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Come realizzare un Sito Web ottimizzato e indicizzato

Come realizzare un sito web ottimizzato e indicizzato, su misura per la tua Azienda

Come deve essere realizzato un sito web in modo che non sia solo bello da vedere, ma che attiri visitatori?

Un sito web, deve essere realizzato e ottimizzato in modo professionale perché possa generare contatti ed essere fruibile al meglio.

Creare un sito web è un’operazione complessa, le cui varie fasi non si possono di certo improvvisare. Realizzare un sito web senza troppe pretese non è una cosa difficile, ma riuscire a mettere online un progetto professionale richiede tutta una serie di strategie e un lavoro che solo i professionisti del settore sono in grado di svolgere al meglio.

Per realizzare un sito web professionale si deve partire dalla fase di progettazione

Già durante la fase della progettazione sarà necessario uno studio delle strategie di comunicazione che vogliamo esprimere attraverso il sito. Avere ben chiaro ciò che ci si prefigge di ottenere dal progetto web, come farci trovare sui motori di ricerca o aumentare la conoscenza del nostro brand.

Bisogna che sia chiaro nella nostra mente cosa vogliamo ottenere da sito e cosa deve rappresentare per noi la nostra presenza in Internet.

Realizzare un sito web per raggiungere un certo target di pubblico

Il sito web è un potente canale di comunicazione ma deve essere sintonizzato sul pubblico che vogliamo raggiungere. Bisogna prima identificare il target di potenziali clienti e stabilire la tipologia di sito web che vogliamo realizzare.

Conoscere le esigenze, e i gusti degli utenti che appartengono al tuo settore, porta un enorme vantaggio competitivo verso i siti dei concorrenti.

Un’approfondita indagine di mercato ci chiarirà le idee su quelle che sono le abitudini di ricerca degli utenti dai quali vogliamo essere trovati. Dovremo cercare di sapere esattamente che cosa offrirgli e riuscire a farlo nel modo migliore. I contenuti del sito dovranno essere di qualità. Informazioni utili e originali che trasmettano valore.

Sarà opportuno pianificare una linea editoriale in modo da aggiornare il sito di frequente. Un sito web aggiornato con una certa assiduità è cosa molto gradita ai motori di ricerca che tengono in considerazione questo fattore per il posizionamento. Anche il nome che sceglieremo per il sito ha la sua importanza. Dovrà essere qualcosa di evocativo che richiami la funzione del sito web e ciò che rappresenta. Se il nome è originale e facile da ricordare ancora meglio.

Naturalmente se il un sito riguarda un’azienda, le scelte sono più limitate e Il nome del sito coinciderà verosimilmente con quello della società.

Una strategia consiste nell’inserire una keyword come nome del sito. Questa scelta avrà anche una certa rilevanza SEO e farà guadagnare posizioni sulla SERP di Google. Ovviamente, in questo caso il nome dovrà rispecchiare l’attività svolta dal sito.

Barare sul nome non conviene. Mettere una keyword strategica non attinente al contenuto del sito farà si che Google prima o poi se ne accorgerà con il rischio che il nostro sito venga penalizzato.

Scegliere l’hosting giusto

Il sito web avrà bisogno di un servizio di hosting che funzioni bene e sia affidabile. A questo punto, viene da chiedersi quale sia l’hosting che meglio si addice alle nostre esigenze e quali sono le caratteristiche che deve avere. Nella scelta dell’hosting vi sono dei parametri da considerare per non incappare in un servizio di bassa qualità.

Un hosting deve essere affidabile e i fermi di sistema che rendono irraggiungibile il nostro sito devono essere ridotti al minimo.

Per misurare questo valore esiste un indice che si chiamo Uptime.

Con il termine uptime si intende sostanzialmente il tempo in cui il server in cui risiede il sito è raggiungibile in Internet. Questo tempo viene espresso in percentuale e un Hosting per essere valido deve avere un uptime del 99,99%. Se il server che ospita il nostro sito web fornisce l’hosting anche a siti di dubbia qualità oppure siti spam, Google potrebbe penalizzare il nostro sito. La soluzione migliore, anche se più costosa sarebbe quella di avere un server dedicato. Evitiamo servizi hosting troppo lontani. Se il nostro sito ha come target l’Italia, non andiamo a cercare un hosting negli USA. La velocità del sito ne risentirà.

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Dopo la fase di progettazione e analisi di mercato il sito dovrà svilupparsi attraverso i seguenti percorsi

  • Deve prima di tutto essere SEO Friendly
  • Avere un design responsive per adattarsi alla visualizzazione da mobile
  • Deve essere veloce. Un sito lento a caricarsi fa perdere la pazienza al visitatore che lo abbandonerà per non tornare più.
  • I contenuti devono essere di qualità e trasmettere valore e scritti secondo le regole del Web Writing.
  • Il sito deve essere fruibile e accessibile

Ottimizzazione SEO

Fin dalla dalla fase di progettazione, a quella di realizzazione del sito web si deve fare attenzione all’architettura che potrebbe impedire una corretta applicazione della SEO. La SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, ovvero una serie di attività e accorgimenti atti a ottimizzare il posizionamento dei contenuti immessi sul Web. Un sito Web ottimizzato SEO riceverà più traffico proveniente dai motori di ricerca. Possiamo anche definire la SEO come l’abilità di posizionare un sito web ai primi posti nelle SERP dei motori di ricerca, affinché gli utenti a cui è diretto lo trovino.

E’ ormai prassi realizzare siti utilizzando CMS (il più noto è WordPress) che sebbene siano sempre in evoluzione grazie ai continui aggiornamenti dei loro sviluppatori, spesso non consentono di creare siti web SEO friendly al 100%. La soluzione a questo punto è sempre quella che il sito venga creato da zero. Con un codice ottimizzato e soprattutto totalmente personalizzabile.

Il sito web deve essere Responsive

La maggior parte degli accessi ad un sito web ormai avviene da dispositivi mobili come smartphone e tablet. Un sito responsive permette di adattare e semplificare la navigazione in modo da essere sempre visualizzato in modo ottimale. Naturalmente, essere responsive è una caratteristica molto ben vista da Google che ne terrà conto per il posizionamento. Dovrà anche essere compatibile con i diversi browser. In primo luogo, se riusciamo ad individuare i browser utilizzati dal nostro pubblico, cerchiamo di ottimizzare il sito su quelli. Bisogna creare un sito web che sia in grado di essere visualizzato in modo accettabile su qualsiasi dispositivo.

Velocità di caricamento

Questo è uno dei fattori spesso sottovalutato ma che è invece fondamentale sia per Google che per l’utente. Un sito lento a caricarsi potrebbe indurre il visitatore a perdere la pazienza e abbandonare il sito senza più farvi ritorno. Le cause di una bassa velocità di caricamento possono essere molteplici.

Un servizio di hosting che non funziona bene, il codice con cui è stato programmato il sito potrebbe non essere ottimizzato. Immagini troppo pesanti e nel caso si usi un CMS, esiste la possibilità che siano stati installati troppi plugin inutili. Se si vuole un sito web veloce bisogna prima disporre di un servizio di hosting efficiente e ottimizzare al massimo il codice di programmazione.

Web writing e copywriting

I contenuti, oltre a trasmettere valore e soddisfare i bisogni degli utenti devo essere creati seguendo le regole del Web Writing. Scrivere per il web è diverso che scrivere per la carta stampata. Sui monitor si legge più faticosamente e più lentamente. Ed è per questa ragione che sono state stabilite delle regole di scrittura specifiche per quel particolare mezzo di comunicazione che è il web.

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Accessibilità del sito web

Il sito web deve essere fruibile al meglio dai visitatori. Tipo e colore dei caratteri, colore dello sfondo, saranno elementi determinanti per rendere più o meno gradevole la permanenza sul sito.

Si tratta di rendere gradevole, l’esperienza di navigazione degli utenti di un sito web. Rispettare queste regole farà si che il nostro sito web possa venire meglio fruito da chi vi accede.

La struttura dei menu deve essere chiara e intuitiva e la grafica non deve essere invadente e distogliere l’attenzione dal contenuto.

La grafica

La grafica di un sito deve essere funzionale ai suoi obiettivi di comunicazione. In poche parole, sul web, non è la grafica che deve essere protagonista, bensì i contenuti. Lo scopo della grafica è di valorizzare al massimo i contenuti e di riuscire a comunicare meglio con gli utenti.

Attenti ai copyright

Tutto quello che verrà pubblicato sul nostro sito web è automaticamente coperto da copyright. Nessuno potrebbe prelevare contenuti senza andare incontro a conseguenze. Quindi è bene realizzare anche una pagina in cui viene spiegata la policy di copyright sui contenuti che vengono pubblicati online.

Mantenere il sito sempre aggiornato

In Internet i cambiamenti sono all’ordine del giorno e per non farsi trovare impreparati bisogna tenersi costantemente aggiornati.

Se usiamo un CMS, è stato aggiornato all’ultima versione? I requisiti di sicurezza non sono più adeguati? Oppure i cambiamenti nell’algoritmo di Google impongono di adottare qualche nuova regola SEO?

In ognuno di questi casi bisogna essere rapidi nel reagire ed applicare le necessarie contromisure per evitare che il sito perda competitività.

Chi vuole realizzare un sito web professionale che rispecchi il proprio business, non può quindi permettersi di lasciare nulla al caso, e per forza di cose dovrà rivolgersi a professionisti del settore. Se sei nella necessità di dover realizzare un sito web per la tua attività non esitare a contattarci. Realizziamo siti web a Siena che rispecchiano il tuo business.

Un’accurata strategia di marketing ci permetterà di capire le tue esigenze, così da creare un sito web veloce e fruibile che saprà valorizzare la tua Azienda.

Disponiamo di varie sedi, una di queste è la migliore web agency a Viterbo!

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Keywords giuste per una strategia di Content Marketing

Come trovare le Keywords giuste: alla ricerca della keyword più performante

Le keywords sono elementi essenziali in ambito di ottimizzazione di testi per il Web. Un’attenta scelta della giusta “parola chiave” ci permetterà di capire se il testo che stiamo scrivendo sarà correttamente posizionato dai motori di ricerca, così da attirare l’attenzione degli utenti.

Scegliere una keyword sbagliata, perché di poco interesse oppure non pertinente con il nostro testo, potrebbe vanificare il lavoro di stesura dell’articolo, facendoci perdere solo del tempo.

Prima di cominciare a scrivere, cerchiamo subito di avere in mente come l’utente finale cercherà sui motori di ricerca l’argomento che vogliamo trattare. Per fare questo esistono diversi strumenti che vedremo poco più avanti.

Le regole del gioco le detta Google. Il principale motore di ricerca utilizza un algoritmo che viene continuamente aggiornato e il cui funzionamento non è sempre prevedibile. Google analizza la keyword che abbiamo utilizzato, riuscendo a capire se queste sono in relazione con l’argomento trattato dal testo. Mettere keyword a casaccio, solo perché molto cercate, è un’operazione assolutamente sconsigliabile. Google se ne accorgerà e ne risentirà l’indicizzazione del testo. In casi limite si può finire nella lista nera della grande G e ricevere della penalizzazioni molto difficili da scrollarsi di dosso una volta inflitte.

Trovare le keywords giuste vuol dire essere il più pertinenti possibile con l’argomento trattato sul vostro sito, o articolo che sia. E’ un’operazione tutt’altro che banale che a volte richiede più tempo della stesura del testo stesso; se ben eseguita è una delle più importanti azioni che conducono ad una strategia di Content Marketing di successo.

Gli strumenti per trovare le keywords giuste

Uno dei tool più diffusi è sicuramente Keyword Planner di Google.
Fino a non molto tempo fa era pienamente accessibile da chiunque; purtroppo recentemente è stato limitato nell’uso e la piena funzionalità la possono avere solamente gli utenti che sottoscrivono campagne AdWords a pagamento.
Vediamo sommariamente come utilizzare Keyword Planner: una volta entrati in KP, ci focalizzeremo sulla prima scelta nel menu di sinistra “cerca nuove parole chiave usando una frase” e avvieremo la ricerca. Il risultato che otterremo sarà una lista di keywords con annesso volume di ricerca medio mensile; a questo punto diventa facile scegliere dall’elenco una parola chiave efficace.

Altro strumento che anche nella versione gratuita è di grande utilità è keywordtool.io. Nonostante sia free consente di guidarci nella ricerca delle keyword con una certa precisione: è sufficiente mettere la parola chiave da trovare, nel primo campo della barra di ricerca, scegliere localizzazione e la lingua e guardare i risultati. La versione gratuita non consente di visualizzare i volumi medi di ricerca. Per poter trovare la keyword che fa per noi bisogna prestare attenzione ai primi dieci risultati, in ordine di importanza crescente.

Altro strumento molto potente è UberSuggest: anche in questo caso sarà sufficiente inserire, oltre al termine di ricerca, lingua e localizzazione. Il risultato sarà una scelta di potenziali parole chiave in ordine alfabetico.

Anche Google Trends ha la sua importanza per individuare le keywords giuste per il nostro testo: ci aiuta ad analizzare gli andamenti relativi ai termini di ricerca che ci interessano e a capirne le dinamiche. Individua le parole chiave più ricercate sul web, all’interno di una categoria di appartenenza. Più che per le keywords Google Trends si rivela più come uno strumento di previsione per scegliere un argomento in base alla sua popolarità: si potranno infatti mettere a confronto le varie keywords, vedere se sono ancora di tendenza e analizzarne la loro stagionalità.

Non dimentichiamo uno strumento che Google ci mette a disposizione tutte le volte che facciamo una ricerca. Google Suggest, il suggeritore, altri non è quella tendina che si apre appena scriviamo qualcosa nel campo di ricerca. Ci mostra quello che gli utenti, nel periodo, hanno usato come termini di ricerca, partendo dalla nostra query. Google Suggest non va sottovalutato: è uno strumento molto potente soprattutto per individuare le Long Tail Keywords.

Forse la suite migliore che c’è oggi in circolazione è SeoZoom: dedicato soprattutto ai professionisti del settore, è un progetto tutto italiano. SeoZoom monitora le keywords utilizzate per il mercato italiano e ha diverse funzioni per analizzare in profondità il nostro progetto web. Per quanto riguarda le keywords, ci mostra la posizione al momento della ricerca e la loro tendenza a salire o scendere nella scala delle ricerche.
Con la funzione “Analizza keyword nella pagina”, SeoZoom, ci mostra poi una serie di Keywords correlate a quella principale che abbiamo utilizzato. Se inserite strategicamente nel testo, aiuteranno a migliorare il posizionamento. Seozoom è offerto a pagamento ma permette all’utente che si registra gratuitamente un limitato numero di ricerche giornaliere.

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Le Keywords long tail

Le parole chiave a coda lunga sono parole chiave formate da tre o quattro parole. Sono meno competitive rispetto a quelle composte da una sola parola, ma aiutano il ranking e generano un più elevato tasso di conversione. Sono utili soprattutto per siti “giovani” che ancora non sono ben posizionati su Google.

A tal proposito, le query degli utenti sui motori di ricerca, sono quasi sempre poche parole, piuttosto generiche. Se è vero che questi termini hanno un elevato volume di ricerca è anche vero che se utilizziamo come keyword un termine molto generico, ci troveremo a fronteggiare una concorrenza agguerrita.

Riuscire a posizionarsi bene con query generiche è infatti quasi impossibile.

Facciamo un esempio.

Supponendo di avere un sito che si occupa di vendita di abbigliamento, utilizzando come keyword, “abbigliamento uomo”, ci dovremo confrontare con tutti gli store che trattano di questo argomento e non riusciremo mai a scavalcarli nella SERP di Google. Per capire cosa cerca l’utente avremo bisogno di Keyword Long Tail più lunghe e complesse.

Se il nostro sito vende anche cravatte, useremo qualcosa di più specifico come “cravatte regimental in seta”. Avremo così migliori possibilità di essere nelle prime posizioni e aumentare il tasso di conversione.

La competitività di una Keyword

Più una keyword è competitiva e più sarà difficile scavalcare la concorrenza e di conseguenza farsi notare. Avremo decine di competitor davanti a noi e sarà quasi impossibile superarli.
Bisognerà quindi avere l’abilità e anche la fortuna di trovare una keyword poco competitiva ma che sia inerente ad un argomento di un certo interesse. E’ per questo motivo, come già spiegato, che è meglio ricorrere alle keyword long tail, soprattutto se siamo agli inizi.

Keywords e sinonimi

Google (si, sempre lui), ha un database talmente vasto che riesce ad interpretare anche termini che sono correlati alla keyword. Questo è utile perché, invece di usare ripetutamente la stessa parola chiave sarà possibile utilizzare delle sue varianti nel testo. L’uso di sinonimi rende più scorrevole la lettura e migliora la risposta di Google alle query dell’utente e naturalmente aiuta il nostro contenuto a posizionarsi nella SERP (Search Engine Results Page).

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Studiare i competitor

Studiare cosa fa la concorrenza in ambito keyword può essere molto utile. Basterà osservare con attenzione i titoli, le parole evidenziate in grassetto e cercare nel testo termini che si ripetono.
Naturalmente questa è un’indicazione di massima. Scoprire e utilizzare la keyword di un sito che è al primo posto nella SERP non vuol dire far arrivare anche il nostro allo stesso livello.
Sebbene le keywords siano un fattore fondamentale per il posizionamento, ci sono tantissimi altri elementi che ne regolano le dinamiche. Strumenti utili a questo scopo sono SemRush e Searchmetrics. Sono servizi a pagamento, pensati per l’uso professionale, ma seppur limitatamente possono essere utilizzati gratuitamente.

Come disporre strategicamente le keywords nel testo

Non deve mai passarci di mente che stiamo scrivendo per un pubblico umano, persone, che magari sanno poco o niente dell’argomento che stanno leggendo. La presenza delle keywords nel testo deve quindi ripetersi in modo tale da non affaticare la lettura.
Conviene, prima di scrivere, fare uno schema mentale dell’articolo, in modo da sapere dove collocare le keywords. Questo per evitare di doverle mettere a lavoro ultimato, magari a casaccio compromettendo il nostro lavoro.

Gli errori più comuni nella scelta delle keywords

  • Usare parole non pertinenti con il contenuto della pagina. C’è chi ricorre allo stratagemma di inserire keywords molto popolari ma che nulla hanno a che vedere con il contenuto. Se, qualche anno fa, una tale tecnica poteva anche funzionare, oggi è una scelta molto pericolosa. Gli algoritmi dei motori di ricerca si accorgerebbero del trucco e il nostro sito potrebbe essere segnalato e subire penalizzazioni.
  • Usare parole chiave molto popolari e fortemente competitive. Sebbene una tale scelta nel lungo termine potrebbe anche portare a dei risultati, è consigliabile orientarsi verso le keyword long tail. Nel caso si decida di utilizzare diverse keyword, concentrarsi su quelle che si presume trasmettano al pubblico (e a Google) il valore dell’argomento descritto.
  • In base a come è strutturato il nostro sito, un errore potrebbe essere quello di mettere le keyword giuste nel posto sbagliato. Immaginiamo di aver diviso il sito per categorie e utlizzare delle keyword non attinenti il macroargomento della categoria. Confonderemo il motore di ricerca e il nostro lettore che probabilmente non tornerà più a farci visita.

I contenuti che creiamo sono fondamentali per il nostro sito, non solo in ottica SEO e per scalare le prime posizioni della classifica di Google, ma anche e soprattutto per individuare attraverso gli articoli nuovi utenti interessati ai nostri servizi e prodotti e generare sempre nuovi clienti. Per una perfetta strategia di content marketing affidati a dei professionisti: contattaci subito e i nostri esperti sapranno impostare una strategia vincente per i contenuti del tuo sito o del tuo blog per aiutarti a ottenere sempre più clienti e conversioni!

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