena detto, devi sapere che trovare regole universali per convertire i lead è impossibile.

Ogni settore e ogni azienda hanno le loro caratteristiche e unicità che devono essere rispettate.

Il modo in cui possono essere acquisiti i clienti cambia in funzione dei bisogni degli utenti.

Non è detto quindi che una campagna di successo per un certo settore funzioni altrettanto bene anche per il tuo.

Un flusso costante di lead è il requisito fondamentale per un business online che funzioni e bisogna cercare di ottenerli con metodi originali ed efficaci per attrarli e convertirli.

Le campagne di conversione prevedono delle regole, devono essere coerenti con quello che ti proponi di fare. Ricorda però che un pizzico di creatività insieme ai giusti strumenti, incentiva l’utente a compiere l’azione che hai preparato per lui.

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Prima di tutto devi avere un sito web ed un blog ottimizzati

Prima di vedere quali sono le campagne di conversione più usate è bene ricordare una cosa fondamentale, ma che non sempre viene presa in considerazione.

Curare il sito web e il blog, aggiornando quest’ultimo di frequente, servendosi di un calendario editoriale per pianificare l’inserimento di contenuti di qualità.

Inserire nel contesto una strategia di Inbound Marketing, per spingere il tuo contatto verso la conversione. Questo può essere la possibilità di scaricare una guida in pdf, un ebook o un servizio gratuito, in cambio ovviamente del contatto.

Il requisito fondamentale per poter arrivare a questo, è quello di conoscere i propri clienti.

Per creare una campagna che porti successo sarà necessario lavorare su tutti i canali, per catturare l’utente con un engagement efficace.

Quello che spingerà l’utente alla conversione, è l’offerta del prodotto o servizio che sono sempre la parte più importante di ogni campagna. E’ quello che offri che induce l’attrazione iniziale degli utenti ed è quella che li avvia verso la conversione nel momento in cui rilasciano i propri dati nel form.

Attenzione, se decidi di mettere strumenti invasivi come pop-up con le istruzioni per lasciare i propri dati, dagli un aspetto curato e gradevole e fai in modo che sia facile chiuderlo per non infastidire i visitatori del sito.

Sempre parlando di ottimizzare del sito, perché non inserire una chat per dare la possibilità all’utente di chiedere informazioni in diretta?  Potresti poi usare questo canale per farti rilasciare i dati personali per un successivo ricontatto.

Certo, una chat è uno strumento impegnativo e prevede un presidio costante, ma i risultati possono essere straordinari.

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Ottenere conversioni con una campagna email marketing

Come si realizza una campagna email di successo?

Come tutte le attività di Web Marketing: Con una pianificazione accurata di quello che si vuole fare e quello che si vuole ottenere, senza mai perdere di vista il target a cui ci si rivolge.

Prima di tutto, pianificare l’oggetto della mail e l’obiettivo che ci si prefigge di raggiungere. Inserire il contenuto in un contesto originale e creativo, così da attirare l’attenzione degli utenti.

Ogni campagna email servirà ad uno scopo diverso e quindi dovrà rispondere a requisiti ben precisi, come per esempio, promuovere l’uscita di un nuovo prodotto, oppure un’offerta limitata nel tempo.

Leggi Crea una campagna di mail marketing in 5 mosse 

Anche la SEO si può definire una campagna di conversione

L’attività SEO è un tipo di campagna il cui obiettivo è ottenere traffico organico, in modo naturale, attraverso le query di ricerca degli utenti. Una corretta applicazione della SEO contribuisce a posizionare pagine ed articoli dei tuoi prodotti sui motori di ricerca, senza pagare nessun tipo di servizio pubblicitario.

Leggi Essere competitivi sul web con una strategia Seo efficace

Le campagne di conversione pubblicitarie a pagamento

Sentito mai parlare di Adwords? Si tratta della principale piattaforma pubblicitaria a pagamento fornita da Google, ma non certo l’unica.

Esistono vari piani per budget ed esigenze differenti. Con questo tipo di campagna non farai altro che pagare per avere degli annunci pubblicitari che aumenteranno la tua visibilità nella Serp di Google.

Un ottimo modo per avere conversioni, ma se la campagna non è ottimizzata per il tuo business, rischi di buttare i tuoi soldi.

Leggi anche Come funziona Google Adwords e perchè non puoi farne a meno

Campagne pubblicitarie di Facebook Ads

Gli annunci pubblicitari a pagamento di Facebook sono in grado di raggiungere gli utenti attraverso un algoritmo di profilazione molto efficiente, per fare si che l’annuncio raggiunga le persone che con maggior probabilità potrebbero compiere l’azione di conversione.

Facebook mette a disposizione diverse soluzioni che consentono di iniziare una campagna pubblicitaria anche con budget molto limitati.

Leggi Social Network e aziende; tra condivisioni, like e negozi virtuali

Creare video dei tuoi prodotti aprendo un canale Youtube

Fare video dei tuoi prodotti, ma che siano realizzati bene. Il video è un media potentissimo che conduce facilmente alla conversione.

Per realizzare video che giungano a segno sul cliente, non è necessario che siano lunghi e realizzati con tecniche particolari. Anzi, la semplicità e l’immediatezza saranno l’arma vincente e per realizzarli non è necessaria un attrezzatura particolare. In oltre potrai inserire nel video delle Call To Action idonee alla conversione

Leggi Tutti i segreti del Video Marketing in 4 consigli utili 

Call-to-Action e Landing Page

La Call To Action è un invito a compiere una determinata azione, nel nostro caso quasi sempre per rilasciare i propri dati. La CTA dovrà essere ben visibile e graficamente curata.

Senza un’adeguata visibilità, non verrà richiamata l’attenzione del visitatore, il quale deve facilmente capire le azioni da compiere.

Una Call To Action efficace deve risaltare rispetto al resto della pagina per essere notata. Dovrà essere coerente con l’offerta del prodotto o servizio, l’utente dovrà sempre essere consapevole di quello che fa.

Lo stesso principio vale per la Landing Page, verso la quale l’utente verrà indirizzato per rilasciare la sua email o altri dati. La comunicazione deve avvenire sempre in modo semplice e coerente con quanto offerto.

Call To Action e Landing Page dovranno essere quanto più intuitivo possibile e prive di elementi che possano distogliere l’attenzione dell’utente da ciò che dovrà fare.

Se nonostante tutto l’impegno messo, le conversioni delle pagine di destinazione sono basse, bisognerà modificare il layout di CTA e Landing Page e misurarne i risultati.

Non dovrai avere paura di provare diverse varianti, ma è bene, dopo aver analizzato i dati, sperimentare continuamente.

Leggi Come costruire Landing Page efficaci in 5 mosse

Vuoi saperne di più sulla possibilità di realizzare campagne per aumentare le conversioni e dare una spinta al tuo business? Se vuoi ottenere risultati misurabili e duraturi, contatta subito Mg Group, una delle migliori web agency a Padova, il nostro team di esperti Web Marketing saprà consigliarti al meglio.

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Aziende e Web Marketing: una necessità

Nel corso degli anni Internet ha smesso di essere un semplice strumento di ricerca e svago, divenendo un grande alleato nel seguire le proposte dei brand a cui si è affezionati, nello scoprirne di nuovi e nell’effettuare acquisti.

Si vive un momento di crisi che si dimostra però un momento di transizione, trasformazione ed evoluzione senza precedenti in cui tantissimi imprenditori e professionisti realizzano la necessità di guardarsi intorno e confrontarsi tra loro. Il cambiamento è quindi, essenzialmente, una necessità di cui prendere coscienza e da sfruttare al fine di poter gestire in modo ottimale senza correre il rischio di subire passivamente.

Quali sono le caratteristiche del mercato digitale?

Per quel che riguarda la situazione generale, si è anzitutto registrato un boom di acquisti tramite smartphone e tablet legato ad azioni strategiche di marketing quali la DEM (direct email marketing) o le e-mail commerciali, visualizzate nella loro maggior parte su dispositivi mobili di questo tipo. Non è da sottovalutare, poi, neanche il calo del potere d’acquisto da parte dei consumatori, meccanismo che ha favorito l’incentivazione degli acquisti online per gli innumerevoli sconti concessi al popolo del web tramite, per esempio, le newsletter pubblicitarie, che agevolano l’acquisto da parte del numero sempre crescente di consumer informati e attenti al risparmio.

Emergono poi dati di cui è importante tenere conto come la preferenza espressa dal 77% degli utenti di ricevere comunicazioni marketing sulla propria casella di posta piuttosto che mediante i mezzi pubblicitari classici. In questo scenario, le aziende devono necessariamente tenere conto dell’esigenza dei clienti di valutare e paragonare, rapidamente ma senza pressioni, promozioni e vantaggi offerti; al contempo, poi, dal punto di vista edonistico, non devono trascurare il fatto che il consumer trova appagante il sentirsi cercato e in qualche modo corteggiato e coccolato dal brand a cui si rivolgerà per effettuare acquisti con il massimo dei vantaggi e il minimo dello sforzo.

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Scenario Italiano

Dinnanzi allo scenario in cui l’epoca attuale si trova, il Web Marketing riveste ufficialmente il ruolo di nuovo mezzo strategico in ambito comunicativo/pubblicitario. Si spendono ogni giorno milioni di parole sulla necessità per le aziende di digitalizzarsi, al fine di sfruttare quanto più possibile le potenzialità del Web.

Tuttavia, l’Italia è tendenzialmente il Paese dei tardivi digitali: in pochi, infatti, si trasmutano in immigrati digitali – coloro che pur essendo cresciuti in un’epoca precedente alle nuove tecnologie le hanno poi adottate – e ancora meno sono i nativi digitali che hanno la possibilità di fare azienda 2.0. Per queste ragioni è prioritario fare chiarezza sul perché sia davvero necessario per le aziende – e non solo – cominciare a sfruttare le potenzialità del Web e delle nuove tecnologie per fare marketing, certamente, ma anche per comunicare la propria identità.

Perché il Web Marketing è una necessità?

Il Web Marketing è quella branca del Marketing che utilizza il canale WEB per tutta quella serie di azioni volte a studiare il mercato ed a promuovere l’attività commerciale. Tali attività devono essere pianificate preliminarmente attraverso una strategia (Web Strategy) con obiettivi ben delineati.

È un dato di fatto che le nuove generazioni abbiano assunto il web come luogo per eccellenza in cui esprimere emozioni, esperienze ed opinioni personali.
Altrettanto vero è che lo stesso web ha vissuto un incremento esponenziale delle opportunità di visibilità, di lavoro e di scambi commerciali ed è per questo che si tramuta oggi in uno dei luoghi principali in cui è possibile partire per comunicare lo stesso cambiamento.

Come verificare se questo è vero? Prendere come riferimento delle aziende “di successo” che in questo momento sono in controtendenza, può dare buoni spunti di riflessione?

Si è a conoscenza del fatto che se si vuol essere dei punti di riferimento del mercato occorre aggiornarsi per essere sempre all’avanguardia.

Ma il mercato nel suo complesso cosa fa?

Le PMI come si pongono? Sanno cose vuol dire avere una Web Strategy e fare Web Marketing? Usano l’e-mail Marketing? Fanno Web Advertising? Hanno bisogno di Social Media Marketing o sviluppando App per dispositivi Mobili?

Senza dubbio moltissime aziende vantano un approccio aperto e disponibile a valutare ed approfondire i concetti di comunicazione o semplicemente a richiedere supporto operativo, ma poi, nel concreto, quelle che effettivamente decidono e agiscono sono ancora poche: pur avendo a mente le infinite potenzialità offerte dal nuovo modo di comunicare, non decidono e attendono.

Il ruolo di MG Group Italia, web agency a Padova, in questa nuova era della comunicazione pubblicitaria è quello di fornire appoggio e coadiuvare sia le company più navigate che quelle aziende digiune di tale materia, guidandole nella focalizzazione dei propri obiettivi e nel porre l’accento sui meccanismi di fidelizzazione del cliente, rendendo quest’ultimo l’ingranaggio centrale di un meccanismo di customer satisfaction.

“Può darsi non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate,
ma lo diventerete se non farete nulla per cambiarla”
(Martin Luther King)

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Come e perché creare un blog di successo

A volte si associa la creazione di un sito web o un blog ad una sorta di passatempo a cui dedicarsi quando si è meno indaffarati; ma la verità, che viene spesso sottovalutata o ignorata è che creare un blog e fare in modo che funzioni è un lavoro a tutti gli effetti.

Se non si dedicano la giusta costanza ed il giusto impegno, qualsiasi siano gli obiettivi alla base – guadagnare online, farsi conoscere, promuovere prodotti o servizi – si farà la stessa fine della maggior parte delle persone che falliscono. Creare un blog è una promessa, un impegno che ci si prende con il lettore, un impegno da rispettare.

Prima di intraprendere l’avventura del blogging e della creazione di contenuti, è bene domandarsi se si ha effettivamente bisogno di creare un blog e la motivazione alla base.

 

Il Big Why”la motivazione alla base della creazione di un blog, il carburante che alimenterà l’attività di blogging e che aiuterà a mantenere la costanza nella creazione di contenuti, differenziandosi, soprattutto, dal resto delle persone o dalla concorrenza.

Ecco 10 motivi sul perché creare un blog.

1. Vuoi crearti un futuro migliore?

Creare un blog di successo è per molti un’occasione incredibile di cambiare il proprio futuro.

Grazie al blog:

  • molti hanno trovato un nuovo lavoro (senza nemmeno cercarlo)
  • altri hanno raddoppiato o triplicato le entrate ed il fatturato della propria attività
  • altri si sono creati delle rendite automatiche
  • alcune multinazionali hanno formato delle leadership di pensiero, creando un grande seguito di possibili clienti
  • altre aziende invece hanno appiattito fino ad eliminare completamente la cattiva reputazione che si era creata tra i consumatori nei confronti dei propri prodotti.

2. Vuoi aiutare gli altri ed avere un impatto sulla loro vita?

Creare un sito web di successo significa prima di tutto scrivere per gli altri: solo così i contenuti che verranno pubblicati attireranno l’interesse di qualcuno.

Tutti noi abbiamo prima o poi dovuto affrontare e risolvere qualche problema, problema che sicuramente si presenterà di fronte ad altri individui. La chiave per scrivere dei buoni contenuti è quella di risolvere i problemi degli altri raccontando le proprie esperienze, i successi, i fallimenti, e le tecniche utilizzate per superare gli ostacoli.

Così facendo sarà inevitabile avere in qualche modo un impatto positivo sulla vita di coloro che leggeranno i contenuti del tuo blog.

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3. Vuoi distinguerti dalla massa e/o dalla concorrenza?

La maggior parte delle persone non ha un blog, la maggior parte delle aziende non è presente on-line o nei social media con i giusti contenuti, la maggior parte degli individui opera nella mediocrità.

Mi capita di imbattermi continuamente, frequentando gruppi Facebook, forum di discussione o il web in generale, in persone che dichiarano di voler avviare il proprio blog, annunciandosi magari con il primo post che hanno pubblicato pochi secondi prima. Puntualmente quel post è, se tutto va bene, il penultimo o terz’ultimo che scriveranno.

C’è così tanta mediocrità al mondo che, se farai le cose con più qualità e costanza rispetto alla media, oltre che con una buona strategia, posizionerà te stesso/a in un piedistallo rispetto al resto della massa (o la tua azienda/attività rispetto alla concorrenza).

4. Vuoi guadagnare online?

Sebbene in molti casi il blog non debba essere per forza uno strumento di guadagno diretto, in altrettanti casi lo è. Molti sono coloro che hanno creato un sito web o blog per guadagnare online e ci sono riusciti con successo. È vero che per divertirti a bloggare non devi necessariamente guadagnarci qualcosa. In tanti casi infatti, l’idea di guadagnare con il tuo blog potrebbe precluderti il piacere stesso di bloggare. Ma è anche vero che oltre al divertimento il blog può portare molti altri benefici, tra cui proprio quello di ottenere una rendita automatica ad esempio con Google Adsense 

5. Vuoi imparare di più su un determinato argomento?

Gestire regolarmente un blog significa anche imparare nuove cose su un determinato argomento. L’azione di blogging coincide con un percorso evolutivo ed educativo non solo per il lettore ma anche per chi pubblica contenuti.

Puoi bloggare, come abbiamo detto, per aiutare gli altri, insegnando una cosa che sai fare molto bene. Ma puoi aiutare gli altri anche condividendo quello che stai imparando attualmente, o il tuo percorso di apprendimento in un determinato campo, riportando tutti i successi, ma anche i fallimenti del caso.

E’ quello che ha fatto per esempio Groove con il suo blog, dove sta condividendo il proprio viaggio per raggiungere un reddito mensile di 100.000 $

Leggi anche Content Marketing: i contenuti che fanno la differenza

 

6. Vuoi creare un network di persone importanti con i tuoi stessi interessi?

Non importa che accada attraverso commenti, e-mail, social media o altri tipi di canali, resterai sorpreso dalla rapidità con cui conoscerai nuove persone sul web. Più che conoscere, stringerai vere e proprie relazioni che saranno utili sia per te che per chi collaborerà con te.

Stabilire relazioni costituisce, fra l’altro, uno degli elementi chiave per raggiungere il successo con un blog.

7. Vuoi avviare una nuova attività?

Alcuni bloggano tanto per farlo, altri per guadagnare online, altri per promuovere la propria attività. Sta di fatto che il blog di per se può costituire una grandissima opportunità di business. Molti sono coloro che hanno trasformato il proprio blog in una nuova attività, oppure lo hanno usato come strumento per esplodere quella che già avevano.

E’ il caso per esempio di Nando e Sara di Your Inspiration Web, che grazie al blog hanno convertito la propria attività di web designers freelance in un’azienda con un fatturato a 7 cifre.

Questa opportunità introduce anche il prossimo punto.

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8. Vuoi far conoscere i tuoi prodotti o servizi ed aumentare il fatturato della tua azienda?

Se hai dei prodotti (oppure hai in mente di crearne di nuovi cominciando per esempio a vendere info-profotti), allora il blog è quello che fa per te: un’occasione incredibile per attirare clienti gratuitamente. Se pubblichi contenuti che parlano dei tuoi prodotti o servizi, oppure dei tutorials, consigli e altri contenuti ad essi correlati, riuscirai ad attrarre un tipo di audience interessata a quello che offri e di conseguenza promuovere gratuitamente la tua attività.

9. Vuoi generare traffico gratuitamente?

Attraverso la produzione di contenuti diventa molto più facile generare traffico qualificato in maniera costante e gratuitamente, a differenza di un sito web con pagine statiche.

Google predilige, oltre quelli di qualità, anche i contenuti recenti ed aggiornati, così come i lettori stessi, che si iscriveranno ai tuoi feed Rss, alla tua mailing list o ai canali social per sapere quando rilascerai nuovi contenuti.

Parallelamente i social media come Facebook, Twitter e tutti gli altri canali ti aiuteranno a portare ancora più traffico attraverso le ricondivisioni dei lettori.

10. Vuoi posizionarti come esperto?

Bloggare ti metterà nella posizione di esperto. Dal momento che scrivi online e rendi pubbliche le tue conoscenze in rete, vieni automaticamente etichettato come esperto su un determinato tipo di argomento. C’è sempre qualcuno che ha bisogno di risolvere problemi o necessità che tu hai già superato, e quindi sei per forza di cose più esperto di lui.

Il posizionarti come esperto, aumenterà in maniera incredibile la fiducia dei tuoi lettori (e di conseguenza la vendita dei tuoi prodotti o servizi), i quali continueranno a seguirti, condividere i tuoi contenuti, ed aumentare la tua popolarità, oltre al ranking del tuo sito! 

Vuoi cambiare la tua vita?

Se almeno una delle tue risposte a queste domande è “Si” allora significa che hai bisogno di creare un blog. Tutte queste domande si possono riassumere in una sola comanda: “vuoi cambiare in qualche modo la tua vita?”

Il blog è la giusta occasione per farlo; aiutare gli altri, creare nuovi business o accrescere quelli già esistenti, guadagnare online, posizionarti come esperto, creare una rete di importanti relazioni e collaborazioni sono tutti elementi che inevitabilmente cambieranno in modo positivo la tua vita.

Per la creazione del tuo blog personale affidati a dei professionisti.

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